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Lacco Ameno - La Rassegna d'Ischia

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Giuseppe Calise “Tarantino” lʼinnovatore<br />

Con lui la svolta per il calcio giovanile<br />

Se il football ai piedi di Monte Vico<br />

aveva bisogno di una spinta innovativa<br />

per passare dallʼimprovvisazione e dalla<br />

precarietà ad una fase meglio organizzata<br />

e definita, è Giuseppe Calise, detto Tarantino,<br />

a darla. Fu il primo dei calciatori<br />

lacchesi attivo in continente, molto probabilmente<br />

con lʼArsenaltaranto, durante<br />

il servizio militare. Da qui il soprannome<br />

“Tarantino”. Fratello del generale dellʼesercito<br />

Tommaso - grande sportivo<br />

praticante ed eroe di guerra in Africa - è<br />

lui ad imprimere una svolta determinante<br />

nel football locale, portando nel paese i<br />

primi rudimenti organizzativi: raggruppa<br />

i ragazzi meglio dotati, fissa e dirige gli<br />

allenamenti, comincia ad impostarli tecnicamente.<br />

Dʼinverno la palestra coperta del futuro<br />

Istituto Meccanico Professionale, coi vetri<br />

rotti, diventa campo di allenamento.<br />

Destro-sinistro, sinistro-destro contro<br />

i muri, così si comincia a passare, grazie<br />

Giuseppe Calise Tarantino<br />

a Giuseppe Calise, verso una fase nuova per il giovane football lacchese.<br />

Il suo contributo è fondamentale: egli porta a conoscenza della comunità<br />

paesana un diverso modo di “stare insieme” e di far crescere sportivamente,<br />

e non solo sportivamente, i ragazzi.<br />

1953: nasce la “Libertas <strong><strong>La</strong>cco</strong> <strong>Ameno</strong> Calcio”<br />

Il calcio lacchese entra nellʼagonismo ufficiale<br />

Il nome della nuova società è “Libertas <strong><strong>La</strong>cco</strong> <strong>Ameno</strong> Calcio”. Le difficoltà<br />

da superare sono numerose, a cominciare dal campo di gioco: le piazze<br />

del paese non possono essere trasformate in campi ufficiali ed omologabili a<br />

causa della loro centralità. Allora non resta che chiedere ospitalità al campo<br />

“Vincenzo Rispoli” di Ischia.<br />

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