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sull’importanza dell’attività fisica, ma il<br />
31% (quasi 1 su 3) dei pazienti intervistati<br />
risultava sedentario e pochissimi pazienti<br />
praticavano attività fisica almeno 3-4 volte<br />
alla settimana. Questo si può definire il<br />
paradosso dell’attività fisica: tutti sanno<br />
che è una opzione sicura ed efficace ma<br />
pochi la utilizzano.<br />
Per contrastare tale tendenza è necessario<br />
migliorare l’informazione e<br />
l’educazione dei pazienti. Per indurre<br />
opportuni cambiamenti nei comportamenti,<br />
è necessario rimodulare le forme della<br />
comunicazione rispetto ai corretti stili di<br />
vita perché, nonostante l’informazione sia<br />
diffusa (più del 90% è informato su fumo,<br />
controllo del peso, corretta attività fisica<br />
ed alimentazione ponderata), i comportamenti<br />
reali dimostrano che gli attuali<br />
interventi educativi sono inefficaci.<br />
Occorrono iniziative intersettoriali da<br />
parte di tutti gli operatori interessati che<br />
operino in sinergia per una diffusione<br />
sempre più capillare della pratica<br />
dell’attività fisica nella popolazione in<br />
generale e soprattutto nella popolazione<br />
a rischio.<br />
Sulla base di tali assunti la nostra<br />
associazione ha ritenuto di poter intervenire<br />
seguendo diverse linee di indirizzo:<br />
• Formazione e aggiornamento degli<br />
infermieri sull’importanza dell’attività<br />
fisica, intesa come parte integrante<br />
della cura del paziente diabetico. E’<br />
opinione condivisa che per sviluppare<br />
nel paziente la motivazione necessaria<br />
ad intraprendere programmi strutturati<br />
di attività fisica, è necessario in primo<br />
luogo che essi siano guidati da operatori<br />
aggiornati e motivati. Un’ infermiere<br />
aggiornato risulta in tal caso determinante,<br />
poiché agisce da propulsore<br />
verso il paziente, motivandolo ad assumere,<br />
e a mantenere nel tempo, uno<br />
stile di vita più sano e più attivo.<br />
• Programmazione di interventi di<br />
educazione terapeutica strutturata<br />
sull’attività fisica, finalizzati<br />
all’educazione dei pazienti.<br />
• Approfondimenti sull’argomento<br />
attraverso la nostra rivista (scaricabile<br />
anche sul sito www.osdi.it) per sensibilizzare<br />
gli operatori anche relativamente<br />
alle patologie collegate all’obesità in<br />
sempre maggior aumento.<br />
• Consulenza infermieristica nei reparti<br />
di degenza, come previsto dal nostro<br />
codice deontologico: “l’infermiere presta<br />
consulenza ponendo le proprie conoscenze<br />
ed abilità a disposizione della<br />
comunità professionale”. Stante il sempre<br />
maggior numero di diabetici tipo II<br />
che vengono ospedalizzati sia per gli<br />
esordi complicati sia per le complicanze<br />
vere e proprie, si rende necessario mettere<br />
a disposizione interventi di consulenza<br />
diretta sia ai pazienti che al personale<br />
di reparto, per un corretto<br />
rinforzo nel tempo del messaggio educativo<br />
sullo stile di vita che, ovviamente,<br />
non può non comprendere l’attività<br />
fisica.<br />
N. 2 giugno 2009 VITA ASSOCIATIVA<br />
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