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N. 2 giugno 2009 LA PAROLA ALL’ESPERTO<br />
32<br />
produrre nella madre la sensazione di<br />
farcela ad affrontare la malattia del figlio.<br />
E’ una madre difficile perché ansiosa<br />
e in parte aggressiva, ma non sentiamo<br />
negli interventi del medico comunicazioni<br />
utili.<br />
Si coglie il giudizio ”lei è troppo<br />
ansiosa…” il medico coglie certamente<br />
una verità, ma non dice nulla che possa<br />
avere una valenza trasformativa.<br />
La sensazione è quella di un colloquio<br />
in cui gli interlocutori non “si prendono”<br />
e il medico non appare sufficientemente<br />
motivato.<br />
Concludo questo articolo sul ruolo<br />
dell’intelligenza emotiva nella relazione<br />
di cura, sottolineando l’importanza e il<br />
valore della riflessione intorno alla nostre<br />
Bibliografia<br />
emozioni e proponendo alcuni brevi esercizi<br />
di contatto riflessivo:<br />
Quali capacità sto allenando oggi<br />
con i pazienti?<br />
Quali sono le emozioni più faticose<br />
che sto provando oggi?<br />
In quali capacità sto investendo tutto<br />
me stesso?<br />
Quali caratteristiche emotive hanno<br />
le persone per me importanti?<br />
Quale capacità emotiva che mi è più<br />
difficile esercitare?<br />
In quale parte del vostro corpo avvertite<br />
le sensazioni prodotte dalle emozioni?<br />
Le sensazioni prodotte dalle emozioni<br />
nel mio corpo sono “…groppo in<br />
gola…” “fumo negli occhi...”<br />
R. E. Boyatzis, D. Goleman, Essere leader, BUR 2002<br />
Damasio A., L’errore di Cartesio. Emozione, ragione e cervello umano, Adelphi,<br />
1995<br />
Goleman D. Intelligenza Emotiva – Che cos’è, perché può renderci felici, Rizzoli,<br />
1996<br />
Goleman D. Lavorare con Intelligenza Emotiva, Rizzoli, 1998