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Vita associativa - OSDI

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N. 2 giugno 2009 LO SAPEVATE CHE<br />

38<br />

dell’infarto è sempre stato oggetto di<br />

preoccupazioni, in quanto a prescindere<br />

dal protocollo applicato si giungerà comunque<br />

a produrre più casi di ipoglicemia,<br />

e studi precedenti hanno suggerito che i<br />

pazienti ipoglicemici presentino un maggior<br />

rischio di mortalità. Tale rischio però<br />

non riguarda i casi di ipoglicemia iatrogena.<br />

Ciò non suggerisce necessariamente<br />

l’opportunità di implementare protocolli<br />

di controllo aggressivo della glicemia nei<br />

pazienti infartuati: è stato anzi recentemente<br />

suggerito che questo approccio<br />

potrebbe anche essere dannoso.<br />

(JAMA 2009; 301: 1556-64)<br />

CIRCONFERENZA VITA E INSUFFICIEN-<br />

ZA CARDIACA<br />

Una maggior circonferenza della vita<br />

è associata all’insufficienza cardiaca nelle<br />

donne di ogni livello di BMI, e sia la circonferenza<br />

della vita che il BMI predicono<br />

l’insufficienza cardiaca nell’uomo. L’obesità<br />

è associata all’incidenza dell’insufficienza<br />

cardiaca, ma la forza dell’associazione fra<br />

quest’ultima ed il BMI diminuisce con<br />

l’età. Nei pazienti di mezza età ed anziani,<br />

di età compresa fra 43 ed 85 anni, sia<br />

l’adiposità addominale che quella complessiva<br />

risultano associate ai ricoveri ospedalieri<br />

ed alla mortalità da insufficienza<br />

cardiaca. Va comunque ricordato che nei<br />

soggetti obesi sussiste il rischio della sovradiagnosi<br />

dell’insufficienza cardiaca a<br />

causa della presenza di dispnea ed edemi<br />

dovuti alla stessa obesità.<br />

(Circ Heart Fail online 2009,<br />

pubblicato il 7/4)<br />

OBESITÀ TRA GRAVIDANZE AUMENTA<br />

RISCHIO CESAREO<br />

Nelle donne con un’anamnesi di diabete<br />

gestazionale, un eccessivo aumento<br />

di peso fra una gravidanza e l’altra incrementa<br />

il rischio di un parto cesareo nella<br />

gravidanza susseguente. E’ dunque estremamente<br />

importante raccomandare a<br />

queste pazienti variazioni dello stile di vita<br />

atte a prevenire un eccessivo aumento di<br />

peso, specie in considerazione del rischio<br />

di esiti negativi sia per la madre che per<br />

il bambino. Alcuni studi effettuati su donne<br />

che non hanno mai sofferto di diabete<br />

gestazionale hanno inoltre dimostrato che<br />

anche in queste pazienti l’aumento di<br />

peso al di fuori della gravidanza è collegato<br />

al rischio di esiti negativi, quindi lo stesso<br />

tipo di raccomandazione si adatta anche<br />

a questa categoria di pazienti.<br />

(Obstet Gynecol 2009; 113: 817-23)<br />

CURE TERRITORIALI PER IL DIABETE<br />

“La prevenzione del diabete, specialmente<br />

per quanto riguarda le complicanze<br />

della malattia, deve essere spostata sempre<br />

di più dall’ospedale al territorio”. E’ la<br />

ricetta formulata dal sottosegretario al<br />

Welfare, Ferruccio Fazio, per combattere<br />

questa patologia sempre più diffusa in<br />

Italia e nel mondo. Il sottosegretario ha<br />

indicato l’indirizzo da seguire durante il<br />

‘Changing diabetes barometer forum’, in<br />

programma ieri e oggi a Roma. Secondo<br />

Fazio non bisogna abbassare la guardia<br />

nei confronti del diabete ed è doveroso<br />

proseguire lungo una strada di prevenzione<br />

‘triplice’. “Quella primaria rappresentata<br />

dalla correzione degli stili di vita sbagliati,

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