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Vita associativa - OSDI

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N. 2 giugno 2009 LO SAPEVATE CHE<br />

36<br />

altri FANS. La diminuzione del rischio di<br />

diabete di tipo 2 può essere aggiunta alla<br />

lista dei benefici clinici dell’aspirina, anche<br />

se sono necessari ulteriori studi per investigare<br />

più a fondo questa associazione.<br />

(Am J Med 2009; 122: 374-9)<br />

DIABETE TIPO 1: COMUNE<br />

LA DEPRESSIONE<br />

La prevalenza della depressione e l’uso<br />

di farmaci antidepressivi sono quasi raddoppiati<br />

nei pazienti con diabete di tipo<br />

1 rispetto a quelli non diabetici. La depressione<br />

è un fattore di rischio modificabile<br />

il cui trattamento può migliorare il controllo<br />

glicemico e gli esiti per la salute di questi<br />

pazienti. In questo senso, lo screening<br />

della depressione nei pazienti con diabete<br />

di tipo 1 è di importanza vitale, soprattutto<br />

in presenza di complicazioni. Il trattamento<br />

della depressione dovrebbe essere accompagnato<br />

da una valutazione prospettica<br />

della sua efficacia nel miglioramento dei<br />

sintomi relativi alla salute mentale tanto<br />

quanto degli esiti per la salute relativi al<br />

diabete stesso.<br />

(Diabetes Care 2009; 32: 575-9)<br />

DIABETE TIPO 2: SCALA RISCHIO<br />

GENETICO PREDICE RISCHIO<br />

L’indice di rischio genetico (GRS), combinato<br />

con i fattori di rischio convenzionali<br />

come il BMI e l’anamnesi familiare di<br />

diabete, può aiutare ad identificare sottogruppi<br />

di popolazione con un rischio molto<br />

elevato di sviluppare diabete di tipo 2.<br />

Allo sviluppo di questa malattia contribuiscono<br />

fattori sia genetici che ambientali:<br />

diversi polimorfismi di singoli nucleotidi a<br />

livello di diversi geni sono stati associati<br />

al rischio di diabete, ed il GRS si basa su<br />

10 di essi. Al momento attuale, comunque,<br />

il GRS non ha molto valore per lo<br />

screening del diabete, in quanto le infor-<br />

mazioni che aggiunge ai fattori di rischio<br />

tradizionali sono molto limitate: ai fini del<br />

miglioramento della sua utilità clinica<br />

sarebbe necessaria una precisa mappatura<br />

genica per l’individuazione della variante<br />

causale. Aggiungere altri geni alla lista di<br />

quelli considerati, comunque, avrebbe un<br />

effetto molto lieve, in quanto nel GRS<br />

sono già stati inclusi quelli più significativi.<br />

Una via più proficua potrebbe essere quella<br />

dello studio dell’interazione fra geni diversi<br />

o fra geni e fattori ambientali: per esempio,<br />

valori di GSR più elevati sono legati infatti<br />

ad un rischio maggiore nei soggetti obesi.<br />

Si potrebbero anche ricercare varianti<br />

genetiche più rare: nonostante la loro<br />

rarità, infatti, il loro effetto combinato<br />

potrebbe essere sufficiente a giustificare<br />

i fattori di rischio presenti nella storia<br />

familiare attualmente non spiegati dalle<br />

varianti più comuni.<br />

(Ann Intern Med. 2009; 150: 541-50)

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