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N. 2 giugno 2009 LO SAPEVATE CHE<br />
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negli studi osservazionali che in quelli<br />
randomizzati: preoccupa però la scarsità<br />
di soggetti che adottino uno stile di vita<br />
che protegga dall’ictus. Benché gli interventi<br />
sullo stile di vita possano essere di<br />
grande beneficio, è necessario un cambiamento<br />
radicale nel comportamento di<br />
molti pazienti per ottenere dei risultati.<br />
(BMJ online 2009, pubblicato il 20/2)<br />
CALORIE IN AUMENTO NELLE RICETTE<br />
CLASSICHE<br />
In diversi piatti classici, il contenuto<br />
calorico è aumentato progressivamente<br />
nel corso del tempo, e forse sarebbe opportuno<br />
porre degli argini a questo fenomeno.<br />
E’ infatti necessario limitare le<br />
dimensioni delle portate ed il contenuto<br />
calorico di questi piatti onde contrastare<br />
l’epidemia di obesità in costante diffusione.<br />
Benché le ricette di queste pietanze siano<br />
rimaste invariate nel tempo, gli ingredienti<br />
utilizzati nella loro preparazione sono<br />
invece cambiati, ed il cambiamento è stato<br />
sempre a favore di ingredienti più calorici.<br />
Il problema delle dimensioni delle porzioni<br />
comunque è comune a tutti i cibi: è stato<br />
dimostrato che l’uomo tende ad ingerire<br />
ciò che gli viene presentato di fronte, a<br />
prescindere dalle proporzioni ed in parte<br />
anche dall’appetito, e benchè si tratti di<br />
un meccanismo utile da sfruttare per<br />
incrementare l’apporto di nutrienti particolarmente<br />
utili, come frutta e verdura,<br />
esso è invece del tutto deleterio in altri<br />
casi, come ad esempio per quanto riguarda<br />
i dolci.<br />
(Ann Intern Med 2009; 150: 291)<br />
RETINOPATIA DIABETICA<br />
E CALLICREINA PLASMATICA<br />
La callicreina plasmatica media la permeabilità<br />
vascolare retinica stimolata dai<br />
recettori dell’angiotensina AT1. La som-<br />
ministrazione sistemica di un innovativo<br />
inibitore micromolecolare della callicreina<br />
plasmatica potrebbe migliorare la permeabilità<br />
vascolare nella retina dei soggetti<br />
ipertesi. L’inibizione del sistema reninaangiotensina<br />
potrebbe essere di beneficio<br />
anche per la retina dei diabetici normotesi.<br />
Sono comunque necessari altri dati per<br />
caratterizzare gli effetti dell’inibizione della<br />
callicreina plasmatica su altre cascate che<br />
contribuiscono all’incremento della permeabilità<br />
vascolare retinica, come anche<br />
per accertare il ruolo della callicreina in<br />
altre funzioni della retina: potrebbe sussistere<br />
anche un rapporto fra il sistema<br />
callicreina-chinina ed il fattore di crescita<br />
endoteliale vascolare nei diabetici.<br />
(Hypertension 2009; 53: 175-81)<br />
DIABETE: SINDROME METABOLICA<br />
PIÙ COMUNE NEL TIPO 2<br />
La prevalenza della sindrome metabolica<br />
è significativamente più elevata nei pazienti<br />
con diabete di tipo 2 che in quelli con la<br />
forma autoimmune della malattia.<br />
Quest’ultima comprende sia il diabete di<br />
tipo 1 che quello ad insorgenza in età<br />
adulta non richiedente insulina, indicato<br />
anche come diabete autoimmune latente<br />
ad insorgenza adulta (LADA). Il LADA è<br />
associato a geni HLA, autoanticorpi specifici<br />
e riduzione della secrezione di insulina.<br />
Utilizzando o meno la glicemia come variabile,<br />
le componenti individuali della sindrome<br />
metabolica sono presenti con frequenza<br />
simile nei pazienti con diabete di tipo 1 ed<br />
in quelli con LADA, ma in entrambi i casi<br />
sono più rare rispetto a quanto osservato<br />
nei soggetti con diabete di tipo 2. Non vi<br />
sono comunque prove del fatto che la<br />
prevalenza della sindrome metabolica sia<br />
diversa nei soggetti con diabete autoimmune<br />
rispetto a quelli normali.<br />
(Diabetes Care 2009; 32: 160-4)