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Progetto in rosa - Il Friuli

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30 APRILE 2010<br />

i m<strong>in</strong>imi di<br />

tariffa collegati<br />

a prescrizioni<br />

m<strong>in</strong>ime possono<br />

contribuire alla<br />

protezione dei<br />

consumatori”<br />

- Quali specializzazioni di <strong>in</strong>gegneria<br />

stanno crescendo maggiormente?<br />

“Nel 2008 le imprese italiane hanno<br />

previsto l’assunzione di 26.220<br />

laureati <strong>in</strong> <strong>in</strong>gegneria, quasi il 36%<br />

<strong>in</strong> più rispetto al 2007. Anche se tali<br />

previsioni sono state formulate prima<br />

dello scoppio della crisi nei mercati<br />

f<strong>in</strong>anziari, esse confermano l’accresciuta<br />

capacità del sistema produttivo<br />

italiano di assorbire competenze<br />

d’<strong>in</strong>gegneria, <strong>in</strong> misura addirittura<br />

superiore alla ‘produzione’ di laureati.<br />

Tra i laureati <strong>in</strong> <strong>in</strong>gegneria, i più<br />

richiesti sono quelli che hanno<br />

seguito i corsi dell’<strong>in</strong>dirizzo elettronico<br />

e dell’<strong>in</strong>formazione, ma<br />

particolarmente ricercati risultano<br />

anche i laureati dell’<strong>in</strong>dirizzo <strong>in</strong>dustriale.<br />

Più limitate si rilevano,<br />

<strong>in</strong>vece, le possibilità di <strong>in</strong>serimento<br />

lavorativo nelle imprese private per<br />

gli <strong>in</strong>gegneri dell’<strong>in</strong>dirizzo civile e<br />

ambientale. In <strong>Friuli</strong> nel 2008 sono<br />

stati assunti <strong>in</strong> totale 690 <strong>in</strong>gegneri<br />

con l’<strong>in</strong>cremento del 46,8% rispetto<br />

al 2007, superiore al 35,4% registrato<br />

mediamente <strong>in</strong> Italia”.<br />

- Cosa pensa del Piano casa regionale<br />

e dell’annunciata riforma<br />

urbanistica?<br />

“È <strong>in</strong>negabile che si tratta di un’<strong>in</strong>iziativa<br />

forte, volta a rilanciare l’edilizia<br />

e renderla tra<strong>in</strong>ante per l’economia<br />

del Paese, <strong>in</strong>troducendo premialità<br />

nei confronti di un’edificazione improntata<br />

ai pr<strong>in</strong>cipi della bioedilizia e<br />

del risparmio energetico. La necessità<br />

di un’edilizia moderna, tecnologicamente<br />

avanzata e che garantisca standard<br />

produttivi e prestazioni ottimali<br />

<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di benessere, risparmio e<br />

sostenibilità complessiva è un’esigenza<br />

che come <strong>in</strong>gegneri abbiamo ben<br />

presente, non mancando, per altro, di<br />

evidenziare il pericolo, tutt’altro che<br />

remoto, di un’applicazione distorta o<br />

sommaria delle premialità previste<br />

<strong>in</strong> assenza di riferimenti normativi e<br />

scientifici ampiamente condivisi. Lo<br />

stesso vale per il concetto più ampio<br />

di qualità dell’architettura, che potrà<br />

uscire penalizzato da pr<strong>in</strong>cipi che,<br />

<strong>in</strong> assenza di un’adeguata cultu-<br />

ra, sembrano privilegiare l’aspetto<br />

quantitativo.<br />

In secondo luogo, ma non meno<br />

importante, è l’<strong>in</strong>novazione <strong>in</strong>trodotta<br />

dal decreto di snellimento delle<br />

procedure e di una sempre maggiore<br />

responsabilizzazione dei professionisti<br />

nel processo autorizzativo. In questa<br />

progressiva semplificazione dei meccanismi<br />

di efficienza e rapidità della<br />

risposta alla domanda del mercato, il<br />

ruolo degli <strong>in</strong>gegneri e degli Ord<strong>in</strong>i<br />

professionali assume un ruolo di<br />

garanzia e uniformità <strong>in</strong>terpretativa<br />

essenziale per evitare che, soprattutto<br />

<strong>in</strong> ambiti così sensibili dal punto di<br />

vista paesaggistico e ambientale quali<br />

i nostri, prevalgano piuttosto le sp<strong>in</strong>te<br />

speculative, che spesso il professionista<br />

s<strong>in</strong>golo ha difficoltà a contrastare”.<br />

- Vi sentite adeguatamente rappresentati<br />

sui tavoli con le istituzioni,<br />

oppure siete all’ombra delle<br />

associazioni di categoria?<br />

“Credo ci sia un generale problema<br />

di rappresentanza efficace, come<br />

dimostra l’ampia casistica di provvedimenti<br />

di legge o regolamentari<br />

nel cui processo di formazione<br />

la voce degli <strong>in</strong>gegneri è rimasta<br />

pressoché <strong>in</strong>ascoltata tanto a livello<br />

nazionale, che regionale. Su questo<br />

versante è necessario impegnarsi<br />

per rendere maggiormente <strong>in</strong>cisivo<br />

il nostro contributo”.<br />

- Quali rapporti avete con l’Università<br />

e, <strong>in</strong> generale, il mondo della<br />

formazione?<br />

“Già dalla primavera del 2005 ogni<br />

anno l’Ord<strong>in</strong>e di Ud<strong>in</strong>e, congiuntamente<br />

con la Facoltà di Ingegneria,<br />

organizza una serie di <strong>in</strong>contri di<br />

orientamento e di preparazione agli<br />

esami di Stato, gestiti dal Consorzio<br />

<strong>Friuli</strong> Formazione,che costituiscono<br />

ancora oggi il primo e unico progetto<br />

nel suo genere su territorio nazionale.<br />

Per quanto riguarda il tema della<br />

formazione, che va legato a quello<br />

IL PERSONAGGIO<br />

complementare dell’aggiornamento<br />

professionale, abbiamo istituito una<br />

commissione formata da consiglieri<br />

dedicata a seguire questi temi e a<br />

sviluppare rapporti s<strong>in</strong>ergici con le<br />

altre realtà che operano nel settore”.<br />

- È favorevole ai m<strong>in</strong>imi professionali?<br />

“Le rispondo citando quanto appena<br />

avvenuto <strong>in</strong> un Paese importante<br />

come la Germania. Nell’aprile 2009<br />

il Governo federale ha aggiornato,<br />

dopo 14 anni, le tariffe obbligatorie<br />

per le prestazioni di <strong>in</strong>gegneri e<br />

architetti. Nel motivare la decisione<br />

di aggiornare e confermare l’obbligatorietà<br />

del tariffario, il Governo ha<br />

affermato: scopo della prescrizione<br />

di tariffe m<strong>in</strong>ime è la prevenzione di<br />

una competizione sconsiderata, che<br />

metterebbe a repentaglio la qualità<br />

delle prestazioni professionistiche. E<br />

cont<strong>in</strong>ua: sul mercato esistono lacune<br />

di <strong>in</strong>formazione, che impediscono ai<br />

committenti una equa valutazione<br />

delle prestazioni professionale. In<br />

tale ottica i m<strong>in</strong>imi di tariffa collegati<br />

a prescrizioni m<strong>in</strong>ime possono<br />

anche contribuire alla protezione<br />

dei consumatori. Sottol<strong>in</strong>eo il riferimento<br />

alle prescrizioni m<strong>in</strong>ime che<br />

sottendono alla natura prestazionale<br />

dei corrispettivi del sistema tariffario<br />

tedesco. A ogni specifica prestazione<br />

professionale richiesta, corrisponde<br />

un’approfondita descrizione delle attività<br />

correlate. <strong>Il</strong> committente viene,<br />

così, messo <strong>in</strong> grado di sapere quali<br />

siano le attività e le mansioni che<br />

connotano una prestazione di qualità<br />

ed è, <strong>in</strong>oltre, <strong>in</strong> possesso di uno<br />

strumento per verificarne l’avvenuto<br />

adempimento”.<br />

- Cosa chiede alla Regione <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />

normativi relativamente alle<br />

professioni ord<strong>in</strong>istiche?<br />

“Vi sono dei temi di carattere<br />

generale sui quali la nostra Regione<br />

si è dotata di una legge nel 2004,<br />

<strong>in</strong>novativa per allora, nella quale<br />

è prevista una serie di <strong>in</strong>terventi a<br />

favore dei professionisti, tra i quali il<br />

f<strong>in</strong>anziamento di programmi per la<br />

formazione e l’aggiornamento professionale,<br />

la concessione di <strong>in</strong>centivi<br />

per consentire l’acquisizione della<br />

certificazione di qualità di procedure<br />

e prestazioni, e la concessione<br />

di f<strong>in</strong>anziamenti a favore dell’avvio<br />

di attività professionali e a sostegno<br />

dell’esercizio di attività professionale<br />

da parte di persone fisicamente<br />

svantaggiate. Penso che oggi verificare<br />

l’attualità e l’efficacia rispetto al<br />

momento di generale difficoltà del<br />

tessuto economico di queste come<br />

di altre forme di sostegno e <strong>in</strong>centivazione<br />

potrebbe essere un modo<br />

concreto per dimostrare la dovuta<br />

attenzione alla rilevanza sociale, economica<br />

e occupazionale riconosciuta<br />

alle attività professionali.<br />

Le professioni ord<strong>in</strong>istiche, con<br />

un numero costante di iscrizione<br />

agli Albi, hanno assunto un ruolo<br />

fondamentale per l’<strong>in</strong>novazione e<br />

la produttività del sistema-Paese,<br />

giungendo a rappresentare una componente<br />

pari al 12,5% del Pil italiano”.<br />

- Quale senso ha oggi un ord<strong>in</strong>e<br />

professionale?<br />

“Gli Ord<strong>in</strong>i degli <strong>in</strong>gegneri e degli<br />

architetti furono istituiti con legge del<br />

1923. Si può ben comprendere come<br />

tale quadro legislativo, formulato<br />

all’<strong>in</strong>izio del secolo scorso, mal si presti<br />

a rispondere alle esigenze di una<br />

categoria particolarmente <strong>in</strong>teressata<br />

da fenomeni di evoluzione culturale<br />

tecnico-scientifica e legislativa. La<br />

sp<strong>in</strong>ta all’ammodernamento del<br />

proprio ord<strong>in</strong>amento è un’istanza<br />

nata spontaneamente all’<strong>in</strong>terno della<br />

categoria, <strong>in</strong>evitabile conseguenza<br />

della necessità di dotarsi di regole<br />

nuove che tengano conto di esigenze<br />

mutate profondamente e di realtà<br />

oramai consolidate quali, ad esempio,<br />

l’esercizio della professione <strong>in</strong> forma<br />

di società di capitale, le modifiche dei<br />

corsi di studio universitari, l’ampliarsi<br />

dei campi di attività correlati alle<br />

evoluzione tecnologica, l’impatto<br />

della normativa comunitaria. Anche<br />

la riforma delle professioni sconta la<br />

stessa difficoltà a concretizzarsi che<br />

nel nostro Paese <strong>in</strong>contrano anche<br />

gli altri grandi temi che richiedono<br />

r<strong>in</strong>novamento. Comunque, credo che<br />

il ruolo s<strong>in</strong>o a oggi attribuito all’Ord<strong>in</strong>e<br />

di tutela verso la collettività e di<br />

garante della deontologia degli scritti<br />

sia ancora valido, a patto di esercitarlo<br />

tramite funzioni e strumenti aderenti<br />

alle realtà attuali”.<br />

ilFRIULI BUSINESS 15

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