Progetto in rosa - Il Friuli

c oStruzioni
Innovazione
su strada
Impegnata in una costante
attività di manutenzione,
finalizzata a garantire i migliori
standard di sicurezza,
Autovie Venete, sulla rete autostradale
che gestisce, pari a oltre
210 chilometri, utilizza l’asfalto
drenante e fonoassorbente. È
un tipo di pavimentazione che
consente di ridurre la rumorosità,
il fenomeno dell’acquaplaning
e l’effetto spray prodotto
dall’acqua sollevata dai mezzi
in transito.
Oltre il 70% della rete autostradale
è dotato di questo tipo
di asfalto che, nei prossimi anni,
verrà man mano esteso, fino alla
copertura di tutta la rete gestita,
con l’esclusione del tratto carsico
tra Redipuglia e Trieste, dove le
condizioni climatiche, in termini
di umidità e bora, agevolano la
formazione del ghiaccio che,
nell’asfalto drenante è molto più
difficile da eliminare. L’acqua,
infatti, si inserisce negli interstizi
fra le particelle di materiale dove
gela in profondità.
Annualmente, tutto il manto
stradale viene monitorato con
specifici strumenti, per verificarne
le condizioni. Speciali
rilevatori individuano eventuali
“ammaloramenti”, ovvero cedimenti,
anche lievi e controllano
tutta la superficie. Un ulteriore
controllo viene effettuato sulla
“portanza” del manto per garantirne
la perfetta resistenza e
coesione.
La concessionaria autostradale
del Friuli Venezia Giulia in
questi ultimi anni ha investito
molto in ricerca per individuare
soluzioni innovative in grado di
coniugare sicurezza, economicità
e rispetto per l’ambiente. Negli
interventi di rinnovo del manto
stradale, Autovie Venete, dopo
una serie di accurati test condotti
in collaborazione con primarie
aziende siderurgiche, ha scelto
di usare asfalti prodotti con scarti
di fonderia che in questo modo
vengono riutilizzati, anziché essere
smaltiti in discarica.
A oggi il manto stradale delle
tratte di sua competenza è composto
per il 76% da inerti alternativi.
Sono chiamati così gli aggre-
InertI dI accIaIerIa
La produzione di asfalti, utilizzando inerti prodotti
con scarti di fonderia, è frutto della ricerca
condotta in collaborazione tra Ferriere Nord del
gruppo Pittini di Osoppo, Centro ricerche stradali
(Crs) per quanto riguarda la parte sviluppata
in laboratorio e di Autovie Venete relativamente
alle prove sul campo. Obiettivo della ricerca è
l’individuazione di un “materiale” alternativo
in grado di sostituire l’uso di materie prime
naturali, che ormai scarseggiano nel Nordest,
e di abbattere i costi di approvvigionamento.
Importante il risultato ottenuto: la certificazione
CE del 2004 attesta che gli inerti alternativi soddisfano
le caratteristiche richieste per sostenere
i diversi tipi di usura cui saranno sottoposti e
assicura, inoltre , il monitoraggio e il controllo di
qualità del processo produttivo.
Sono, inoltre, particolarmente significative le
gati derivanti dal recupero delle
scorie di acciaio. I composti sono
ottenuti grazie a una innovativa
tecnica di lavorazione: gli scarti
ferrosi risultanti dalla fusione
dell’acciaio vengono lasciati
Autovie venete
Si Sta completando
la dotazione della rete
autoStradale di competenza
con aSfalto drenante
e fonoaSSorbente
ricerca Sui materiali condotta aSSieme a ferriere nord e crS
Doppio vantaggio per l’ambiente
raffreddare, stabilizzati e infine
frantumati. Contestualmente
vengono estratte le frazioni metalliche
residue che verranno,
poi, reintrodotte all’inizio del
processo.
ricadute sull’ambiente. Il recupero degli scarti
ferrosi, infatti, elimina il problema del loro
smaltimento e, contemporaneamente, riduce lo
sfruttamento delle risorse naturali.
58 ilFRIULI BUSINESS
30 APRILE 2010