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<strong>Il</strong> primo trimestre 2010 conferma<br />
un’economia mondiale <strong>in</strong> crescita e a<br />
macchia di leopardo <strong>in</strong> Europa. Negli<br />
Usale <strong>in</strong>dicazioni sono più positive anche<br />
per l’occupazione che sale per la prima<br />
volta dopo i primi tre mesi del 2008,<br />
segno positivo per una ripresa consolidata.<br />
Goldman Sachs permettendo. Comunque,<br />
la crescita del primo trimestre era attesa,<br />
ancor più se comparata al primo disastroso<br />
trimestre del 2009. Qu<strong>in</strong>di, la macroeconomia<br />
ha segno rialzista, con qualche area<br />
di fragilità che implica la cont<strong>in</strong>uità della<br />
politica monetaria attuale.<br />
Se parliamo della zona euro, si può<br />
affermare che, al momento, il problema<br />
della Grecia è stato contenuto, ma il deficit<br />
statale è elevato, le misure prese dal Governo<br />
greco non sono ancora def<strong>in</strong>itive e la<br />
situazione sarà più del<strong>in</strong>eata nel 2011-12.<br />
Nel mentre, auspichiamo che non ci siano<br />
problemi con il Portogallo, ma soprattutto<br />
con la Spagna, Paese di maggior dimensione,<br />
che porrebbe serie ipoteche sulla ripresa<br />
def<strong>in</strong>itiva della zona euro. Per l’Europa, e<br />
ancora più per l’Italia, ci vorranno anni<br />
per riassorbire il debito pubblico s<strong>in</strong> qui<br />
accumulato, con piani <strong>in</strong>cisivi e credibili per<br />
sanare la f<strong>in</strong>anza pubblica senza soffocare<br />
la crescita.<br />
A questo proposito, il recente Convegno<br />
a Parma per i cento anni di Conf<strong>in</strong>dustria<br />
ha offerto spunti <strong>in</strong>teressanti. Secondo<br />
Marchionne “il mondo è cambiato e non<br />
tornerà più quello di prima”, “il livello di<br />
tecnologia e qualità <strong>in</strong> Europa deve giustificare<br />
i costi più elevati e va migliorata<br />
la produttività”, rispondendo a Epifani<br />
che “con le solite cantilene non si va da<br />
nessuna parte”.<br />
Per Colan<strong>in</strong>no “ci sono 4 miliardi di persone,<br />
rispetto a qualche anno fa, che producono<br />
competitivamente e progressivamente<br />
<strong>in</strong> qualità, con cui dovremo fare i conti <strong>in</strong><br />
un mercato necessariamente più aperto”.<br />
Secondo il m<strong>in</strong>istro Tremonti “s<strong>in</strong> qui il<br />
controllo della spesa pubblica ha evitato<br />
di f<strong>in</strong>ire come la Grecia e, comunque, di<br />
allontanarci da Portogallo e Spagna, mantenendo<br />
relativamente basso il costo degli<br />
<strong>in</strong>teressi sul debito pubblico. <strong>Il</strong> contrario<br />
avrebbe reso ancor più problematica la situazione.<br />
Ora è tempo di riforme, a <strong>in</strong>iziare<br />
da quella fiscale. L’attuale schema delle<br />
imposte è nato negli Anni ’60, dettato da<br />
situazioni cont<strong>in</strong>genti, poi solo rattoppato”<br />
rivelandosi complicato, difficile da gestire<br />
30 APRILE 2010<br />
L’OPINIONE<br />
Decl<strong>in</strong>o economico e<br />
imbarbarimento sociale<br />
Gianpietro Benedetti<br />
e anche <strong>in</strong>giusto; per esempio, si è chiesto<br />
Tremonti, “è giusto che i poveri del Nord<br />
che pagano le tasse, contribuiscano alla<br />
ricchezza dei ricchi del Sud?”<br />
Anche per Bonanni “il mondo è cambiato<br />
e servono le riforme”, ma auspica che i<br />
problemi “non servano solo da vetr<strong>in</strong>a alla<br />
politica per poi fare poco o niente”.<br />
Inf<strong>in</strong>e, per il presidente Berlusconi “abbiamo<br />
3 anni per fare le riforme e le faremo.<br />
In primis quella fiscale, la spesa pubblica<br />
e la giustizia”.<br />
È apparso determ<strong>in</strong>ato, ma ha sottol<strong>in</strong>eato<br />
che l’iter di approvazione per ogni legge e<br />
quant’altro è lunghissimo, con un numero<br />
elevato di passaggi tra commissioni e aule<br />
parlamentari, che per lo più stravolgono<br />
con compromessi l’idea <strong>in</strong>iziale. Va, qu<strong>in</strong>di,<br />
semplificato.<br />
La presidente Marcegaglia ha posto<br />
le note 6 domande a Berlusconi,<br />
chiedendo di fare presto con le opere<br />
pubbliche, i f<strong>in</strong>anziamenti alla ricerca,<br />
la riduzione della burocrazia<br />
che rallenta e, spesso, è ostruzionista<br />
anche perché non si prendono<br />
decisioni. Inf<strong>in</strong>e, ha avvertito che<br />
<strong>in</strong> Parlamento ci sono movimenti<br />
<strong>in</strong> orizzontale per ridurre gli effetti<br />
positivi della riforma universitaria<br />
che deve riaffermare il merito ed elim<strong>in</strong>are<br />
le baronie universitarie. Questi sono fatti<br />
preoccupanti che possono preludere a un’avversione<br />
per le riforme, comune nell’arco<br />
parlamentare sia di Destra sia di S<strong>in</strong>istra,<br />
con il risultato di avere riforme nom<strong>in</strong>ali,<br />
IL M ONDO<br />
È CAMBIATO<br />
Dall’evento<br />
organizzato<br />
per il<br />
secolo di<br />
Conf<strong>in</strong>dustria<br />
la classe<br />
dirigente<br />
italiana si<br />
è trovata<br />
concorde<br />
sulla<br />
necessità<br />
delle riforme<br />
Se gli standard di<br />
vita ristagnano si<br />
mettono <strong>in</strong> moto<br />
meccanismi di<br />
rivalsa che riducono<br />
tolleranza, equità<br />
e mobilità sociale<br />
ma non di fatto <strong>in</strong> quanto risultato di<br />
troppi compromessi.<br />
In conclusione, a Parma per la prima<br />
volta si è sentito parlare apertamente dei<br />
veri problemi <strong>in</strong> essere, dell’esigenza improrogabile<br />
di riforme, rese <strong>in</strong>dispensabili<br />
anche perchè il mondo è cambiato e non<br />
tornerà quello di prima.<br />
La volontà di farle c’è, ma valgono i<br />
dubbi citati, senza contare poi le manovre<br />
a titolo personale nei movimenti politici che<br />
accentuano la frammentazione dell’unità<br />
di <strong>in</strong>tenti per il bene del Paese. Staremo a vedere<br />
nei prossimi mesi, <strong>in</strong>crociando le dita.<br />
Inf<strong>in</strong>e, è stata <strong>in</strong>teressante la pubblicazione<br />
di Luca Paolazzi, del Centro Studi<br />
Conf<strong>in</strong>dustria, che fotografa i numeri degli<br />
ultimi 60 anni. Si sottol<strong>in</strong>ea l’aumento del<br />
benessere del Dopoguerra, non solo economico,<br />
ma anche di salute e comfort, ciò<br />
grazie anche all’aumento del Pil; aumento<br />
sostenuto dall’export, ma che oggi ovviamente<br />
ci vede esposti a una concorrenza<br />
più <strong>in</strong>tensa.<br />
Dal miracolo economico alla fase di decl<strong>in</strong>o?<br />
Fatica ad avanzare grazie alle scelte<br />
politiche compiute dalla metà degli Anni<br />
’60 ai primi Anni ’90 del secolo scorso?<br />
L’Italia, poco competitiva ancor prima del<br />
2008, dopo questa grande crisi lo è ancora<br />
di meno, nonostante un sistema bancario<br />
più sano e il ridotto debito delle famiglie,<br />
ma caricata dall’enorme pubblico lasciato<br />
dagli errori passati.<br />
La m<strong>in</strong>or capacità di creare ricchezza,<br />
la non certezza del diritto, rassegnazione<br />
e capacità di accontentarsi, sistema poco<br />
liberale, crisi demografica con la metà degli<br />
italiani che ha oltre 60 anni. Questi tra<br />
i pr<strong>in</strong>cipali fatti, documentati da<br />
grafici statistici, che chiamano a<br />
un’azione per rompere una catena<br />
che rischia di immiserire, togliendo<br />
prospettiva al Paese.<br />
Tra i concetti sottol<strong>in</strong>eati, quello<br />
di Benjam<strong>in</strong> Friedman che sostiene<br />
che la società si <strong>in</strong>cattivisce quando<br />
gli standard di vita ristagnano o<br />
dim<strong>in</strong>uiscono, mettendo <strong>in</strong> moto<br />
meccanismi di rivalsa che riducono<br />
tolleranza, equità e mobilità sociale<br />
e, nel lungo andare, m<strong>in</strong>ano le basi stesse<br />
dell’economia. Condivisibile.<br />
Diamoci da fare e supportiamo chi si darà<br />
da fare per attuare senza molti compromessi<br />
le riforme necessarie per riprendere la<br />
strada del progresso.<br />
ilFRIULI BUSINESS 5