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Progetto in rosa - Il Friuli

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C ostrUzioni<br />

Ruolo da<br />

calmiere<br />

Speciale ater - Dopo aver migliorato<br />

l’efficienza organizzativa, il presiDente Di UD<strong>in</strong>e<br />

lUciano aita chieDe strUmenti Di azione a favore<br />

Delle famiglie Di fascia <strong>in</strong>termeDia Di reDDito<br />

Per svolgere un ruolo attivo nel<br />

mercato immobiliare, prima<br />

di tutto, conta l’efficienza della<br />

macch<strong>in</strong>a organizzativa. L’Ater di Ud<strong>in</strong>e<br />

ha puntato molto su questa leva, come<br />

spiega il suo presidente Luciano Aita.<br />

La mission, però, potrebbe essere ancora<br />

più <strong>in</strong>cisiva.<br />

- Quale ruolo <strong>in</strong>tendete avere <strong>in</strong><br />

questo momento per il settore delle<br />

costruzioni e come state cercando di<br />

perseguirlo?<br />

“<strong>Il</strong> nostro deve essere un ruolo<br />

attivo per riattivare sia il mercato,<br />

sia l’ambito delle costruzioni e<br />

dell’occupazione. Già da tempo<br />

abbiamo sollecitato la Regione<br />

aff<strong>in</strong>ché <strong>in</strong>tervenga per permettere<br />

alle Ater di andare n questa<br />

direzione. Gli stanziamenti per il<br />

2010, 2011 e 2012 prevedono, tra le altre,<br />

la possibilità di utilizzare le risorse f<strong>in</strong>o al<br />

limite del 40% per l’eventuale acquisizione<br />

di alloggi pronti sul mercato. Questo<br />

è un importante volano immediato per<br />

mettere risorse <strong>in</strong> circolo e dare ossigeno<br />

al mercato delle costruzioni. Ud<strong>in</strong>e aveva<br />

già fatto delle acquisizioni <strong>in</strong> tal senso<br />

nel 2008 e 2009 e abbiamo proseguito<br />

a farlo <strong>in</strong> autonomia con fondi nostri<br />

anche quest’anno.<br />

In questo momento Ater Ud<strong>in</strong>e, complessivamente<br />

è impegnata nella realizzazione<br />

di 250 alloggi per un <strong>in</strong>vestimento<br />

complessivo di 35 milioni di euro”.<br />

- L’attuale modello Ater è funzionale?<br />

“Quelle regionali sono aziende economiche<br />

che rappresentano un modello<br />

efficiente. Grazie all’<strong>in</strong>centivazione<br />

della produttività aziendale, come Ater<br />

Ud<strong>in</strong>e, siamo riusciti a recuperare tutti<br />

gli alloggi sfitti, che all’<strong>in</strong>izio del 2006<br />

erano 700, e abbiamo fatto marciare di<br />

pari passo bandi e assegnazioni.<br />

<strong>Il</strong> nostro iter si è completato con la<br />

totale <strong>in</strong>formatizzazione dell’azienda e<br />

di tutti i suoi processi e percorsi e alla<br />

30 APRILE 2010<br />

Luciano<br />

Aita<br />

f<strong>in</strong>e del 2010 una qualsiasi richiesta<br />

sarà presa <strong>in</strong> carico <strong>in</strong> tempo reale e<br />

dettagliatamente verificabile. In questo,<br />

a livello regionale, siamo unici. Non abbiamo<br />

occupazioni abusive e morosità<br />

particolarmente evidenti”.<br />

- Rispetto ad ad altri sistemi economico,<br />

anche le aziende di di edilizia popolare<br />

<strong>in</strong> <strong>Friuli</strong> possono possono svolgere anche anche<br />

un ruolo di calmiere per il<br />

mercato del mattone?<br />

“Teoricamente si, si, anche anche<br />

se f<strong>in</strong>ora non ci è stato<br />

permesso di farlo. <strong>Il</strong> canone<br />

medio a Ud<strong>in</strong>e è<br />

di 119 euro al mese, ma<br />

se non ci fossero le risorse<br />

a fondo perduto perduto dello Stato e<br />

della Regione non si riuscirebbero<br />

a coprire le spese per la manutenzione.<br />

Negli ultimi 5-10 anni c’è stato un cambiamento<br />

radicale nei livelli di ricchezza<br />

della società e quella che una volta era<br />

def<strong>in</strong>ito medio-basso ora, a causa di<br />

separazioni, unico reddito <strong>in</strong> famiglia,<br />

cambiamento del mercato del lavoro e cri-<br />

“C’era, e<br />

c’è tuttora,<br />

la necessità<br />

che gli spazi<br />

dest<strong>in</strong>ati<br />

a edilizia<br />

sociale o<br />

residenziale<br />

pubblica<br />

divent<strong>in</strong>o<br />

uno degli<br />

oneri<br />

previsti<br />

<strong>in</strong> sede di<br />

sviluppo<br />

urbanistico”<br />

si occupazionali, si è trasformato <strong>in</strong> basso.<br />

Una delle direzioni <strong>in</strong> cui le Ater<br />

dovranno muoversi sarà il cosiddetto<br />

‘canone calmierato’, con affitti attorno<br />

ai 300-350 euro al mese, cioè mediamente<br />

un 30% al di sotto del mercato. SI<br />

tratterebbe di affitti rivolti proprio alla<br />

fascia <strong>in</strong>termedia che non ha i requisiti<br />

per la sovvenzionata, ma non riesce ad<br />

accedere ai prezzi di mercato.<br />

Un’azienda calmieratrice è una realtà<br />

molto importante e già da decenni vige<br />

<strong>in</strong> Stati come Germania e Francia. Le<br />

Ater tedesche, per esempio, vivono solamente<br />

dei canoni degli <strong>in</strong>quil<strong>in</strong>i; Comuni<br />

e Regioni <strong>in</strong>tervengono per dare<br />

un sostegno alle famiglie più bisognose<br />

e le Ater riescono ad autof<strong>in</strong>anziarsi<br />

attraverso i canoni. Con m<strong>in</strong>ori risorse<br />

pubbliche, il patrimonio di case sociali<br />

<strong>in</strong> Germania è del 18%, <strong>in</strong> Inghilterra<br />

ancor più alto mentre da noi <strong>in</strong> Italia<br />

ammonta appena al 4 per cento”.<br />

- In previsione della riforma urbanistica,<br />

il tema dell’edilizia popolare<br />

come potrebbe <strong>in</strong>serirsi?<br />

“Abbiamo evidenziato la necessità<br />

di reperire aree a costi costi sociali. C’era, e<br />

c’è tuttora, la necessità che gli spazi spazi<br />

dest<strong>in</strong>ati a a edilizia sociale o residenziale<br />

pubblica divent<strong>in</strong>o<br />

uno degli oneri previsti previsti<br />

<strong>in</strong> sede sede di sviluppo ururbanistico. È necessario<br />

attuare normative normative che<br />

facilit<strong>in</strong>o facilit<strong>in</strong>o l’utilizzazione<br />

degli immobili vuoti e<br />

sarebbe, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, importante<br />

il riutilizzo e la valorizzazione<br />

delle aree dismesse come le<br />

caserme, le cui aree sono impegnative<br />

ma a Ud<strong>in</strong>e abbiamo una disponibilità<br />

di 100mila metri quadrati così come a<br />

Cividale mentre a Cervignano ne abbiamo<br />

addirittura 180mila, e tutte le realtà<br />

sono vic<strong>in</strong>e al centro o nella prima fascia<br />

esterna al centro storico”.<br />

ilFRIULI BUSINESS 49

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