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Progetto in rosa - Il Friuli

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nell’estate 2009 la durata media<br />

dei soggiorni è stata di 4,9 giorni,<br />

scendendo per la prima volta sotto<br />

la soglia dei 5 giorni. Nel semestre<br />

estivo del 1989 la media era ancora<br />

di 7,7 giorni e nel 1999 di 6,3 giorni.<br />

Nell’estate 2009 Kärnten Werbung,<br />

<strong>in</strong> collaborazione con l’Ente nazionale<br />

austriaco per il turismo, ha avviato<br />

un’<strong>in</strong>tensa campagna d’immag<strong>in</strong>e per<br />

il mercato <strong>in</strong>terno e per quelli dei Paesi<br />

vic<strong>in</strong>i, dal momento che <strong>in</strong> tempi di<br />

crisi economica ci sono buone opportunità<br />

per il turismo a corto raggio. Lo<br />

ha confermato l’aumento degli ospiti<br />

austriaci e il dato positivo registrato<br />

per il mercato italiano: <strong>in</strong> concreto si<br />

sono registrati 390.413 pernottamenti<br />

di ospiti italiani. Un risultato molto<br />

soddisfacente che corrisponde a un<br />

<strong>in</strong>cremento del 5 per cento”.<br />

- Come vi state comportando a<br />

livello di market<strong>in</strong>g nei mercati<br />

tradizionali, come il <strong>Friuli</strong>, e <strong>in</strong><br />

quelli nuovi come i Paesi dell’Est<br />

europeo?<br />

“Kärnten Werbung, <strong>in</strong> collaborazione<br />

con sei zone turistiche car<strong>in</strong>ziane<br />

e oltre 70 strutture alberghiere<br />

del Gruppo Italia, ha organizzato<br />

un’offerta specializzata sulla clientela<br />

italiana. Oltre a un apposito catalogo,<br />

il Gruppo Italia mette <strong>in</strong> gioco una<br />

vasta gamma di strumenti di market<strong>in</strong>g:<br />

pubblicità classica su riviste del<br />

settore, attività di pubbliche relazioni<br />

con comunicati stampa, viaggi stampa,<br />

eventi Pr, cooperazione con testate<br />

giornalistiche e canali radiofonici e<br />

televisivi, colloqui e visite redazionali,<br />

mail<strong>in</strong>g dagli ospiti, e-market<strong>in</strong>g,<br />

cooperazioni economiche, viaggi di<br />

studio e fiere.<br />

Per la promozione sui mercati<br />

dell’Europa centrale e orientale, Kärnten<br />

Werbung punta <strong>in</strong> particolare<br />

su allegati a giornali ad alta tiratura<br />

e a riviste del settore, e-market<strong>in</strong>g,<br />

cooperazioni economiche con forti<br />

partner e con tour operator”.<br />

- I turisti dell’Est stanno diven-<br />

30 APRILE 2010<br />

alpe adria<br />

tando sempre più importanti: cosa<br />

preferiscono?<br />

“L’<strong>in</strong>ternazionalizzazione della<br />

struttura degli ospiti ha dato i suoi<br />

frutti. Oggi i mercati dell’Europa<br />

centrale, orientale e balcanica sono<br />

di enorme importanza per il turismo<br />

<strong>in</strong>vernale della Car<strong>in</strong>zia.<br />

La cont<strong>in</strong>ua elaborazione del mercato<br />

<strong>in</strong> questi Paesi ha portato frutti<br />

positivi. <strong>Il</strong> 22,5% dei pernottamenti<br />

totali della stagione <strong>in</strong>vernale <strong>in</strong><br />

Car<strong>in</strong>zia è composto dalle quote di<br />

mercato di Paesi come Ungheria,<br />

Polonia, Repubblica Ceca, Croazia,<br />

Slovenia, Slovacchia e Romania.<br />

Anche quest’anno la Car<strong>in</strong>zia raccoglie<br />

forti impulsi promozionali dagli<br />

ospiti provenienti da questi mercati.<br />

Gli ospiti dell’Europa centrale e<br />

balcanica, <strong>in</strong> Car<strong>in</strong>zia apprezzano <strong>in</strong><br />

particolare la varietà dell’offerta di<br />

vacanze attive, la buona offerta per<br />

le famiglie, la particolare ospitalità e<br />

la cuc<strong>in</strong>a regionale. D’<strong>in</strong>verno sono<br />

apprezzati soprattutto l’<strong>in</strong>nevamento<br />

sicuro, lo sci da discesa, ma anche l’offerta<br />

complementare come le terme,<br />

lo slitt<strong>in</strong>o, il patt<strong>in</strong>aggio”.<br />

- Qual è il valore delle risorse<br />

f<strong>in</strong>anziarie di cui disponete annualmente<br />

per l’attività di promozione<br />

e market<strong>in</strong>g?<br />

“Nel 2010 Kärnten Werbung ha a<br />

disposizione circa 6 milioni di euro<br />

per il settore market<strong>in</strong>g”.<br />

- Quali saranno i prodotti turistici<br />

di punta della Car<strong>in</strong>zia per la prossima<br />

stagione estiva?<br />

“Oltre al tema generale ‘Movimento<br />

tra monti e lagh’ e ai temi famiglia,<br />

benessere-salute e camp<strong>in</strong>g, quest’anno<br />

verranno messe <strong>in</strong> primo piano le<br />

varie opportunità per il tempo libero<br />

offerte dall’acqua. Un paesaggio con<br />

1.270 specchi d’acqua, 200 laghi balneabili<br />

d’acqua calda, pura e potabile,<br />

8.000 chilometri di corsi d’acqua e<br />

varie fonti termali rendono il land più<br />

meridionale d’Austria un autentico<br />

regno delle acque”.<br />

<strong>Friuli</strong> & unione europea<br />

Regione cRocevia delle <strong>in</strong>fRastRuttuRe<br />

La rotta giusta al mercato<br />

unico dell’energia<br />

A marzo si sono svolti, presso il Congress Center di Gorizia i lavori dell’International<br />

Desk, prima edizione di un importante e strategico forum che<br />

ha visto come protagonisti 11 Paesi dell’area adriatico balcanica e che ha<br />

avuto al centro del dibattito le politiche <strong>in</strong> campo di energia, trasporti e settore<br />

assicurativo e f<strong>in</strong>anziario per il prossimo periodo. La grande <strong>in</strong>cognita<br />

da cui dipendono le scelte e le conseguenti ricadute sul sistema <strong>in</strong>dustriale<br />

dell’area è senza dubbio la tematica energetica, che, ormai da oltre dieci<br />

anni, risente di una <strong>in</strong>eludibile dipendenza dalle l<strong>in</strong>ee di approvvigionamento<br />

per il territorio di cui anche la nostra regione fa parte.<br />

Dal momento che f<strong>in</strong>ora scarsi sono stati i risultati per quanto riguarda la<br />

così detta “decarbonizzazione” delle fonti di energia e la loro diversificazione<br />

con un adeguato bilanciamento tra fonti classiche (petrolio, gas, carbone,<br />

nucleare) e fonti alternative e r<strong>in</strong>novabili (eolico, fotovoltaico, idroelettrico,<br />

biomasse), cui si deve aggiungere la tematiche della sicurezza e<br />

quella delle immissioni, il momento richiede un focus ulteriore circa le operazioni<br />

da <strong>in</strong>traprendere al più presto nella politica energetica dei prossimi<br />

lustri. Ecco, qu<strong>in</strong>di, le l<strong>in</strong>ee guida e le conseguenti direzioni <strong>in</strong> ambito di politica<br />

energetica, sia per quanto riguarda l’area Ue, sia per quanto riguarda<br />

nello specifico l’area adriatico balcanica. Innanzitutto, il cambio di prospettiva<br />

e di atteggiamento, che, nonostante sia già stato più volte sancito da<br />

diversi documenti ufficiali, non pare a oggi pienamente applicato quanto<br />

alle politiche energetiche nazionali, ossia la considerazione del mercato<br />

energetico dell’Unione Europea come un unico mercato attestate oltre 500<br />

milioni di persone e, per quanto riguarda l’area adriatico balcanica, di oltre<br />

130 milioni, senza considerare la Turchia. Preoccupazione, queste, espressa<br />

anche dall’Autorità garante per l’energia italiana <strong>in</strong> più occasioni attraverso<br />

le parole del proprio presidente, l’ud<strong>in</strong>ese Alessandro Ortis.<br />

È un mercato enorme e, visto il tasso di <strong>in</strong>dustrializzazione, estremamente<br />

recettivo e bisognoso di regole, fonti energetiche e strutture. È chiara la<br />

posizione della Commissione Europea circa l’assoluta necessità di <strong>in</strong>tegrare<br />

sia le politiche energetiche, sia le strutture operative nell’alveo di una<br />

normativa condivisa, comb<strong>in</strong>ando le esperienze gestionali dell’Unione con<br />

quelle dell’Energy community treaty balcanico.<br />

Se, dunque, le aree d’<strong>in</strong>tervento sembrano chiare e <strong>in</strong>centrate essenzialmente<br />

su una massimizzazione delle risorse energetiche e una sensibile<br />

dim<strong>in</strong>uzione dell’impatto dell’<strong>in</strong>dustria dell’energia sull’ambiente, ancor<br />

più cogenti sono gli effetti e gli obiettivi che una simile politica mira a ottenere.<br />

Non è un segreto che, per quanto riguarda l’area balcanica, le priorità<br />

da affrontare sono essenzialmente legate alle tematiche dei trasporti e<br />

dell’energia. La seconda quale elemento prodromico <strong>in</strong>eludibile se si vuole<br />

garantire efficienza e competitività alla rete trasporti dell’area. Ciò è tanto<br />

più vero se si pone attenzione al progetto pr<strong>in</strong>cipe che vede il <strong>Friuli</strong> Venezia<br />

Giulia quale nodo centrale per le <strong>in</strong>frastrutture dei trasporti, ossia il Sistema<br />

<strong>in</strong>termodale Fvg. È chiaro che, nell’ottica di <strong>in</strong>tegrazione tra l<strong>in</strong>ee di<br />

comunicazione, energia e mercato, una politica energetica illum<strong>in</strong>ata deve<br />

puntare a rendere quanto più bassi i costi di gestione e quanto più all’avanguardia<br />

le <strong>in</strong>frastrutture. <strong>Il</strong> tutto senza dimenticare come l’area adriatico<br />

balcanica non sia una zona a se stante, ma un’area chiave attraverso cui<br />

tutto il territorio europeo debba potersi <strong>in</strong>terfacciare.<br />

Una soluzione deve tener conto non solo delle esigenze dell’area, ma altresì<br />

di come tale area possa venire <strong>in</strong>contro alle esigenze dell’<strong>in</strong>tero mercato<br />

europeo che, mediante le sue propagg<strong>in</strong>i comunicative, si estende molto<br />

a Nordest, verso la Federazione Russa, da sempre partner pr<strong>in</strong>cipale <strong>in</strong><br />

ambito energetico. Progetti ce ne sono: a partire dal cavo sottomar<strong>in</strong>o di<br />

alta tensione che dovrebbe collegare Albania e Italia, alla realizzazione di<br />

nuove centrali nucleari <strong>in</strong> territorio italiano, al potenziamento dei settori<br />

delle energie r<strong>in</strong>novabili. I tempi sono altresì abbastanza precisi: 2020-30<br />

per la messa <strong>in</strong> funzione, che, sebbene possa apparire un lasso di tempo<br />

considerevole, così non è, visti i tempi di realizzazione e di sfruttamento.<br />

L’importante è progettare e progettare bene. Perché si possa effettivamente<br />

realizzare, poi, quanto ora si mette <strong>in</strong> cantiere.<br />

Fabio Cattaruzzi<br />

ilFRIULI BUSINESS 75

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