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“Convegno di studio sul cinema d'amatore”. - Cinevideo Club ...

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11.9 Vincenzo Siniscalchi<br />

Per quanto riguarda la relazione <strong>di</strong> Autera mi pare <strong>di</strong> dover fare un'osservazione<br />

preliminare. Vedo un pericolo nell'impostazione del problema dei rapporti tra critica e<br />

<strong>cinema</strong> d'amatore. C'è il pericolo <strong>di</strong> una caccia alle streghe alla rovescia, cioè la<br />

preoccupazione <strong>di</strong> incontrare il conformismo ovunque, ad ogni angolo della strada,<br />

appostato in ogni coscienza <strong>di</strong> cineamatore, nascosto in ogni intelletto <strong>di</strong> cineamatore.<br />

Io sono un sostenitore dello stile realistico, non della estetica del neorealismo perché<br />

non ha mai avuto una vita autonoma.<br />

Sono un sostenitore dello stile realistico, però avverto questo <strong>di</strong>sagio che si è venuto<br />

palesando anche negli interventi <strong>di</strong> alcuni cineamatori autentici (quelli inseriti nella vita<br />

quoti<strong>di</strong>ana del cineamatorismo). Con la lealtà del critico, che deve prendere comunque<br />

atto <strong>di</strong> certi contributi che vengono dalla realtà viva dell'arte <strong>di</strong> cui si parla, mi accorgo<br />

che in sostanza essi hanno denunciato un male <strong>di</strong> cui, mi è parso, è stato vittima (pur<br />

nella sua chiarezza e nella sua grande importanza storica) Autera unitamente ad Aldo<br />

Serio. Certe sue affermazioni (orientare, determinare, finalizzare, operare una scelta)<br />

preoccupano. E ciò si avverte anche in certe definizioni che vengono date, per esempio,<br />

nei confronti del <strong>cinema</strong> d'avanguar<strong>di</strong>a cineamatoriale. (Ad esempio quel Marco del<br />

Mare).<br />

Definizione critiche che possono trovarci consenzienti se si parla soltanto della<br />

definizione critica specifica <strong>di</strong> quel film, ma che non ci trovano consenzienti nel<br />

momento in cui si vorrebbe ban<strong>di</strong>re dal perimetro dell'utilità del <strong>cinema</strong> <strong>di</strong> amatore<br />

questo genere <strong>di</strong> film. Seguendo questa strada si arriverebbe a limitare le possibilità<br />

creative del <strong>cinema</strong> d'amatore. Ecco perché il critico, forse, tante volte si è trovato in<br />

una forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>sarmo intellettuale nei confronti del <strong>cinema</strong> <strong>di</strong> amatore.<br />

Proprio perché ancora non riesce ad intuirne i filoni, perché ancora non riesce ad<br />

intuirne interamente le componenti. E neppure ha affermato se in certe piccole<br />

me<strong>di</strong>tazioni contenute in alcuni film <strong>di</strong> amatore si debba in<strong>di</strong>viduare il film intimista. E<br />

quella del film intimista sarebbe una possibilità che si offre ad una vasta categoria <strong>di</strong><br />

cineamatori i quali non sono pressati in maniera particolare dalla <strong>di</strong>alettica <strong>di</strong> carattere<br />

sociologico. Non si è ancora evidenziata, per esempio, la possibilità del "romanzo".<br />

Dico, forse, una parola eccessiva. E qui torna un'altra osservazione cui accennavo ieri e<br />

che mi pare doveroso completare oggi.<br />

Vi chiedo: il <strong>cinema</strong> <strong>di</strong> amatore può o no andare oltre la limitazione <strong>di</strong> carattere<br />

temporale che gli viene imposta e che, indubbiamente, ne deve in<strong>di</strong>care le<br />

caratteristiche <strong>cinema</strong>tografiche? Io non ho ancora capito se esistono soltanto delle<br />

caratteristiche cineamatoriali e dalla relazione <strong>di</strong> Autera mi accorgo che non è così.<br />

Autera se la prende giustamente con quei critici i quali si ostinano a parlare <strong>di</strong> opere<br />

tipicamente cineamatoriali.<br />

Allora è necessario mettersi d'accordo per poter orientare anche il pensiero dei critici.<br />

Essi, indubbiamente dopo questo Convegno e i Festival <strong>di</strong> quest'anno che saranno<br />

certo improntati da questo incontro (che non può non aver la sua risonanza<br />

nell'ambiente della cultura nazionale), vorranno anche sapere se invece non sono nel<br />

vero quei critici che parlano <strong>di</strong> tipicità dell'opera cineamatoriale. lo sono perfettamente<br />

d'accordo con Autera, però, esiste questa limitazione, che per esempio, non offre la<br />

possibilità <strong>di</strong> soluzione al regista che si proponga <strong>di</strong> scegliere il metodo del realismo<br />

critico o ad<strong>di</strong>rittura il metodo del realismo storico. Per fare un film storico, Voi me lo<br />

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