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“Convegno di studio sul cinema d'amatore”. - Cinevideo Club ...

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Mi auguro che si abbia, nel cineamatorismo, questo sviluppo <strong>di</strong> critica; perciò non<br />

consento con Can<strong>di</strong>olo quando ritiene inutile che i cineamatori parlino <strong>sul</strong> tema della<br />

critica, come ha affermato questa mattina.<br />

E, per finire, non consento affatto con il Comm. De Tomasi, il quale abbraccia in unico<br />

paterno amplesso, i film dei fiorellini e la conferenza filosofica filmata.<br />

E' così <strong>di</strong>fficile restare nel giusto mezzo?<br />

Nel giusto mezzo ci sono i gran<strong>di</strong> film d'amatore, come "Visitazione", "L'ultimo<br />

gioco", "Sette minuti" e tanti altri.<br />

11.4 Alberto Caldana<br />

E' praticamente, la prima volta che mi trovo a contatto con il <strong>cinema</strong> d'amatore, benché<br />

abbia partecipato a un festival <strong>di</strong> Montecatini, sia intervenuto a numerose proiezioni<br />

cineamatoriali a Roma, a Bergamo e altrove, e conosca personalmente parecchi<br />

cineamatori passati al professionismo. E' sempre per me motivo <strong>di</strong> interesse poter<br />

assistere a questi <strong>di</strong>battiti estremamente vivi e appassionanti su un <strong>cinema</strong> così spesso<br />

bistrattato e ritenuto <strong>di</strong> seconda mano. Ho qui una seria <strong>di</strong> appunti e considerazioni da<br />

proporre a Voi. Alcuni dì questi appunti potranno forse suscitare qualche reazione;<br />

comunque me ne scuso fin d'ora perché non conosco la suscettibilità dei cineamatori,<br />

per quanto da alcuni elementi abbia già capito che essa è del tutto particolare.<br />

Anzitutto mi pare <strong>di</strong> avere avvertito qui un'atmosfera un po' <strong>di</strong> famiglia, ed è l'atmosfera<br />

che si avverte sempre (o almeno io avverto) nelle riunioni, nei congressi, nelle<br />

<strong>di</strong>scussioni dove l'argomento è il <strong>cinema</strong> d'amatore. Quest'aria <strong>di</strong> famiglia<br />

effettivamente è una palla <strong>di</strong> piombo al piede del cineamatorismo, e giustamente Serio<br />

oggi ha notato che i cineamatori sono immaturi a sostenere il peso psicologico <strong>di</strong><br />

recensioni particolarmente severe.<br />

Questo è uno degli in<strong>di</strong>ci più gravi <strong>di</strong> un certo deteriore <strong>di</strong>lettantismo, ed è proprio per<br />

questo che, certe volte, i critici <strong>cinema</strong>tografici professionisti si trovano a <strong>di</strong>sagio<br />

quando devono parlare dei film d'amatore, in quanto è ovvio che il metro da usare, nella<br />

grande maggioranza dei casi e in conseguenza della modesta levatura me<strong>di</strong>a dei lavori,<br />

dovrebbe essere particolarmente severo, ed è un metro che i cineamatori non vogliono<br />

e che dà molto fasti<strong>di</strong>o. Io credo proprio che sia in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> maturità accettare una critica<br />

più severa, che sia il segno <strong>di</strong> un <strong>di</strong>lettantismo superato, il segno <strong>di</strong> una maturità<br />

professionale nel senso <strong>di</strong> una particolare considerazione <strong>di</strong> un lavoro che viene svolto.<br />

Mettere da parte quest'atmosfera familiare sarà un grande passo avanti per il<br />

cineamatorismo, così come accettare una vera critica senza voler addurre troppe<br />

attenuanti perché nel <strong>cinema</strong>, come in tutte le opere del pensiero, valgono i ri<strong>sul</strong>tati e<br />

non le intenzioni, e la ristrettezza dei mezzi, l'immaturità tecnica, le <strong>di</strong>fficoltà, fanno<br />

parte <strong>di</strong> un retroterra che non conta per un giu<strong>di</strong>zio critico finale. In <strong>cinema</strong>, lo sanno<br />

molto bene i documentaristi. Desidero a questo punto aprire una breve parentesi<br />

parlando da documentarista, poiché il documentario in Italia, parlo <strong>di</strong> quello<br />

professionale, ha aspetti molto vicini a quelli del cineamatorismo se non è ad<strong>di</strong>rittura,<br />

per certi versi, in una posizione <strong>di</strong> ancora più marcata inferiorità. Per esempio, i<br />

documentaristi sono accomunati ai cineamatori nel quasi assoluto <strong>di</strong>sinteresse della<br />

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