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“Convegno di studio sul cinema d'amatore”. - Cinevideo Club ...

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d'accordo; almeno credo. Ma quando questo "potrebbe" (come traspare da tutta la<br />

relazione e come Spini stesso ha confermato) significa "DEVE", allora io non sono<br />

d'accordo: perché non si può imporre al cineamatorismo una tematica fissa, non si può<br />

imporre al cineamatore il paraocchi, limitandone il campo visivo; non si può insomma,<br />

<strong>di</strong>re "questa è la nostra strada: noi tireremo <strong>di</strong>ritto”. E ciò per un duplice or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> ragioni<br />

strettamente logiche.<br />

Seconda ragione logica che si oppone alla tematica fissa, va ritrovata nell'esigenza <strong>di</strong><br />

comunicazione. E' stato detto giustamente che proprio questa esigenza è forse,<br />

l'intuizione più felice della relazione Spini. Io ritengo che, affinché l'autore possa<br />

esprimere, comunicandoli al mondo esterno, i propri sentimenti, sia essenziale la<br />

spontaneità dell'ispirazione: tale spontaneità però finirebbe con l'essere preclusa se<br />

davvero ci si dovesse muovere nell'ambito <strong>di</strong> una tematica fissa. Quin<strong>di</strong> mi sembra <strong>di</strong><br />

poter concludere facendo mia quella che è stata l'affermazione conclusiva <strong>di</strong><br />

Siniscalchi: ben venga questo nuovo campo <strong>di</strong> indagine, questo nuovo campo in cui il<br />

cineamatore deve cimentarsi, purché si faccia attenzione che, per voler guardare troppo<br />

alla sociologia, non si perda <strong>di</strong> vista l'arte.<br />

Primo, perché partendo dal presupposto <strong>di</strong> una completa libertà (che Spini non nega ed<br />

anzi esplicitamente ammette) <strong>di</strong> cui il cineamatore e il cineamatorismo in effetti godono,<br />

non si può arrivare ad una tematica fissa, ad imporre argomenti fissi ed immutabili.<br />

O si è liberi, o non si è liberi. Non esiste soltanto la libertà <strong>di</strong> espressione, la libertà <strong>di</strong><br />

forma, la libertà <strong>di</strong> linguaggio; non esiste una via <strong>di</strong> mezzo. Se si è liberi, lo si deve<br />

essere anche nella scelta dei soggetti, senza che nessuno si debba sentire moralmente<br />

impegnato a sceglierli in un determinato campo, anche se vasto.<br />

7.23 Ignazio Rossi<br />

Prendo la parola per tentare <strong>di</strong> chiarire a me stesso e anche un poco all’au<strong>di</strong>torio una<br />

certa <strong>di</strong>fficoltà che abbiamo incontrato nel <strong>di</strong>scutere i nostri problemi in questo<br />

Convegno, così egregiamente organizzato.<br />

Voglio <strong>di</strong>re che gira un po' in tutti noi, una certa perplessità per quello che abbiamo<br />

detto e non tutti siamo sod<strong>di</strong>sfatti dei ri<strong>sul</strong>tati a cui si potrebbe arrivare attraverso una<br />

<strong>di</strong>scussione a così largo respiro.<br />

Credo che questa <strong>di</strong>fficoltà sia dovuta, innanzi tutto, ad una impostazione del Convegno<br />

non perfettamente coerente con quelli che sono i nostri problemi attuali, cioè i problemi<br />

del cineamatorismo italiano. Voglio <strong>di</strong>re che noi ci siamo trovati, per forza <strong>di</strong> cose, a<br />

dover <strong>di</strong>scutere su una sfera che sembrerebbe <strong>di</strong> alta <strong>di</strong>alettica (o quando meno <strong>di</strong><br />

pseudo accademia) che, in un certo senso, non conduce ai ri<strong>sul</strong>tati ed a conclusioni<br />

apprezzabili onde recare un contributo effettivo a quello che è il movimento non solo<br />

teorico, ma anche pratico. Noi ci siamo sentiti impegnati a <strong>di</strong>scutere, per esempio, <strong>di</strong><br />

argomenti che, ormai, potrebbero anche essere sorpassati, come quello del definire se<br />

il <strong>cinema</strong> in quanto tale è arte o meno; se il <strong>cinema</strong> è movimento <strong>di</strong> cultura, ecc. Invece,<br />

io penso, che i temi del Convegno o i temi dei prossimi convegni dovrebbero essere un<br />

poco più specificatamente cineamatoriali onde permettere a noi che facciamo del<br />

cineamatorismo <strong>di</strong> focalizzare certuni settori sia <strong>sul</strong> piano estetico sia <strong>sul</strong> piano pratico.<br />

Per consentire questo noi dovremmo partire da argomentazioni un poco più elementari,<br />

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