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“Convegno di studio sul cinema d'amatore”. - Cinevideo Club ...

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momento, quando meno se l'aspetta, e trema per questo, eppure nonostante tutto ciò il<br />

sentimento esiste, è vivo. L'uomo sa ancora sacrificarsi, sa ancora amare, sa ancora<br />

rinunciare, sa ancora pregare. Si rifugia nella famiglia, nei figli, nel lavoro, nella propria<br />

fede. Ama, soffre, si <strong>di</strong>spera, prega. E ciò non è forse sufficiente come base, come<br />

punto <strong>di</strong> partenza, per indurci a credere ed a sperare?<br />

E' proprio partendo da queste premesse (e solo da queste premesse) che abbiamo la<br />

possibilità <strong>di</strong> aver fiducia nel sentimento dei nostri simili, e che si possono accettare le<br />

conclusioni cui arriva Spini quando parla del <strong>cinema</strong> d'amatore come mezzo per<br />

arrivare al cuore degli uomini, perché solo se pensiamo che gli uomini del nostro tempo<br />

hanno cuore (e solo allora) potremo essere certi della necessità da parte nostra <strong>di</strong> <strong>di</strong>re<br />

qualche cosa. E non sarà necessario, quin<strong>di</strong>, fare opere <strong>di</strong> sola cultura, ma sarà<br />

sufficiente che nelle stesse siano sempre tenuti presenti i valori morali, sociali o<br />

educativi.<br />

7.19 Vito A. Lacerenza<br />

Con umiltà <strong>di</strong> intenti, scevra da ogni e qualsiasi presunzione, ho sentito la necessità <strong>di</strong><br />

intervenire nel <strong>di</strong>battito <strong>sul</strong>la relazione <strong>di</strong> Spini. Spinto unicamente dall'intima<br />

convinzione che sia preciso dovere <strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> noi esternare il proprio pensiero su <strong>di</strong><br />

un tema così attuale e palpitante. Osserverò, innanzitutto, che l'assunto <strong>di</strong> Spini<br />

<strong>sul</strong>l'argomento mi ha non poco fatto me<strong>di</strong>tare. Specie per quanto concerne la onerosa<br />

responsabilità che investe quanti come noi convenuti fanno e parlano del <strong>cinema</strong><br />

d'amatore come mezzo <strong>di</strong> cultura e <strong>di</strong> espressione.<br />

Indubbiamente la relazione espone il pensiero personale dell'autore e, pertanto, essa è<br />

da prendersi in considerazione quale apertura <strong>di</strong> un <strong>di</strong>scorso <strong>sul</strong>l'argomento e non<br />

come punto <strong>di</strong> arrivo. Pertanto, può essere accettata o <strong>di</strong>scussa <strong>sul</strong> piano della cultura<br />

e dell'arte. Ho sempre sostenuto che ciascuno <strong>di</strong> noi costituisce un mondo a sé nel cui<br />

intimo si agitano pensieri ed idee, plasmati da con<strong>di</strong>zioni esteriori, quali possono essere<br />

l'ambiente, la famiglia, la società in cui si è vissuti. Mondo che deve essere rivelato agli<br />

altri per non rimanere isolati ed avulsi dalla generalità.<br />

Con sincerità e spontaneità, Spini ci ha rivelato il suo mondo interiore, <strong>di</strong>mostrandoci <strong>di</strong><br />

possedere una sensibilità eccezionale nel comprendere e nel captare le ansie e gli<br />

afflati dell'umanità del nostro tempo. Ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> essere un osservatore acuto ed<br />

attento al quale nulla passa inosservato per cogliere gli aspetti più eclatanti e<br />

sintomatici del fenomeno. Sulla posizione critica <strong>di</strong> Spini (che ha fatto vedere in una<br />

visione ampia e generale tutta la drammatica dell'attualità, dal punto <strong>di</strong> vista<br />

dell'intuizione del problema), nulla è da obiettare. E' senz'altro nitida e precisa. Quanti <strong>di</strong><br />

noi non si sono posti lo stesso problema?<br />

Spini ci ha dato una risposta senz’altro interessantissima, però troppo pessimistica<br />

nella sua drammaticità. Come egli è giunto a tali conclusioni? La cosa potrebbe<br />

apparirci incomprensibile se non notassimo che egli ha approfon<strong>di</strong>to il problema<br />

ponendosi in una posizione esteriore <strong>di</strong> osservatore <strong>di</strong> una mera manifestazione<br />

fenomenologica.<br />

Lo Spini vuole avviarci ad un pragmatismo <strong>di</strong>menticando che questa soluzione, che<br />

pretenziosamente ci in<strong>di</strong>ca quale migliore e più avanzata nel campo dell’arte e della<br />

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