“Convegno di studio sul cinema d'amatore”. - Cinevideo Club ...

11. Interventi sulle relazioni n. 3 e 4 di Serio e Autera
11.1 Righi Parenti
La prima osservazione che vengo a fare all'amico Autera è di usare il termine
"dilettante" quasi in senso dispregiativo.
Considero "dilettante" colui che veramente si diletta nel coltivare un'arte o che ad un
certo momento questo suo diletto lo porta a ricavare non solo una privata soddisfazione
ma il meglio di quanto si possa ricavare, attraverso la passione, dall'arte coltivata.
Chiusa questa parentesi, chiedo ai Signori critici di differenziare molto seriamente ed
attentamente le qualità tecniche del film d'amatore, dalle qualità contenutistiche.
Purtroppo qui non avviene come nella pittura o nella letteratura ove pennelli e penne
sono ugualmente accessibili per tutti dato che il dipingere e lo scrivere sono cose
relativamente economiche per il basso costo delle materie che occorrono per
comunicare attraverso questi mezzi. Qui la tecnica, l'ispirazione e la genialità saranno i
soli fautori dell'opera d'arte.
Anche nel cinema l'idea, la cultura, la genialità sono fattori indispensabili alla riuscita
dell'opera d'arte, ma qui, nella realizzazione filmica, è molto importante l'impiego dei
mezzi, tecnici e, con possibilità finanziarie diverse, il più provveduto può procurarsi gli
ausili migliori ed anche, come spesso avviene, ricorrere addirittura ai laboratori
specializzati della produzione cinematografica riuscendo a raggiungere risultati
spettacolari di gran lunga molto diversi da quelli che un cineamatore più modesto,
impiegando una cifra in relazione molto minore, possa conseguire.
Bisognerà dunque nettamente differenziare quei film esteticamente perfetti ma di scarso
contenuto, da quelli ove il contenuto è abbastanza elevato ma dove il realizzatore, per
deficienza di mezzi, non è riuscito, come altri, a raggiungere quella perfezione tecnica
semplicemente perché meno provvisto dal lato economico.
Il cinema d'amatore non è altro che un piccolo seme che darà domani i suoi frutti. Oggi
dà i suoi piccoli frutti continuamente più abbondanti. Perché la Federazione non pensa
a delle borse di studio per i cineamatori che hanno realizzato un buon film dal lato
contenuto ma poco soddisfacente nella parte tecnica? Una certa somma di denaro
dovrebbe anche essere impiegata addirittura al rifacimento di taluni lavori di particolare
valore morale ed educativo da renderli spettacolarmente graditi al vasto pubblico delle
sale, della televisione, delle scuole.
Altra, cosa importantissima è quella di creare una stampa specializzata che, oltre che
specializzata (che già in parte esiste) sia anche indipendente.
Passando alla relazione di Serio il quale ad un certo punto afferma che il cinema
d'amatore oggi si scuote non posso altro che dargli ragione. Infatti abbiamo visto che
dopo circa 30 anni di attività, il cinema d'amatore è giunto ad una svolta decisiva e
finalmente si è capita, anche fuori dal nostro ambiente, l'importanza di questo mezzo.
Molte persone, anche tra le più reticenti (che consideravano il cinema d'amatore come
un semplice passatempo, un hobby senza pretese, o come il "figlio scemo" del cinema
normale; per non parlare di quelli che lo vedevano come una mania di esibizionismo); si
- 85 -