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“Convegno di studio sul cinema d'amatore”. - Cinevideo Club ...

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Il cineamatore non può rifiutarsi al dovere <strong>di</strong> esercitare quella "spinta dal basso" <strong>di</strong> cui<br />

ha parlato Baldelli e non può misconoscere l'urgenza, l'insopprimibilità degli<br />

interrogativi e delle soluzione così drammaticamente proposte ed ad<strong>di</strong>tate da Spini. Il<br />

quale Spini a mio giu<strong>di</strong>zio rappresenta la vera avanguar<strong>di</strong>a del cineamatorismo italiano;<br />

avanguar<strong>di</strong>a non nel senso del Manichino ammalato o <strong>di</strong> altre sterili ed anacronistiche<br />

esercitazioni, ma all'opposto, nel senso <strong>di</strong> rottura, <strong>di</strong> anticipazione sui tempi, <strong>di</strong> scandalo<br />

nella accezione evangelica del termine. E' giusto e provvidenziale che Spini faccia<br />

scandalo, che i suoi film facciano scandalo come fece scandalo a suo tempo un film<br />

tutto <strong>di</strong>verso dai suoi, come la Porta aperta <strong>sul</strong>la strada. E' <strong>sul</strong>la strada in<strong>di</strong>cata da<br />

Spini che il cineamatorismo italiano può e potrà combattere la battaglia per il progresso<br />

civile, la sensibilizzazione delle coscienze e per una nuova cultura e per un nuovo<br />

umanesimo.<br />

E’ su questa strada che il "<strong>cinema</strong> della domenica" non dovrà più soffrire <strong>di</strong> complessi <strong>di</strong><br />

inferiorità nei confronti del <strong>cinema</strong> professionale, ma potrà anzi precederlo e<br />

rappresentare la sua pattuglia <strong>di</strong> punta, così come in America (come ha ben ricordato<br />

Rondolino) i vari Rogosin, Meyers ed altri giovani cineasti dell’ "occhio selvaggio" e<br />

della vera nouvelle vague costituiscono l'avanguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Hollywood e, forse, il vero<br />

<strong>cinema</strong> <strong>di</strong> domani.<br />

Quello che avrà sempre la critica al suo fianco.<br />

11.3 Angelo Gorruso<br />

Mi accosto con particolare umiltà a questo microfono, dopo il bellissimo intervento <strong>di</strong><br />

Cattivelli, il quale ha perfettamente in<strong>di</strong>viduato un aspetto del rapporto tra critica e<br />

cineamatorismo. Secondo me, le due relazione <strong>di</strong> stamattina sono state le più concrete,<br />

le più utili, le più obiettivamente fruttuose <strong>di</strong> questo Convegno. Abbiamo avuto modo <strong>di</strong><br />

rivedere un po' tutta la storia del cineamatorismo italiano e, quin<strong>di</strong>, abbiamo potuto<br />

esaminare determinati filoni culturali, oppure semplicemente sentimentali, che si sono<br />

avvicendati via via nel Cinema d'amatore. Sostanzialmente su entrambe le relazioni si<br />

può essere d'accordo, anche se è possibile fare qualche rilievo.<br />

Leggo nella relazione <strong>di</strong> Autera: "II concetto che il film d'amatore dovesse essere o<br />

la semplice illustrazione <strong>di</strong> un bel ricordo familiare o la <strong>di</strong>vagazione nell'astratto e<br />

nell'incubo onirico - dunque in entrambi i casi, qualcosa <strong>di</strong> nettamente<br />

<strong>di</strong>fferenziato da ciò che comunemente permette il <strong>cinema</strong> professionale - veniva<br />

gradatamente e giustamente scalzato dall'opinione che non dovessero sussistere<br />

sostanziali <strong>di</strong>fferenze tra la maniera <strong>di</strong> concepire il <strong>cinema</strong> propria del<br />

professionista impegnato con la realtà del suo tempo e quella del cineamatore<br />

provveduto".<br />

Questo periodo, per essere accettabile incon<strong>di</strong>zionatamente, ha bisogno <strong>di</strong> alcuni<br />

chiarimenti: cioè, il fatto che non debbano sussistere <strong>di</strong>fferenze tra la maniera <strong>di</strong><br />

concepire il <strong>cinema</strong> da parte del professionista e del cineamatore, non deve far<br />

<strong>di</strong>menticare l'altra affermazione, con<strong>di</strong>visa dalla generalità, che il cineamatorismo non<br />

deve imitare il <strong>cinema</strong> professionale.<br />

Questo va chiarito.<br />

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