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“Convegno di studio sul cinema d'amatore”. - Cinevideo Club ...

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possono separare completamente, ma per como<strong>di</strong>tà dobbiamo separarle, <strong>di</strong>cevo, nel<br />

tentativo <strong>di</strong> vedere quali influenze queste culture possono portare alla storia del <strong>cinema</strong><br />

e al nostro <strong>cinema</strong> d'amatore. Le citazioni che ho fatto per i film che sì sono rivolti alla<br />

letteratura, non sono state fatte per <strong>di</strong>re, dovete rivolgervi alla letteratura, anzi mi<br />

sembra <strong>di</strong> aver detto che qualora la nostra fantasia non ci aiuti, non ci sod<strong>di</strong>sfi, e non<br />

abbiamo in noi quei motivi per poter parlare, allora possiamo andare alla letteratura. Ma<br />

dobbiamo conoscere l'autore, dobbiamo conoscere il mondo, dobbiamo storicizzare,<br />

come <strong>di</strong>ceva qualcuno. Veramente l'opera alla quale noi dobbiamo ispirarci, quin<strong>di</strong>, è<br />

un'opera <strong>di</strong> cultura, è un'opera <strong>di</strong> selezione. Si è detto che non occorre essere colti per<br />

capire il momento attuale; ma, signori miei, dobbiamo ad un certo momento pensare<br />

che, si è vero, ci possono essere gli intuiti, ci possono essere i momenti <strong>di</strong> rivolta, ma<br />

bisogna sapere valutare questi momenti, bisogna che l'uomo <strong>di</strong> fronte alla realtà sappia<br />

valutare tutti gli aspetti, altrimenti le sue reazioni non saranno mai fatte nel tempo<br />

giusto. E questa possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernimento, questa possibilità <strong>di</strong> scelta, questa<br />

possibilità <strong>di</strong> valutazione da che cosa viene data? Viene data dalla cultura, e qui non c'è<br />

scampo. Anche la sensibilità è frutto <strong>di</strong> cultura. Potremmo arrivare più oltre, potremmo<br />

<strong>di</strong>scutere questa cultura: se è soltanto una cultura umanistica o se è soltanto una<br />

cultura fatta <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> argomenti, come giustamente ha detto D'Angelo. In tal<br />

caso sono d'accordo ancora <strong>di</strong> più con Voi.<br />

Non si può assolutamente pensare che si possa essere presenti nel proprio momento<br />

storico essendo degli analfabeti, è per questo motivo che al cineamatore immaginario<br />

che mi chiede: "come posso cominciare" io non <strong>di</strong>co: leggi Skakespeare non <strong>di</strong>co:<br />

"leggi tutto" lo <strong>di</strong>co, comincia ad andare al <strong>cinema</strong>. Bisogna anche conoscere i libri, ma<br />

sarà questa una sua preoccupazione. Ad un certo momento, quando affronterà il<br />

<strong>cinema</strong> tedesco od il <strong>cinema</strong> francese, ove sarà presente l'influenza <strong>di</strong> tutta una<br />

letteratura, sentirà il bisogno <strong>di</strong> riandare a quella letteratura, per lo meno <strong>di</strong> conoscere<br />

qualche cosa <strong>di</strong> quei tempi. Sarà una sua esigenza che <strong>di</strong>verrà spontanea. Io ho<br />

cercato <strong>di</strong> trovare la strada più semplice, certamente sono stato .anche incompleto,<br />

proprio perché Voi completaste questa mia relazione.<br />

C'è poi una lacuna grande è vero; non ho parlato del documentario. Forse non l'ho fatto<br />

perché <strong>sul</strong> numero del "Cineamatore" uscirà un articolo che appunto mi è stato chiesto<br />

<strong>sul</strong> documentario, quin<strong>di</strong> mi sembrava <strong>di</strong> aver esaurito l'argomento in altra sede e non<br />

volevo trattarlo nuovamente e forse neanche il tempo non me lo consentiva. Io sono<br />

d'accordo che l'inizio del cineamatore deve essere nel documentario. Il documentario<br />

veramente è il nostro ABC.<br />

E’ da lì che dobbiamo partire e non dovremo quasi mai <strong>di</strong>scostarci se non quanto<br />

proprio quella fantasia ci arriverà e ci darà quell'ispirazione allora potremo affrontare<br />

temi soggetti, ecc... Purtroppo il documentario sta sparendo dal cineamatorismo e<br />

questo è un gran peccato veramente. E’ questa una lacuna dì cui chiedo scusa.<br />

Un'altra attenzione che ho voluto ottenere è quella <strong>di</strong> non confondere, e questa lo <strong>di</strong>co<br />

al caro amico Gorruso, cultura ed arte. Ho pensato che una cosa sia la cultura, ed una<br />

cosa sia l'arte, tanto è vero che ho parlato <strong>di</strong> cultura e mai <strong>di</strong> arte. Mi ha ricordato,<br />

Serraferro, che parlando dell'arte figurativa e della sua influenza, ho <strong>di</strong>menticato, e<br />

forse ha ragione, la pittura moderna; cito questo suo intervento soprattutto per una<br />

particolare sfumatura <strong>sul</strong>la musicalità. Nessuno mi ha ripreso nella parte forse più vuota<br />

del mio intervento. Sull'importanza della musica nel <strong>cinema</strong>. Questo io voglio <strong>di</strong>re che<br />

non è necessario che tutti conoscano (e nessuno è vero conosce tutta la pittura, la<br />

musica) ma se ciascuno <strong>di</strong> noi, andando al <strong>cinema</strong>, facesse attenzione, e<br />

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