11.06.2013 Views

“Convegno di studio sul cinema d'amatore”. - Cinevideo Club ...

“Convegno di studio sul cinema d'amatore”. - Cinevideo Club ...

“Convegno di studio sul cinema d'amatore”. - Cinevideo Club ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

4.10 Piero Nava<br />

Il mio intervento sarà oltremodo breve, sia perché in gran parte quello che volevo <strong>di</strong>re è<br />

stato già detto, giungendo io a parlare non so se per tre<strong>di</strong>cesimo o quattor<strong>di</strong>cesimo, sia<br />

perché sono sostanzialmente d'accordo - contrariamente a molti che mi hanno<br />

preceduto - su quanto il relatore ha detto con chiarezza, con completezza ed anche con<br />

una certa vivezza. Sono d'accordo col relatore sopratutto <strong>sul</strong> principio che "prima <strong>di</strong><br />

pensare con troppa presunzione, anche se lodevole sia il proposito, <strong>di</strong> portare il<br />

cineamatorismo più in alto nella cultura a largo raggio, dobbiamo cercare le nostre basi<br />

e fissarne le fondamenta” dobbiamo cioè in altre parole, farci una nostra cultura.<br />

A me sembra fin troppo ovvio che anche l’attività cineamatoriale, come qualsiasi altra<br />

attività creativa nel campo culturale, non possa assolutamente prescindere dalla<br />

conoscenza <strong>di</strong> altre forme <strong>di</strong> cultura. Ciò vale sopratutto, evidentemente, per il <strong>cinema</strong><br />

che, si è detto, è un po' la sintesi <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse forme artistiche: mi sembra pertanto<br />

indubitabile che il <strong>cinema</strong> d'amatore non possa prescindere dalla conoscenza della<br />

pittura, della letteratura e della musica. Ma attenzione al pericolo opposto: deve essere<br />

<strong>di</strong>fatti chiaro che la realizzazione <strong>di</strong> opere a carattere culturale non deve assolutamente<br />

costituire per il cineamatore un fine, ma piuttosto un mezzo. E mi spiego: fine dell'opera<br />

cineamatoriale è, o dovrebbe essere, una realizzazione artisticamente valida: ed è fin<br />

troppo ovvio che la freschezza, la spontaneità, la sincerità dell'ispirazione, l'intimo<br />

convincimento e la totale adesione dell'autore a quanto egli racconta o documenta sono<br />

- secondo me - gli elementi che, uniti alla più completa libertà <strong>di</strong> espressione quale in<br />

effetti noi cineamatori go<strong>di</strong>amo, costituiscono il presupposto <strong>di</strong> una tale realizzazione.<br />

I valori estetici, come è noto, vanno determinati non in rapporto al contenuto dell'opera:<br />

non conta quello che l'autore ha detto, ma il come lo ha detto. E non mi riferisco qui al<br />

fattore puramente formale, tecnico, della sceneggiatura o del montaggio; mi riferisco<br />

invece al come, attraverso il mezzo tecnico, l'autore è riuscito a tradurre nella realtà<br />

dell'immagine il proprio sentimento, al come egli è riuscito a comunicare agli altri i motivi<br />

della propria ispirazione. Ora non vorrei che la preoccupazione <strong>di</strong> realizzare a tutti i<br />

costi film per così <strong>di</strong>re (impropriamente) <strong>di</strong> ispirazione culturale, finisca col prevalere<br />

<strong>sul</strong>la necessità <strong>di</strong> realizzare soltanto opere intimamente sentite dall'autore, perché ne<br />

deriverebbe inevitabilmente una <strong>di</strong>minuzione delle probabilità - già tanto scarse – <strong>di</strong><br />

realizzare un'opera esteticamente valida. Gli esempi <strong>di</strong> film amatoriali <strong>di</strong> derivazione<br />

letteraria, in<strong>di</strong>cati con sufficiente completezza nella relazione, mi sembra stiano proprio<br />

a <strong>di</strong>mostrare come sia <strong>di</strong>fficile che opere <strong>di</strong> tal genere possano raggiungere il livello<br />

artistico <strong>di</strong> altre, che <strong>di</strong> ispirazione letteraria non sono.<br />

Per queste ragioni ritengo che il cineamatorismo debba considerare la cultura non come<br />

punto <strong>di</strong> arrivo, ma piuttosto come punto <strong>di</strong> partenza, come mezzo per affinare il proprio<br />

gusto e, <strong>di</strong>ciamolo pure, la propria preparazione. Concludendo: ben vengano i film<br />

cosiddetti culturali, alla con<strong>di</strong>zione tuttavia che per voler troppo guardare alla cultura,<br />

non si perda <strong>di</strong> vista l'arte.<br />

Se domani, qualcuno <strong>di</strong> noi, o per avere intimamente penetrato il mondo <strong>di</strong> un autore<br />

aderendovi completamente, o per averne interpretato lo spirito attraverso il filtro <strong>di</strong><br />

un'ispirazione sincera e spontanea, produrrà una opera, sia pure <strong>di</strong> derivazione<br />

letteraria, valida, oltre che <strong>sul</strong> piano culturale, anche su quello estetico, allora potrà<br />

forse <strong>di</strong>rsi il cineamatorismo veramente e funzionalmente inserito nella cultura in senso<br />

assoluto.<br />

- 23 -

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!