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leggi il libro - Comune di Oriolo Romano

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La Costellazione <strong>di</strong> Orione<br />

Quando, in una serata invernale, volgiamo con attenzione<br />

<strong>il</strong> nostro sguardo al cielo, notiamo la presenza <strong>di</strong> una costellazione,<br />

la più bella, sia per <strong>il</strong> ricco fondo stellare sia per le br<strong>il</strong>lanti stelle<br />

che rendono inconfon<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e la sua forma a clessidra; mi riferisco<br />

alla costellazione <strong>di</strong> Orione che gli antichi Egizi conoscevano e<br />

avevano identificato con la <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> Osiride: <strong>di</strong>o egizio della<br />

morte e dell’oltretomba, della fert<strong>il</strong>ità e dell’agricoltura. 41<br />

È noto che gli Egizi stu<strong>di</strong>avano <strong>il</strong> cosmo per necessità, per<br />

esempio sapevano che una determinata posizione del Sole, rispetto<br />

alla costellazione <strong>di</strong> Sirio, influiva sulle inondazioni del N<strong>il</strong>o. I<br />

sacerdoti Egizi, stu<strong>di</strong>ando <strong>il</strong> rapporto tra <strong>il</strong> Sole e le stelle che oggi<br />

chiamiamo fisse, notarono che mentre le stelle compiono <strong>il</strong> loro apparente<br />

percorso celeste in un certo numero <strong>di</strong> giorni e ad una certa<br />

41 STEINER R., Miti e misteri dell’Egitto, Op. Cit. pp. 74-75.<br />

“La leggenda <strong>di</strong> Osiride era narrata più o meno così: Osiride regnò in tempi<br />

assai remoti, e continuò a regnare per lunghissimo tempo sulla terra per <strong>il</strong> bene<br />

dell’umanità, fino al momento che più tar<strong>di</strong> venne caratterizzato con <strong>il</strong> sole nel<br />

segno dello Scorpione. Fu allora che Osiride venne ucciso da suo fratello Tifone<br />

o Set. Questi lo indusse a coricarsi in una grande cassa; poi la chiuse e lo gettò<br />

in mare. Iside, sorella e sposa <strong>di</strong> Osiride, si mise in cerca <strong>di</strong> lui, e quando alla<br />

fine l’ebbe trovata lo portò in Egitto. Ma <strong>il</strong> malvagio Tifone non desistette dalla<br />

sua opera <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione, e fece a pezzi Osiride. Allora Iside raccolse gli sparsi<br />

frammenti e li seppellì in luoghi <strong>di</strong>versi (ancora oggi vengono mostrati in Egitto<br />

molti sepolcri <strong>di</strong> Osiride). Poi Iside <strong>di</strong>ede alla luce Oro, e questi ven<strong>di</strong>cò su<br />

Tifone la morte del padre Osiride. Osiride fu riaccolto nel mondo degli esseri<br />

<strong>di</strong>vino-spirituali e, se non è più attivo sulla terra, da lassù lavora però per<br />

l’uomo quando questi <strong>di</strong>mora nel mondo spirituale tra la morte e una nuova<br />

nascita. Perciò in Egitto si chiamava via verso Osiride quella che <strong>il</strong> morto<br />

doveva percorrere” .<br />

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