leggi il libro - Comune di Oriolo Romano
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velocità, <strong>il</strong> Sole si muove ad un’altra velocità; già misuravano che<br />
in 72 anni <strong>il</strong> Sole rimane in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong> un giorno rispetto alla sua posizione<br />
riferita alla stella fissa. Essi <strong>di</strong>visero <strong>il</strong> grande anno (l’anno<br />
platonico <strong>di</strong> 25920 anni) in 360 gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> 72 anni ciascuno. Questi<br />
72 anni corrispondono in me<strong>di</strong>a alla vita umana che corrisponde ad<br />
un giorno solare.<br />
A questo punto, per avere un’idea più precisa circa la<br />
connessione tra l’uomo e <strong>il</strong> cosmo e su come la fisiologia umana<br />
sia modellata sulla base <strong>di</strong> ritmi cosmici, osserviamo che gli atti<br />
respiratori che l’uomo compie in un minuto sono, in me<strong>di</strong>a, 18 e<br />
che le pulsazioni car<strong>di</strong>ache, nello stesso intervallo <strong>di</strong> tempo, sono<br />
72. Quin<strong>di</strong> un ritmo respiratorio è la quarta parte <strong>di</strong> quello car<strong>di</strong>aco,<br />
mentre la quarta parte <strong>di</strong> 72 anni, cioè 18 anni è <strong>il</strong> tempo impiegato<br />
dalla luna per attraversare i no<strong>di</strong> lunari in corrispondenza<br />
dell’eclittica. Quin<strong>di</strong> 18 è la quarta parte esatta <strong>di</strong> un giorno<br />
cosmico, la quarta parte <strong>di</strong> una vita umana, la quarta parte del ritmo<br />
car<strong>di</strong>aco in un minuto. 18 anni è <strong>il</strong> tempo necessario perché la luna<br />
torni ad occupare rispetto alle stelle fisse la stessa posizione in cui<br />
era apparsa 18 anni prima: esso in<strong>di</strong>ca <strong>il</strong> percorso celeste della luna<br />
ed in esso possiamo vedere una sorta <strong>di</strong> respiro del macrocosmo. 42<br />
Queste informazioni ci fanno comprendere come, fin dai<br />
tempi antichi, l’uomo è riconosciuto come appartenente all’universo<br />
ed in stretto rapporto con <strong>il</strong> cosmo; ma i sacerdoti Egizi, per<br />
esempio, si guardarono bene dal <strong>di</strong>vulgare questa verità; <strong>il</strong> popolo<br />
infatti non doveva sentirsi tutt’uno con <strong>il</strong> cosmo, in quanto questo<br />
avrebbe accresciuto la loro in<strong>di</strong>vidualità, mentre l’uomo doveva<br />
continuare a <strong>di</strong>pendere dalla sapienza dei soli sacerdoti e<br />
riconoscere in loro l’autorità.<br />
42 STEINER R., Corrispondenze fra Microcosmo e Macrocosmo, Ed. Antropo-<br />
sofica, M<strong>il</strong>ano, 1989.<br />
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