due papi venuti dal futuro - il gibbo
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aspettative, e con sapienza dispongono tutto, anche le avverse vicende umane, per <strong>il</strong> bene della<br />
Chiesa.<br />
4.5. Questo è fac<strong>il</strong>e arguire se si considerano con attenzione i problemi e i pericoli di natura<br />
politica ed economica del giorno d’oggi. Essi tengono così occupati gli uomini da distogliere i loro<br />
interessi e le loro preoccupazioni <strong>dal</strong> fatto religioso, che è di pertinenza del sacro Magistero della<br />
Chiesa. Questo modo di agire non manca certo di errore, e dev'essere giustamente riprovato.<br />
Tuttavia nessuno può negare che queste nuove situazioni indotte hanno almeno questo vantaggio,<br />
che vengono così eliminati quegli innumerevoli impedimenti con cui un tempo i figli del secolo<br />
erano soliti ostacolare la libera azione della Chiesa. Basta sfogliare di sfuggita gli annali<br />
ecclesiastici per constatare con evidenza che gli stessi Conc<strong>il</strong>i Ecumenici, le cui vicende sono<br />
registrate a caratteri d’oro nella storia della Chiesa, sono stati spesso celebrati non senza<br />
gravissime difficoltà e motivi di dolore a causa dell’indebita ingerenza del potere civ<strong>il</strong>e. Talvolta<br />
infatti i Principi di questo mondo si proponevano sinceramente di assumere la protezione della<br />
Chiesa, ma molte volte ciò non avveniva senza danno e pericolo spirituale, perché più spesso essi<br />
erano guidati da calcoli politici e si preoccupavano troppo dei propri interessi.<br />
In conclusione, <strong>dal</strong>la Gaudet Mater Ecclesia emerge un orientamento che, per quanto non venga<br />
esplicitato nelle sue conseguenze, comporta comunque r<strong>il</strong>evanti ricadute sullo schema intransigente<br />
attraverso <strong>il</strong> quale da secoli la Chiesa aveva guardato <strong>il</strong> mondo .<br />
L’atteggiamento del magistero pontificio verso la modernità era stato condensato <strong>dal</strong> S<strong>il</strong>labo di<br />
Pio IX che condanna, oltre alla separazione tra Chiesa e Stato, tutte le libertà moderne e in<br />
particolare la proposizione secondo cui <strong>il</strong> romano pontefice può e deve riconc<strong>il</strong>iarsi con la moderna<br />
civ<strong>il</strong>tà.<br />
Ad un secolo di distanza, a questa dura censura subentrava una diversa prospettiva, che, certo,<br />
non era ancora ben definita nei suoi indirizzi, in ogni caso faceva cadere quella volontà di scontro<br />
con cui <strong>il</strong> cattolicesimo si era a lungo rapportato alla società moderna.<br />
7 - Le scelte pastorali<br />
Giovanni fondamentalmente è un improvvisatore, un capitano d’alto mare che con una mano<br />
tiene la scocca sempre in tensione, in attesa del Soffio, ma con l’altra mano governa <strong>il</strong> timone, e non<br />
lo abbandona mai. Sarà lo Spirito (<strong>il</strong> soffio) che muoverà la nave, ma sarà lui a orientarne <strong>il</strong><br />
cammino.<br />
Con quali scelte? Se Dio vuole, non ha la laurea in Teologia pastorale.<br />
Le scelta che fa sono in presa diretta con quello che egli è.<br />
Secondo l'Annuario pontificio, pubblicato annualmente <strong>dal</strong>la Chiesa cattolica, <strong>il</strong> Papi è vescovo<br />
di Roma, vicario di Gesù Cristo, successore del Principe degli Apostoli, Sommo Pontefice della<br />
Chiesa universale, Primate d'Italia, arcivescovo e metropolita della Provincia Romana, patriarca<br />
d'occidente 2 , sovrano dello Stato della Città del Vaticano, servo dei servi di Dio.<br />
L’annuario si ferma qui, perché è cosciente che nel corso dei secoli sono stati attribuiti al<br />
Romano Pontefice una tale colluvie vari altri titoli che ci vorrebbe non un libro, ma una biblioteca<br />
per ricordarli tutti.<br />
Il più frequente è quello di Servo dei Servi di Dio, che non manca mai negli atti ufficiali; l’atto si<br />
apre con <strong>il</strong> nome del Papa, quello che lui stesso si è scelto all’atto della elezione (senza <strong>il</strong> numero<br />
ordinale: Giovanni e non Giovanni XXIII), sulla seconda riga la parola episcopus, sulla terza la<br />
dicitura servus servorum Dei.<br />
E dunque un papa deve fare <strong>il</strong> papa lo a titolo di servizio, e non di potere o di prestigio, ma primo<br />
fondamento di questo suo impegno sta le fato che è solo lui L’EPISCOPUS, con l’articolo<br />
2 di recente Benedetto XVI ha rinunciato a questo titolo<br />
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