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due papi venuti dal futuro - il gibbo

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1.2 - Un’incredib<strong>il</strong>e ventata inattesa<br />

Il 28 ottobre 1958, al tramonto, <strong>il</strong> Patriarca di Venezia Angelo Giuseppe Roncalli divenne Papa.<br />

Lo scrivente, ventenne, con i suoi compagni di corso era immediatamente sotto al balcone dell’Aula delle<br />

Benedizioni, e tifava per tutt’altro nome (Léger, o - in alternativa- Agagianian). Quando <strong>il</strong> Card Canali<br />

annunziò che <strong>il</strong> Papa era Roncalli e <strong>il</strong> nome che aveva scelto era Giovanni, la delusione fu grande; nei<br />

giorni immediatamente precedenti <strong>il</strong> conclave Roncalli era stato ospite del Seminario Romano Maggiore,<br />

nel quale anche lui a suo tempo aveva studiato; una mattina di quelle <strong>il</strong> Patriarca di Venezia tenne una<br />

meditazione nella Cappella della Fiducia. Non riuscì a pronunciare correttamente la frase “la scissione<br />

dell’atomo”: ripeté più e più volte “la scissione dell’attimo”, tra la contenuta <strong>il</strong>arità presuntuosetta di<br />

”talentuosi” di quella II classe di f<strong>il</strong>osofia. D’altra parte erano noti i suoi strafalcioni in lingua francese,<br />

come quando aveva raccontato che i suoi genitori, non avendo figli, “fecero un voto,e nacqui io”: ma<br />

invece di “voto” aveva detto “vitello”.<br />

Fu una ventata incredib<strong>il</strong>e, quella che attraversò la Chiesa e in qualche modo <strong>il</strong> mondo intero.<br />

Che va a sommarsi alle ventate della “nuova frontiera” di Kennedy e dell’antistalinismo Krusciov<br />

2 - Un uomo nuovo sul soglio di Pietro<br />

Angelo Giuseppe Roncalli era nato a Sotto Monte (Bergamo) nel 1881.<br />

2.1 - Le radici<br />

Quarto di tredici fratelli, la sua è una numerosa e povera famiglia di mezzadri, dove la fede (con<br />

qualche suo surrogato) non viene mai messa in forse ed è principio ispiratore di tutta la vita.<br />

Grazie all’aiuto di uno zio (la sua famiglia non può permettersi nemmeno di pagare la piccola<br />

retta mens<strong>il</strong>e che <strong>il</strong> seminario richiede) inizia nel 1892 gli studi al Seminario Vescov<strong>il</strong>e di Bergamo<br />

e matura una forte e delicata devozione alla Madonna, che si manifesta soprattutto nei numerosi<br />

pellegrinaggi al Santuario della Madonna del Bosco ad Imbersago.<br />

Terminate le medie superiori, vince una borsa di studio grazie alla quale si trasferisce a Roma<br />

per gli studi f<strong>il</strong>osofici e teologici, nel Collegio Ceresoli, un seminario riservato ai seminaristi della<br />

Diocesi di Bergamo che da poco era stato aggregato al Seminario Romano Maggiore.<br />

Nel 1901, la naia: coscritto ed arruolato nel 73º Reggimento fanteria, brigata Lombardia, di<br />

stanza a Bergamo.<br />

2.2 - La formazione f<strong>il</strong>osofica e teologica<br />

Il Seminario Romano Maggiore era stato tra i primi, nel 1565, ad aprire i battenti, subito dopo<br />

che <strong>il</strong> Conc<strong>il</strong>io di Trento aveva deciso che in ogni diocesi si aprissero questi istituti specificamente<br />

dedicati alla preparazione al presbiterato.<br />

La prima sede del Seminario Romano era stata Palazzo Pallavicini (in Campo Marzio), l’anno<br />

dopo la sua sede l’aveva avuta a Palazzo Madama, per essere più vicino al Collegio Romano, dove<br />

venivano impartite le lezioni, poi a Palazzo Della Valle (a S. Eustachio), poi a Palazzo Colonna (a<br />

SS. Apostoli), poi nella zona dell'attuale chiesa di S. Andrea della Valle, poi a Palazzo Piccolomini<br />

(a Piazza di Siena), poi a Case Spannocchi (davanti la «guglia» di S. Macuto), poi a Palazzo Nardini<br />

(in Panone), poi a Palazzo Borromeo (in via del Seminario), poi nel Collegio Romano: quando<br />

Angelo Roncalli giunse a Roma <strong>il</strong> suo Seminario era alloggiato nel Palazzo dell’Apollinare, accanto<br />

ala Chiesa omonima, in fondo a Piazza Navona.<br />

Solo nel 1913 si sarebbe trasferito nell’antico Patriarchio del Laterano, da poco restaurato; e vi<br />

era stato aggregato anche <strong>il</strong> Seminario Pio, riservato ai seminaristi provenienti <strong>dal</strong>l’ex Stato<br />

Pontificio. Una formazione seria e succosa, ma teologicamente tutta orientata esclusivamente sul<br />

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