due papi venuti dal futuro - il gibbo

In ultima analisi, il senso politico di Pio XII gli faceva vedere nemici dappertutto, l’ottimismo
nutrito di fiducia in Dio che caratterizzava Papa Giovanni lo spingeva a vedere nel mondo una
sterminata messe di uomini di buona volontà, che rimangono tali anche quando hanno preso le
distanze dalla Chiesa o addirittura la combattono.
Coniata da Papa Giovanni per dire che la verità e il bene sono presenti dappertutto, l’espressione è attinta
dal Vangelo 7 , ma ne costituisce una cattiva traduzione: nel messaggio degli Angeli quel “di” introduce un
genitivo non soggettivo, ma oggettivo: gli uomini non sono il soggetto, ma l’oggetto della buona volontà,
non sono loro che hanno buona volontà, ma è la volontà di Dio che li abbraccia tutti; “Pace agli uomini
che il Signore ama”.
Finita l'età dell’intransigenza, comincia l’età della mediazione e della collaborazione con tutti.
La Chiesa non sarà più il baluardo contro il male, ma la casa che accoglie e valorizza tutti.
8.9 - L’entusiasmo per il primo centro sinistra
Con il Fronte Popolare il Partito Comunista aveva fagocitato il Partito Socialista, ad onta del
profilo decisamente elevato della linea politica di fondo di quel partito e di tanti suoi esponenti.
Questo predominio del PCI era stato possibile grazie alla dedizione fideistica di molti suoi
militanti e alla poderosa struttura organizzativa (che sfiorò i 30.000 dipendenti) finanziata
dal’URSS e dalle cooperative rosse.
Il malumore represso di molti Socialisti aveva preso vigore, come già abbiamo ricordato, dai
fatti di Ungheria, di fronte ala brutalità della repressione del 1956.
L’evoluzione anticomunista dei Socialisti portò prima ad un governo che si reggeva
sull’astensione del PSI, poi al “Centro sinistra organico”: Moro alla Presidenza del Consiglio e il
segretario del PSI, Pietro Nenni, al Ministero degli Esteri
8.10 - Risultati maturati e domande inevase
Durò poco; vennero, sì, realizzate due importanti riforme strutturali: la nazionalizzazione
dell’energia elettrica e l’istituzione della scuola media unificata.
Ma il paese era e rimaneva allo sbando:il divorzio fra politica ed economia si aggravava: certo, il
reddito nazionale lordo cresceva ad una media del 6 % annuo, ma in larghissima misura ne
beneficiavano come sempre le classi abbienti, e la giustizia sociale si allontanava; le correnti
frammentavano all’eccesso la D.C. al suo interno, e il Parlamento usciva spesso paralizzato dai
conseguenti veti incrociati; le tre grandi riforme promesse (tributaria, sanitaria e universitaria)
morivano per asfissia nei cassetti di qualche “burosauro”.
Mentre in Francia De Gaalle la realizzava in poche settimane, dopo aver incontrato i lieders del
movimento studentesco e aver loro annunciato che La récreation c’est finie, (la ricreazione è Finita), la
nostra riforma universitaria rimase addirittura 19 mesi in Commissione, dopo aver atteso 7 mesi prima di
essere iscritto all'odg dei lavori delle Camere; la relativa domanda era stata presentata 8 mesi prima, dopo
che da 2 anni e 3 mesi era stata istituita la Commissione parlamentare che ne aveva apprestato il
materiale: in complesso 5 anni e mezzo del tutto inutili.
Il Centro sinistra si spense nel 1968, con la fuoruscita del PSI dal governo; il Partito Comunista,
dopo alcuni anni di regresso, era andato rapidamente riconquistando forza ed incidenza e nelle
elezioni del 1968, mentre calerà il PSI, il PCI passerà dal 25% dei suffragi avuti nel '63 a quasi il
27%.
7 Lc 2, 14
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