due papi venuti dal futuro - il gibbo

Il Catechismo della CEI: questi tentativi non hanno solido fondamento; l’unica cosa sicura è la
perfetta continuità biologica, dal concepimento alla nascita, dalla nascita alla morte.
CERTEZZA ASSOLUTA? Basta questo per esigere il rispetto della vita appena concepita
nessuno può permettersi di uccidere un individuo anche solo nel dubbio si tratti di un uomo.
LA TRADIZIONE CRISTIANA NON È TUTTA D’ACCORDO. Non è vero: malgrado le
diverse opinioni teologiche circa il momento della creazione dell’anima, la tradizione cristiana ha
sempre condannato senza esitazione l’aborto.
NON È UOMO PERCHÉ ANCORA NON È COSCIENTE? Ma
anche un bambino appena nato non è pienamente cosciente,
e un cerebroleso non lo diventerà mai,
e un addormentato cessa di esserlo temporaneamente.
“DIRITTO ALL’ABORTO”? L’aborto non è un diritto per nessuno. La società non ha certo il
potere di stabilire chi è un uomo e chi non lo è. La legge civile non può rendere onesto quello che
non lo è.
LO STATO DI FRONTE ALLA RICHIESTA DI ABORTIRE Anziché autorizzare in
determinati casi l’interruzione volontaria della gravidanza dovrebbe piuttosto riconoscere il diritto
dei piccoli indifesi e una speciale cura e protezione prima e dopo la nascita. I diritti della persona lo
Stato li riconosce, non li crea.
LO SPAZIO DELLA MISERICORDIA. La comunità cristiana rifiuta con fermezza l’aborto e
ogni connivenza con la mentalità abortista ma sa pur di dover essere segno della misericordia di Dio
che non esclude nessuno. Deve esserlo anche mediante una concreta accoglienza sia delle madri in
difficoltà sia di quanti fossero caduti in tale peccato magari per pressioni psicologiche o sociali per
smarrimento o debolezza.
13.1 - Oggi, nella prassi dei governanti più illuminati
Come ci comportano oggi, in merito a questo problema, i governanti laici più illuminati?
Esemplare, in proposito, la vicenda della visita di Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti,
del paese cioè dove il conflitto fra abortisti e antiabortisti è più radicale, all’Università Cattolica di
Notre Dame, nell’Indiana, il 17 maggio 2009.
Tra gli studenti alcuni indossavano un tocco da laureato di protesta su cui era stampata in giallo
una croce e la sagoma dei piedini di un feto, ma altri avevano un adesivo con Viva Obama!
Pochi minuti dopo l’inizio del suo discorso Barack Obama è stato fischiato dagli antiabortisti;
egli non si è scomposto e ha invitato 12.000 studenti e professori presenti, e tramite loro tutti gli
Americani, a tenersi per mano in uno sforzo comune...per ridurre il numero degli aborti, le
gravidanze non volute. E ha proseguito: Rendiamo invece più facili le adozioni e sosteniamo le
donne che portano avanti le loro gravidanze. Egli non si illude che il dibattito sull’aborto sia
destinato a scomparire. Anzi, è certo che ogni parte continuerà a sostenere la propria causa con
passione e convinzione ma possiamo farlo senza ridurre a caricatura chi non la pensa come noi.
Poi ha invitato i suoi contestatori a replicare e al termine della replica ha detto: Va tutto bene,
nessun problema, a certi livelli i punti di vista nei due campi (pro e contro aborto) restano
inconciliabili" ma la nazione deve trovare un modo per "conservare saldamente i propri principi
combattendo per ciò che consideriamo giusto ma senza demonizzare coloro che allo stesso modo
sono convinti avere ragione sull’altro fronte.
Obama è stato interrotto a tratti dalle grida di qualche 'pro-life' che inneggiava l’aborto è un
omicidio" ma la maggioranza ha applaudito il presidente che invitava alla tolleranza.
52