due papi venuti dal futuro - il gibbo

facoltà di Sociologia di Trento, che è stata la loro incubatrice, l’hanno pensata e voluta i Cattolici.
La mite Mara Cagol, la compagna di Renato Curcio, uccisa dai Carabinieri in un casolare disabitato,
mentre sparava all’impazzata, veniva da Mani Tese.
18.3 Nel 15.mo anniversario dell’incoronazione
Un mese dopo, in giugno, nel quindicesimo anniversario della sua incoronazione, Paolo VI
traccia in pubblico un rapidissimo bilancio del suo pontificato, modesto, stanco: “Fidem servavi!”
Abbiamo conservato la fede, questo possiamo dire oggi, con la umile e ferma coscienza di non aver
mai tradito il santo vero”.
“Il santo vero mai non tradir” era stato il programma che un suo illustre conterraneo, Alessandro
Manzoni, ancora giovane, s’era prefisso nei primi anni del 1800, lui che era tra i primi “Cattolici
democratici”, che volevano la conciliazione fra fede e mondo moderno, fra Rivoluzione Francese e
Vangelo.
Paolo VI morì il 6 agosto 1978, festa della Trasfigurazione del Signore, per edema polmonare.
Quella bara di legno liscio, spoglia di ogni orpello, adagiata sul pavimento del sagrato di S. Pietro.
Paolo VI, papa eroico. “Eroico”: un aggettivo pienamente dovuto a Papa Montini, che ha
accettato di vivere la complessità del mondo nel quale è stato chiamato a prestare il suo ministero
così come Gesù ha accettato il calice della sua dannazione. E ne ha pagato il prezzo, per intero,
altissimo.
Ma ci fu anche chi, come lo scrivente, alla notizia della sua morte, appresa nella sacrestia della
Chiesa di S. Francesco in Gubbio, ebbe l’infame coraggio di fare spallucce (“Troppe esitazioni,
troppe incongruenze!!”): un gesto del quale avrebbe poi dovuto amaramente pentirsi fino alla fine
dei suoi giorni.
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