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Tutti in pedana - Unione degli Industriali della provincia di Varese

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RINASCITA TARGATA<br />

VARESE<br />

La mitica scatola verde con profili<br />

bianchi, contenente due squadre,<br />

due palloni e le porte con i pali<br />

quadrati sparisce dagli scaffali dei<br />

negozi <strong>di</strong> giocattoli. A tener viva la<br />

fiammella sono alcuni artigiani,<br />

che realizzano accessori e<br />

giocatori senza però sfondare la<br />

barriera <strong>della</strong> nicchia. Sono due<br />

appassionati, uno <strong>di</strong> Milano e<br />

l’altro <strong>di</strong> Caravate, a ridare slancio<br />

al calcio a colpi <strong>di</strong> <strong>di</strong>to sotto la<br />

denom<strong>in</strong>azione “Old Subbuteo”, <strong>in</strong><br />

Il club <strong>di</strong> Gorla Maggiore<br />

organizza un torneo<br />

nazionale, un campionato a<br />

squadre e una Coppa Italia <strong>in</strong><br />

cui si gioca a “quattro mani”.<br />

Il club del subbuteo a Gorla Maggiore<br />

riferimento al prodotto <strong>della</strong> casa<br />

madre <strong>in</strong>glese. Il 2006 segna la<br />

r<strong>in</strong>ascita del gioco orig<strong>in</strong>ale e il<br />

primo club italiano <strong>di</strong> Old subbuteo<br />

è l’OSC Longobardo <strong>di</strong> Gorla<br />

Maggiore. Due anni dopo, a<br />

Milano, la ribalta def<strong>in</strong>itiva con 80<br />

partecipanti che danno vita al<br />

primo torneo <strong>della</strong> nuova era del<br />

calcio a colpi <strong>di</strong> <strong>di</strong>to. Oggi a livello<br />

nazionale si contano quasi 3 mila<br />

giocatori registrati al movimento<br />

“Old”, escludendo gruppi <strong>di</strong> amici<br />

o appassionati che giocano senza<br />

mettersi <strong>in</strong> rete con le realtà<br />

ufficiali. Il club Longobardo<br />

organizza tra Gorla Maggiore,<br />

Caravate e Parabiago un torneo<br />

nazionale, un campionato a<br />

squadre e una Coppa Italia <strong>in</strong> cui<br />

si gioca a “quattro mani” e dove il<br />

<strong>di</strong>vertimento è assicurato.<br />

Andrea Della Bella<br />

Non è un’associazione e non ha un presidente, però l’Old Subbuteo Club Longobardo è l’unica realtà organizzata<br />

<strong>della</strong> prov<strong>in</strong>cia. Per entrare nel mondo <strong>di</strong> questo calcio <strong>in</strong> m<strong>in</strong>iatura è sufficiente presentarsi al giovedì (dalle 21)<br />

nell’ex sala consiglio <strong>di</strong> piazza Martiri <strong>della</strong> Libertà a Gorla Maggiore, dove sono piazzati 10 campi. Alessandro<br />

Girald<strong>in</strong>, 45 anni, è il portavoce del gruppo e uno dei custo<strong>di</strong> del calcio giocato a colpi <strong>di</strong> <strong>di</strong>to.<br />

Quando ha giocato la sua prima partita?<br />

1978. Ero <strong>in</strong> qu<strong>in</strong>ta elementare e ho scoperto il subbuteo a casa <strong>di</strong> un mio compagno <strong>di</strong> classe. E’ stato amore a<br />

prima vista, ma per averne uno ho dovuto penare. La scatola da gioco non era così economica e quello con cui<br />

ancora gioco, me l’ha regalato una zia a Natale.<br />

Col subbuteo la passione fa il paio con collezione. Quante squadre possiede oggi?<br />

Ne ho 150. Le prime che ho acquistato le ho <strong>di</strong>p<strong>in</strong>te personalmente con le <strong>di</strong>vise <strong>di</strong> Brasile e Argent<strong>in</strong>a. Quelle a cui<br />

sono più affezionato sono il Gremio, personalizzato con le decalcomanie e la Pro Patria realizzata da me.<br />

Colpo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ta o videogames: i suoi figli oggi cosa scelgono?<br />

Entrambi. Quando siamo <strong>in</strong>sieme si punta sul subbuteo e ognuno ha le sue squadre. Con il videogioco si gioca <strong>in</strong><br />

solitario. Non è detto che i ragazzi preferiscano i videogame. E’ vero <strong>in</strong>vece che spesso la scelta è quasi obbligata,<br />

poiché non conoscono l’alternativa al joystick. (A.D.B.)<br />

Il calcio <strong>in</strong> videogioco<br />

Come per Coppi e Bartali o per i Beatles e gli Stones, anche il mondo dei videogame legati al gioco del calcio vive<br />

<strong>di</strong> dualismi: da una parte i fan del Fifa prodotto dalla EA Sports e dall’altra quelli <strong>di</strong> Pro Evolution Soccer <strong>della</strong><br />

Konami. Insomma la sfida del pallone hi-tec si gioca con un joystick, ma anche fuori dal video a colpi <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zi su<br />

realismo, potenzialità del gioco, grafica, giocabilità. Altro filone calcistico dei videogiochi è quello dei così detti<br />

manageriali. In questo caso c’è poco calcio giocato e tanto lavoro “<strong>di</strong>etro le qu<strong>in</strong>te”. Il vero <strong>di</strong>vertimento, <strong>in</strong>fatti, sta<br />

tutto nella costruzione <strong>di</strong> una squadra con tanto <strong>di</strong> calcio mercato, carriera da team manager. (ADB)<br />

Sport<br />

Anno XIII - n.4/2012 - VARESEFOCUS<br />

RUBRICHE<br />

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