Tutti in pedana - Unione degli Industriali della provincia di Varese

Territorio
De Angeli Frua Villaggio Amico
Oggi, chi passa per la Varesina, all’altezza del
Comune di Gerenzano, non riconosce più i vecchi
ruderi ma nota un grande edificio in stile
ottocentesco, ovviamente
recuperato.
Era il 2005 quando si iniziò realmente, lungo la
statale Varesina all’altezza di Gerenzano col
bivio di Turate, a ridar vita ai ruderi dello
stabilimento cotoniero De Angeli-Frua, in disuso
dagli anni ’60. Adesso è stato trasformato, con una
pregevole opera di riadattamento, in un complesso
socio sanitario che ha preso il nome di Villaggio
Amico. I fondatori della grande fabbrica tessile
erano affettuosamente chiamati “i cotonatt “ e non
certo in senso dispregiativo, poiché davano lavoro a
centinaia di famiglie del comprensorio
saronnese. La grande avventura umana
e industriale di questi due amici e
colleghi è durata tutta la loro vita e
iniziò quando Giuseppe, figlio di Carlo
Frua, stimato e noto pediatra della Ca’
Granda di Milano, capì che il figlio
non era portato agli studi classici e lo
mandò a lavorare in una tintoria tessile
in Germania perché imparasse un lavoro.
Giuseppe imparò e soprattutto si rese conto che molti
clienti provenivano dalla sua Lombardia tanto che
decise di ritornare in Patria dove trovò occupazione
presso il cotonificio Cantoni. Una delle attuali eredi De
Angeli-Frua, è Cristina Frua De Angeli che scrisse nel
1994 un libro dal titolo: ”Ma chi è questa bella
principessa?” nel quale racconta anche in chiave
autobiografica la Saga dei De Angeli Frua.
La storia di questa famiglia imprenditoriale racconta
che il giovane Frua ebbe come responsabile un altro
giovane in gamba, certo Ernesto De Angeli, costretto a
lasciare gli studi per mettersi a lavorare e mantenere la
famiglia d’origine. Lungimiranti, convinsero il vecchio
Il fiore all’occhiello della
nuova realtà
imprenditoriale sono i
centri residenziali diurni
per le persone anziane.
Eugenio Cantoni a impiantare anche una fabbrica di
tintura per colorare e stampare le stoffe.
Non passò molto tempo che i due giovani
si misero in proprio: Ernesto De Angeli
impiantò una tessitura finanziato dallo
stesso Cantoni e Giuseppe Frua aprì a
Legnano una filatura. Non poteva finire
che in una fusione e riuscirono, insieme,
a realizzare l’intero ciclo di produzione:
filatura, tessitura e stamperia.
La loro sinergia di idee fece il resto e in breve
diventarono una realtà imprenditoriale molto
importante; aprirono nuovi stabilimenti a Milano, Agliè
e Legnano e incrementarono le esportazioni. Dopo
molti anni, nel 1937, gli eredi inaugurarono altre
quattro fabbriche a
Omegna, Ponte Nossa,
Roè e Gerenzano,
arrivando ad occupare
oltre 11.000 addetti e la
”De Angeli-Frua S.p.A.”
si quotò alla borsa di
Milano. Ernesto De
Angeli fu un intelletto
Dopo soli due anni
dall’apertura, la struttura
si sta consolidando per
rispondere
all’invecchiamento della
popolazione in modo
adeguato e dinamico.
Anno XIII - n.4/2012 - VARESEFOCUS
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