Tutti in pedana - Unione degli Industriali della provincia di Varese

ECONOMIA
Economia
Nella crisi
il made in Italy tiene
Nonostante le difficoltà
dell’economia mondiale, i
prodotti italiani tengono sui
mercati esteri tradizionali e si
rafforzano su quelli emergenti. Le
ragioni del successo.
Iconsumi ristagnano, la fiducia delle imprese continua
a scendere, la crescita economica rimane al palo.
Eppure le imprese italiane trovano nuovi spazi di
espansione, andandoli a cercare fuori dai confini
nazionali ed europei. I mercati tradizionali sono in
affanno? I nostri partner commerciali storicamente più
fedeli devono vedersela con una crisi che fa ogni
giorno più male e li lascia senza risorse? Gli
imprenditori sanno guardare oltre. Infatti, i dati del
commercio italiano extra Unione europea promuovono
proprio il made in Italy, che a marzo ha segnato numeri
decisamente lusinghieri. Le imprese italiane vanno a
vendere i loro prodotti in gran parte nei Paesi
emergenti, quelli che hanno più margini di
sviluppo e quindi più possibilità di aumentare
i loro consumi e i loro acquisti, anche in
prospettiva. I numeri, certo, sono ancora
piccoli, ma significativi di una tendenza
importante. E, soprattutto, positiva.
12 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.4/2012
Il bello del “resto del mondo”
Nel 2011 il valore delle esportazioni italiane nelle aree
extra Ue è arrivato, secondo i dati Istat, a 165 miliardi di
euro, il 14,9% in più rispetto all’anno precedente (quasi
144 miliardi). E il trend appare in rafforzamento anche se
consideriamo i primissimi numeri del 2012: tra gennaio e
marzo abbiamo esportato merci per 41 miliardi di euro
contro i 37 dello stesso periodo 2011, per una crescita pari
al 10%. Una bella boccata d’ossigeno in un panorama
generale in cui dominano i segni meno e in cui la parola
crescita sembra una realtà dimenticata. Il made in Italy
tiene inoltre anche sul fronte dei mercati europei, dove a
febbraio, secondo gli ultimi dati
Nel 2011 il valore delle
esportazioni italiane nelle
aree extra Ue è arrivato a
165 miliardi di euro, il 14,9%
in più rispetto al 2010.
Istat disponibili, la crescita risulta
pari al 4%. Proprio per
esaminare la tendenza di punta,
quella del commercio
extraeuropeo, proviamo a
considerare le percentuali di