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Tutti in pedana - Unione degli Industriali della provincia di Varese

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FOCUS<br />

Focus<br />

Il Baroffio, museo per i bamb<strong>in</strong>i<br />

La conservatrice Laura Marazzi: “Abbiamo tante <strong>in</strong>iziative per i piccoli dopo i record dello scorso anno”.<br />

Per gli adulti, fra tante opere d’arte, c’è il fasc<strong>in</strong>o segreto delle monete romane e delle medaglie pontificie.<br />

Laura Marazzi, 35 anni, è da <strong>di</strong>eci la<br />

conservatrice del Museo Baroffio. Ha<br />

esor<strong>di</strong>to nel duemila alla P<strong>in</strong>acoteca <strong>di</strong> Brera<br />

come assistente tecnico museale dove<br />

collabora tuttora per la sezione <strong>di</strong>dattica nel<br />

f<strong>in</strong>e-settimana. “I bamb<strong>in</strong>i rappresentano il<br />

futuro - spiega - Al Baroffio abbiamo un<br />

programma specifico per loro e lo scorso<br />

anno ne sono arrivati più <strong>di</strong> settecento. Il<br />

percorso natalizio dei Magi, gratuito per<br />

Laura Marazzi<br />

volere <strong>della</strong> Fondazione Paolo VI, è stato un<br />

successo, I ragazzi potevano <strong>in</strong>iziare la visita<br />

<strong>in</strong> qualunque momento arrivassero. Anche il nuovo<br />

percorso sull’iconografia dei santi (La ruota dei santi)<br />

<strong>di</strong>verte e suscita attenzione. Uno o due volontari sono<br />

sempre a <strong>di</strong>sposizione per aiutare i piccoli visitatori”.<br />

Con il libro-guida Gioca <strong>in</strong> Arte <strong>in</strong> ven<strong>di</strong>ta al museo<br />

e<strong>di</strong>zione Fondazione Paolo VI, 48 pag<strong>in</strong>e, costo al<br />

pubblico € 3, alle scuole € 2), il bamb<strong>in</strong>o può ad<strong>di</strong>rittura<br />

fare da solo: “La guida è pensata come strumento<br />

autonomo <strong>di</strong> visita e si può chiedere l'affiancamento<br />

dell’operatore anche per piccoli gruppi - <strong>di</strong>ce la<br />

conservatrice - La voce narrante è quella del barone<br />

Giuseppe Baroffio, un simpatico personaggio <strong>di</strong>segnato<br />

che accompagna i bamb<strong>in</strong>i e li <strong>in</strong>vita a osservare, a<br />

leggere, a giocare. La visita riguarda <strong>di</strong>p<strong>in</strong>ti <strong>della</strong><br />

Collezione Baroffio ma anche opere importanti per la<br />

storia del Sacro Monte <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>”. Si può scegliere<br />

l’offerta per i piccoli nell'elenco <strong>della</strong> sezione<br />

servizi/<strong>di</strong>dattica del sito www.museobaroffio.it. Da maggio<br />

a settembre il museo resta aperto anche il martedì e il<br />

10 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.4/2012<br />

mercoledì pomeriggio, oltre all’<strong>in</strong>tera giornata <strong>di</strong> giovedì,<br />

sabato e domenica.<br />

IL BENEFATTORE G.G. TRIVULZIO<br />

Il 2011 è stato l’anno dei record. Il Baroffio ha ottenuto il<br />

riconoscimento <strong>di</strong> Museo dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a e ha<br />

superato la consueta me<strong>di</strong>a annuale <strong>di</strong> quattromila<br />

visitatori. Una parte forse meno nota e tutta da “scoprire”<br />

è la raccolta <strong>di</strong> monete e <strong>di</strong> medaglie, lascito <strong>di</strong> monsignor<br />

Luigi Lanella, catalogata nel 2001 da Novella Vismara del<br />

Civico Gab<strong>in</strong>etto Numismatico <strong>di</strong> Milano. “La vetr<strong>in</strong>a<br />

numismatica contiene molte curiosità - conferma Laura<br />

Marazzi - Ci sono monete e medaglie romane, me<strong>di</strong>evali<br />

e moderne raffiguranti papi e condottieri come quella<br />

quadrangolare che rappresenta Gian Giacomo Trivulzio,<br />

importante uomo d’armi milanese, coniata a ricordo <strong>della</strong><br />

battaglia <strong>di</strong> Novara nel 1499. Trivulzio, che commissionò<br />

al Bramant<strong>in</strong>o gli arazzi del Castello Sforzesco a Milano,<br />

era molto legato a S. Maria del Monte e <strong>in</strong> memoria <strong>della</strong><br />

beata Giuliana, cofondatrice del monastero delle romite e<br />

sua “maestra spirituale”, fece costruire nel 1518 il portico<br />

davanti alla facciata del santuario che nel ‘600 fu<br />

sostituito da quello attuale. Nel 1932 durante gli scavi per<br />

costruire il museo fu trovato un capitello, oggi esposto<br />

all’<strong>in</strong>terno, con gli stemmi <strong>di</strong> G.G. Trivulzio e delle<br />

famiglie imparentate con lui, Colleoni, Gonzaga e<br />

D’Avalos”.<br />

A S. Maria del Monte non ci furono <strong>in</strong> passato gran<strong>di</strong> atti<br />

<strong>di</strong> mecenatismo da parte <strong>degli</strong> Arcivescovi <strong>di</strong> Milano, più

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