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INTRODUZIONE L'arco di tempo compreso tra l'Età del ... - Samnitium

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120<br />

La tenuta <strong>tra</strong> le due valve è assicurata sulle<br />

spalle da ganci in ferro, su uno dei fianchi da una<br />

cerniera e sull’altro da quattro anellini in bronzo<br />

in cui passavano lacci.<br />

Dep. Soprintendenza Archeologica <strong>del</strong>la Puglia. H 39 x<br />

41 mx; spessore 1-2. Bronzo laminato.<br />

- Parte posteriore - Sulle spalle, due grumi <strong>di</strong> ferro <strong>di</strong> cui<br />

uno <strong>di</strong> forma ellissoidale in cui sono da riconoscere<br />

verosimilmente due ganci per la chiusura <strong>del</strong>l’armatura;<br />

cornice <strong>del</strong> collo estroflessa; la lamina si <strong>di</strong>spone<br />

obliquamente sulle spalle e verticalmente sul corpo;<br />

lungo i margini inferiori laterali sono aggiunte con<br />

ribattini due lamine con decorazione ad onda corrente<br />

(12 onde); su quella <strong>di</strong> sinis<strong>tra</strong> sono aggiunti due<br />

anellini in bronzo tenuti me<strong>di</strong>ante due farfalle.<br />

Qui le notazioni anatomiche si limitano alla<br />

sottolineatura <strong>del</strong>la colonna vertebrale.<br />

Dep. Soprintendenza Archeologica <strong>del</strong>la Puglia. H 39 x<br />

41 mx. Lamina <strong>di</strong> bronzo con superficie corrosa e <strong>di</strong>verse<br />

crepe; manca un pezzo sull’angolo sinistro inferiore.<br />

4 - Cinturone - Cinturone a larga lamina liscia.<br />

Lungo i bor<strong>di</strong> corre una successione or<strong>di</strong>nata, continua<br />

e <strong>di</strong>stanziata <strong>di</strong> fori per il fissaggio all’imbottitura<br />

interna <strong>di</strong> cuoio. Sul maschio erano quattro ganci (ne<br />

restano due) <strong>del</strong> tipo a stelo (mancano le parti iniziali)<br />

la cui decorazione è data da linee continue incise;<br />

gancio <strong>di</strong>stinto dallo stelo e lavorato a parte; unito<br />

alla lamina con due ribattini.<br />

Sull’estremità femmina tre serie <strong>di</strong> quattro fori d’aggancio<br />

<strong>di</strong> cui quella me<strong>di</strong>ana ampliatasi verosimilmente<br />

per l’uso, particolare questo che lascerebbe<br />

presumere che sia stato utilizzato da un singolo in<strong>di</strong>viduo.<br />

Corrisponde al cinturone tipo 5c o 5d <strong>del</strong>la<br />

Suano (Suano M. (1986); Ead. (1991), pp. 135-139).<br />

È confrontabile con i nr. 537 e 538 en<strong>tra</strong>mbi da<br />

Battipaglia <strong>del</strong>la Romito (Romito M. (1995)).<br />

Questo tipo <strong>di</strong> ganci può essere un buon riferimento<br />

per la datazione <strong>del</strong>l’armatura; la lavorazione<br />

a parte sia degli “steli” che dei ganci uniti con<br />

ribattini alla lamina infatti compare nel IV sec. a.C.<br />

Dep. Soprintendenza Archeologica <strong>del</strong>la Puglia. Maschio<br />

h 12 x 18 privo <strong>del</strong>la parte iniziale (lato corto); femmina h 12<br />

x 30,5; integra.

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