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INTRODUZIONE L'arco di tempo compreso tra l'Età del ... - Samnitium

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la <strong>del</strong> Tammaro, abbiano occupato e ristrutturato gli oppida preesistenti <strong>di</strong> Vercellium e Sicilinum,<br />

mentre quello <strong>di</strong> Vescellium abbia avuto al<strong>tra</strong> sorte e che nel suo territorio, utilizzato sotto i Gracchi<br />

per la realizzazione <strong>del</strong>la pertica, se non all’interno <strong>del</strong>l’abitato, sia stato istituito un conciliabulum,<br />

una praefectura o altro per la gestione degli interessi comuni dei coloni.<br />

A conferma <strong>del</strong>l’ipotesi può essere presa in considerazione la <strong>di</strong>mensione <strong>del</strong> territorio municipale<br />

dei Ligures Baebiani 58 che ci porterebbe ad avere un’estensione territoriale <strong>del</strong> municipio dei<br />

Ligures Corneliani non superiore all’alta valle <strong>del</strong> Fortore; questa <strong>di</strong>stribuzione lascerebbe senza<br />

controllo la me<strong>di</strong>a valle <strong>del</strong> Fortore, dove potrebbe essere avvenuta dopo la romanizzazione la <strong>tra</strong>sformazione<br />

<strong>del</strong>l’antica praefectura o altro in municipium. La me<strong>di</strong>a e l’alta valle <strong>del</strong> Fortore appaiono<br />

infatti un’area troppo vasta per essere assegnata ad un solo municipio romano, né mi sembra<br />

giustificabile che ai Ligures Corneliani fosse assegnato un territorio doppio <strong>di</strong> quello dei Ligures<br />

Baebiani; in più è da notare che gli scavi effettuati dal Johannowsky a Circello - Macchia hanno<br />

portato alla luce due impianti urbani <strong>di</strong> cui, quello più recente non ricalca l’orientamento <strong>di</strong> quello<br />

più antico. Il suo territorio non dovrebbe estendersi ad ovest oltre Castelnuovo Monterotaro,<br />

viste le iscrizioni rinvenute in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Masseria Finocchito dal Russi 59 in cui è riportata la tribù<br />

Clau<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Luceria.<br />

L’alto me<strong>di</strong>oevo<br />

L’alta e la me<strong>di</strong>a valle <strong>del</strong> fiume Fortore compaiono nelle fonti altome<strong>di</strong>evali nel novembre <strong>del</strong> 774<br />

per la citazione <strong>del</strong> gaius casae Pollucis 60 e <strong>del</strong> gaius Nocetus 61 , il primo legato alla chiesa <strong>di</strong> S. Giovanni,<br />

posta a ridosso <strong>del</strong> fiume Fortore lì dove si congiunge con il fiume Acinia (attuale Cigno) e l’altro legato<br />

alla ecclesia S. Magni, da collocare nei pressi <strong>di</strong> S. Bartolomeo in Galdo, vicino alla località ove era<br />

il municipio dei Ligures Corneliani; è inoltre ricordata una condoma posta nei pressi <strong>del</strong> torrente la<br />

Callora 62 ; se la seconda chiesa appare collegata con il castello omonimo solo nel 999 63 , la prima cita-<br />

Fig. 9 - Gli inse<strong>di</strong>amenti altome<strong>di</strong>evali <strong>del</strong>la me<strong>di</strong>a e <strong>del</strong>l’alta valle <strong>del</strong> Fortore.<br />

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