valutazione 8xmille Italia - Caritas Italiana

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Fatiche delle famiglie Nomadi, Rom e Sinti Giovani e percorsi di condivisione Centri d’ascolto per l’inclusione sociale Valutazione dei progetti Caritas-CEI 8 per mille Italia 2005-2007 Progetto Dialogo*, Sportello Lutto e Sportello per il dialogo di coppia - Sportello di sostegno psicologico - Sportello legale - Sportello per le assistenti familiari - Sportello antiusura - Sportello dipendenze- Microcredito etico-sociale* A scuola “insieme” - Collaborazione con le scuole – Sportello Rom e Sinti Organizzazione di campi di condivisione e lavoro - Organizzazione di week-end residenziali per i giovani - Servizio civile internazionale - Progetto Cafarnao - Sportello giovani e percorsi di condivisione – Spazio giovani Rete territoriale di inclusione sociale - Sportello accoglienza e segretariato sociale - Farsi prossimo - Ricovero notturno invernale d’emergenza - Casa san Martino - Progetto “Rimpatri mutuati” - progetto “Abbi cura di lui” Anziani monitoraggio del fenomeno solitudine Descriviamo in questo paragrafo (v. Tabella) alcuni dei principali progetti cofinanziati dall’8 per mille Italia per gli importi indicati nella seguente tabella. ANNO AMBITO CONTRIBUTO 8 per mille Italia 2005 Immigrazione 33.300 RIFINANZIATO 2007 2005 Solidarietà familiare - Prossimi alla vulnerabilità delle famiglie 81.600 66.800 2005 Salute mentale – La comunità che guarisce 80.700 90.000 2006 Legalità- Diritti di cittadinanza 92.500 38.880 2006 Prevenzione-Microcredito sociale 54.300 2006 Prossimità – Dialogo-Prossimità 38.400 2006 Territorio- Territorio e Responsabilità Sociale 12.800 Progetto “Diritti di cittadinanza”: lo sportello di informazione e consulenze legali Il Progetto è finalizzato a consolidare e ampliare il servizio di informazioni e consulenza legale già attivato dalla Caritas (durata novembre 2006 -febbraio 2008). È stato ampliato il servizio di informazioni e consulenza giuridiche attivo a Vicenza dal 2004 (una sera a settimana), gestito a titolo gratuito da avvocati volontari, con l’apertura di altri due sportelli (a Schio e a Bassano del Grappa), ma soprattutto con la tutela giudiziale a carico della Caritas di situazioni particolarmente complesse. «Il finanziamento è andato a coprire soprattutto i costi delle spese legali sostenute per situazioni particolarmente complesse e significative (cause pilota) che possono aprire strade nuove o far giurisprudenza, per attrezzare gli sportelli sul territorio e per i costi relativi ad un corso di formazione specifico per gli avvocati interessati a prestare servizio allo sportello. Le problematiche che incontriamo allo sportello, infatti, sono particolari (…) dopo la recente introduzione della formazione obbligatoria per gli avvocati, sono numerosi i corsi di formazione offerti dai Consigli dell’Ordine, ma in nessuno di tali corsi sono trattati gli aspetti che si incontrano con più frequenza agli sportelli. In questo modo siamo arrivati a raccogliere 50 avvocati volontari – il 5% degli avvocati presenti nel territorio della diocesi - che prestano servizio agli sportelli» (n.b. Il gratuito patrocinio a cui possono accedere le persone vittime di violenza sessuale o vittime di tratta ha una soglia di euro 9700 di reddito annuo dell’anno precedente) (Avv. Alessandra Pozza). X X X 105
Valutazione dei progetti Caritas-CEI 8 per mille Italia 2005-2007 I colloqui vengono realizzati «“da una coppia di avvocati” sia per poter incrociare le rispettive competenze e dare indicazioni più puntuali, sia per poter assicurare un maggiore ascolto in quanto, visto il limitato tempo a disposizione (a Vicenza gli avvocati di media incontrano 5/6 persone in due ore) una persona fa il colloquio e l’altra può prenderne nota nella scheda Oscar ( Il sistema informativo del Triveneto). Tutti quelli che fanno servizi di sportello sono avvocati o praticanti» (…) (A. Pozza). L’esplicita richiesta del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Vicenza fu diversi anni addietro quello di cancellarsi dall’ordine non essendo possibile fare la libera professione e al contempo fare attività di consulenza gratuita per Caritas quindi in deroga ai minimi tariffari. «Memore di questo, vedendo che da sola non ero in grado di far fronte alle esigenze del territorio, mi consultai e mi suggerirono di presentare all’ordine un progetto articolato in modo da evitare ai colleghi di essere sottoposti a misure disciplinari (…). Ci siamo confrontati con molte esperienze analoghe tra cui Avvocati di strada, attiva prima solo a Bologna e ora presente in molte città tra cui Verona e Padova, e “Avvocati per niente” appoggiati dalla Caritas Ambrosiana è più simile a noi sportello Caritas che operiamo come volontari» (A. Pozza). I problemi che si incontrano maggiormente agli sportelli riguardano il diritto del lavoro, la mancata corresponsione dello stipendio, infortuni sul lavoro, il credito al consumo ed il conseguente indebitamento con società finanziarie, la materia degli sfratti. Di norma vengono date informazioni e consulenze e, ove possibile, viene fatto l’invio a servizi appositi. In alcuni casi più complessi e significativi (cause pilota) si è proceduto anche alla tutela giudiziale che tuttavia ha avuto un carattere residuale in quanto gli ordini degli avvocati, sia di Vicenza che di Bassano del Grappa, con cui ci si verifica periodicamente, hanno espresso entrambi parere negativo per una tutela giuridica gratuita più ampia, che a loro avviso potrebbe configurare un “accaparramento di clientela” oltre che una “deroga ai minimi tariffari”. Per ciascun sportello è stata garantita la presenza, oltre che degli avvocati, anche di una persona dedicata all’accoglienza. Per alcune situazioni sono stati elaborati progetti di sostegno in sinergia con i servizi del territorio, in cui il Comune ha provveduto alle spese scolastiche, abitative o familiari. Nel corso del 2007 si sono rivolte ai tre sportelli ben 321 persone in prevalenza straniere (85 italiane). Per la grande maggioranza dei casi le indicazioni e le consulenze prestate sono state sufficienti a individuare con maggior chiarezza la problematica e quindi i servizi competenti. Solo in 16 casi si è proceduto a una tutela giuridica gratuita (cioè a carico del progetto). Pertanto il servizio risponde ad un bisogno del territorio e a cui il territorio non offre, al momento, altre risposte. Esiste una forte collaborazione con il territorio e con le comunità ecclesiali. Solo ad Arzignano vi è uno sportello legale avviato dall’ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione di cui la Caritas è socia) con cui c’è una collaborazione costante. Permane il problema della sostenibilità del servizio; dalla relazione finale del progetto leggiamo: «In ordine alla sostenibilità del progetto, già si è detto che i servizi sociali del territorio attualmente non dispongono di risorse sufficienti da destinare alla tutela legale delle persone seguite, né si prevede che tali risorse possano aumentare, pertanto per il finanziamento del progetto si dovrà attingere a fondi della Diocesi, ad enti privati (fondazioni bancarie) ma anche, ampliandone il numero, alla generosità degli stessi professionisti volontari che in base alla loro disponibilità, come già accade per gli Avvocati di Strada di Bologna, potrebbero assumere a proprio carico la tutela di situazioni particolarmente gravose» (A. Pozza). Nella seconda fase rifinanziata nel 2007 si privilegia l’intervento a favore dei nomadi e delle persone carcerate che richiedono professionalità più specifiche e un’attenzione maggiore. Con riferimento ai nomadi, il progetto si sviluppa unitamente ad altro denominato “A scuola insieme” a favore di minori nomadi che pur facendo parte di nuclei stanziali si trovano in situazione di precarietà dal punto di vista anagrafico e quindi non possono accedere né usufruire di tanti servizi erogati dagli enti locali. Da una precedente esperienza di analisi del territorio la Caritas di Vicenza stima che vi siano complessivamente 500 persone tra Rom e Sinti. La maggior parte di loro è stanziale da molti anni (20 per i Rom e circa 30 per i Sinti). «E coloro 106
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