valutazione 8xmille Italia - Caritas Italiana

Il ruolo del FondoCEI 8 per mille Italia
nell’ambito delle strategie di intervento
Valutazione dei progetti Caritas-CEI 8 per mille Italia 2005-2007
Nel corso del triennio 2005-2007 sono stati cofinanziati con fondi 8 per mille Italia 5 progetti,
di cui uno costituisce il prolungamento di un progetto del 2006, nei seguenti ambiti: minori,
salute mentale, prevenzione e lavoro.
Complessivamente l’importo del cofinanziamento è stato di 428.900 euro: il Fondo rappresenta
il 40% del budget complessivo della Caritas.
A differenza delle altre Caritas presenti nel gruppo interessato alla seconda fase della ricerca,
a Trapani l’8 per mille diocesano pesa pochissimo sul budget complessivo, solo il 10%,
mentre le convenzioni con pubbliche amministrazioni, quasi assenti nelle diocesi di piccole e
medie dimensioni, contribuiscono con il 40% del budget complessivo. Nelle altre Caritas analizzate
il valore procapite dell’8 per mille diocesano è stato dalle tre alle cinque volte superiore
a quello registrato a Trapani. Tra le Caritas di medie dimensioni quella di Trapani, di
contro, si colloca tra le 10 che accedono maggiormente alle risorse dell’8 per mille Italia con
2,13 euro per abitante nel corso del triennio 2005-2007.
ANNO + AMBITO PROGETTO SOGGETTO GESTORE CONTRIBUTO ACCORDATO
2006 -2007 Minori (Granello di Senapa I- II) Ente ecclesiastico “Chiesa SS. Trinità” 49.500 + 90.000 (150.200)
2005 Salute Mentale (Progetto Cometa) Ente ecclesiastico “Chiesa SS. Trinità” 139.600
2006 Lavoro (Progetto E-Laborando) Ente ecclesiastico Badia Grande 100.000
2006 Prevenzione (Crescere Insieme) Ente ecclesiastico Badia Grande 100.000
Per la Caritas di Trapani la funzione di advocacy realizzata con i progetti 8 per mille Italia è
stata molto forte; sull’indice utilizzato per rilevare tale dimensione raggiunge, infatti, il punteggio
massimo di 20 (in un range da 0 a 20 con una media di 15). Relativamente ai risultati
percepiti e ai modelli di intervento adottati, questa Caritas si colloca su posizioni elevate
nell’utilizzo di strategie di mobilitazione della società civile: sul fattore che definisce tale
dimensione ha un punteggio di 1,20 e si colloca tra le 10 che maggiormente adottano questa
strategia. Meno evidente, seppur presente, la mobilitazione della comunità ecclesiale (con un
punteggio sul fattore di 0,28, è leggermente sopra il valore mediano di 0,13). Dalle risposte
presenti nel questionario, riferite agli items che ci hanno permesso di trattare la dimensione
del Mantenimento dei servizi, si evince una tendenza ad utilizzare il Fondo8 per mille Italia
per portare avanti servizi già attivi della Caritas; su questo fattore il punteggio della Caritas è
di 0,9, decisamente superiore al valore medio di 0. Da quanto emerso nell’analisi sul campo ci
pare di poter interpretare tale atteggiamento come scelta di consolidamento di una rete di
servizi parzialmente autonomi e supportati prevalentemente da volontari del Servizio Civile
Nazionale: difficoltà si incontrano nel coinvolgimento diffuso e continuativo dei volontari. Coloro
che operano per Caritas come volontari sono spesso giovani donne con diploma di laurea
connesso ai temi del servizio sociale, a tutti gli effetti responsabili dei diversi settori e con
scarso supporto di associazioni di volontariato locali molto presenti in altre realtà. C’è, infine,
una spinta all’innovazione che si manifesta nell’affermare che l’utilizzo del Fondo8 per
mille ha favorito (v. Questionario I° Fase) l’innovazione e la sperimentazione verso i bisogni,
emergenti e consolidati.
Il ruolo di mobilitazione sociale e di catalizzatore dell’8 per mille Italia
In entrambe le concezioni espresse da referenti della Caritas trapanese emerge il ruolo di
“catalizzatore” svolto dai progetti realizzati grazie ai fondi dell’8 per mille Italia. «L’8 per
mille Italia noi lo abbiamo utilizzato per innescare i processi, non abbiamo mai voluto utilizzarlo
per mantenere le strutture» (Direttore).
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