valutazione 8xmille Italia - Caritas Italiana
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Valutazione dei progetti <strong>Caritas</strong>-CEI 8 per mille <strong>Italia</strong> 2005-2007<br />
I colloqui vengono realizzati «“da una coppia di avvocati” sia per poter incrociare le rispettive<br />
competenze e dare indicazioni più puntuali, sia per poter assicurare un maggiore ascolto<br />
in quanto, visto il limitato tempo a disposizione (a Vicenza gli avvocati di media incontrano<br />
5/6 persone in due ore) una persona fa il colloquio e l’altra può prenderne nota nella scheda<br />
Oscar ( Il sistema informativo del Triveneto). Tutti quelli che fanno servizi di sportello sono<br />
avvocati o praticanti» (…) (A. Pozza).<br />
L’esplicita richiesta del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Vicenza fu diversi anni addietro<br />
quello di cancellarsi dall’ordine non essendo possibile fare la libera professione e al contempo<br />
fare attività di consulenza gratuita per <strong>Caritas</strong> quindi in deroga ai minimi tariffari. «Memore<br />
di questo, vedendo che da sola non ero in grado di far fronte alle esigenze del territorio, mi<br />
consultai e mi suggerirono di presentare all’ordine un progetto articolato in modo da evitare<br />
ai colleghi di essere sottoposti a misure disciplinari (…). Ci siamo confrontati con molte esperienze<br />
analoghe tra cui Avvocati di strada, attiva prima solo a Bologna e ora presente in<br />
molte città tra cui Verona e Padova, e “Avvocati per niente” appoggiati dalla <strong>Caritas</strong> Ambrosiana<br />
è più simile a noi sportello <strong>Caritas</strong> che operiamo come volontari» (A. Pozza).<br />
I problemi che si incontrano maggiormente agli sportelli riguardano il diritto del lavoro, la<br />
mancata corresponsione dello stipendio, infortuni sul lavoro, il credito al consumo ed il conseguente<br />
indebitamento con società finanziarie, la materia degli sfratti. Di norma vengono<br />
date informazioni e consulenze e, ove possibile, viene fatto l’invio a servizi appositi.<br />
In alcuni casi più complessi e significativi (cause pilota) si è proceduto anche alla tutela giudiziale<br />
che tuttavia ha avuto un carattere residuale in quanto gli ordini degli avvocati, sia di Vicenza<br />
che di Bassano del Grappa, con cui ci si verifica periodicamente, hanno espresso entrambi<br />
parere negativo per una tutela giuridica gratuita più ampia, che a loro avviso potrebbe<br />
configurare un “accaparramento di clientela” oltre che una “deroga ai minimi tariffari”. Per<br />
ciascun sportello è stata garantita la presenza, oltre che degli avvocati, anche di una persona<br />
dedicata all’accoglienza.<br />
Per alcune situazioni sono stati elaborati progetti di sostegno in sinergia con i servizi del territorio,<br />
in cui il Comune ha provveduto alle spese scolastiche, abitative o familiari.<br />
Nel corso del 2007 si sono rivolte ai tre sportelli ben 321 persone in prevalenza straniere (85<br />
italiane). Per la grande maggioranza dei casi le indicazioni e le consulenze prestate sono state<br />
sufficienti a individuare con maggior chiarezza la problematica e quindi i servizi competenti.<br />
Solo in 16 casi si è proceduto a una tutela giuridica gratuita (cioè a carico del progetto). Pertanto<br />
il servizio risponde ad un bisogno del territorio e a cui il territorio non offre, al momento,<br />
altre risposte. Esiste una forte collaborazione con il territorio e con le comunità ecclesiali.<br />
Solo ad Arzignano vi è uno sportello legale avviato dall’ASGI (Associazione Studi Giuridici<br />
sull’Immigrazione di cui la <strong>Caritas</strong> è socia) con cui c’è una collaborazione costante. Permane<br />
il problema della sostenibilità del servizio; dalla relazione finale del progetto leggiamo: «In<br />
ordine alla sostenibilità del progetto, già si è detto che i servizi sociali del territorio attualmente<br />
non dispongono di risorse sufficienti da destinare alla tutela legale delle persone seguite,<br />
né si prevede che tali risorse possano aumentare, pertanto per il finanziamento del<br />
progetto si dovrà attingere a fondi della Diocesi, ad enti privati (fondazioni bancarie) ma anche,<br />
ampliandone il numero, alla generosità degli stessi professionisti volontari che in base<br />
alla loro disponibilità, come già accade per gli Avvocati di Strada di Bologna, potrebbero assumere<br />
a proprio carico la tutela di situazioni particolarmente gravose» (A. Pozza).<br />
Nella seconda fase rifinanziata nel 2007 si privilegia l’intervento a favore dei nomadi e delle<br />
persone carcerate che richiedono professionalità più specifiche e un’attenzione maggiore.<br />
Con riferimento ai nomadi, il progetto si sviluppa unitamente ad altro denominato “A scuola<br />
insieme” a favore di minori nomadi che pur facendo parte di nuclei stanziali si trovano in situazione<br />
di precarietà dal punto di vista anagrafico e quindi non possono accedere né usufruire<br />
di tanti servizi erogati dagli enti locali. Da una precedente esperienza di analisi del territorio<br />
la <strong>Caritas</strong> di Vicenza stima che vi siano complessivamente 500 persone tra Rom e Sinti. La<br />
maggior parte di loro è stanziale da molti anni (20 per i Rom e circa 30 per i Sinti). «E coloro<br />
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