valutazione 8xmille Italia - Caritas Italiana
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Scheda progetti 8 per mille <strong>Italia</strong><br />
Valutazione dei progetti <strong>Caritas</strong>-CEI 8 per mille <strong>Italia</strong> 2005-2007<br />
Progetto ‘Il ponte’.<br />
Verso la chiusura dell’OPG - Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa<br />
La città di Aversa ospita uno dei 6 Ospedali Psichiatrici Giudiziari<br />
esistenti in <strong>Italia</strong>, strutture giudiziarie sino ad oggi dipendenti<br />
dall’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia,<br />
che hanno sostituito i precedenti manicomi criminali finalizzati<br />
alla reclusione e al recupero, ove possibile, di persone con malattie<br />
psichiatriche. Sono le uniche strutture di questo tipo sopravvissute<br />
alla Legge 180 del 1978 che prevedeva l’abolizione degli<br />
ospedali psichiatrici e la creazione di servizi di diagnosi e cura<br />
negli ospedali generali, o di strutture di appoggio per ex degenti<br />
manicomiali. Con il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri<br />
dell’aprile 2008 titolato “Trasferimento al Servizio sanitario<br />
nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse<br />
finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in materia<br />
di sanità penitenziaria” si trasferisce al Sistema sanitario Nazionale<br />
la materia della sanità penitenziaria. Con quest’ultimo atto,<br />
dopo decenni di denunce, si avvia la dismissione degli ospedali psichiatrici giudiziari, la<br />
chiusura «dell’ultimo e contraddittorio baluardo sospeso tra giustizia e psichiatria», del “mostro<br />
a due teste” (C.Neglia, 2008, <strong>Caritas</strong> <strong>Italia</strong>na) e si ribadisce il principio di territorialità che «costituisce<br />
il fondamento alla base del decentramento degli OPG e rende possibile la differenziazione<br />
nella esecuzione della misura di sicurezza che non lega l’applicazione della misura di sicurezza<br />
in modo univoco ed esclusivo all’OPG» (Allegato C).<br />
L’Ospedale Psichiatrico Giudiziario “Filippo Saporito” di Aversa, nato nel 1876, è il più grande<br />
dei sei istituti di detenzione presenti in <strong>Italia</strong> e presenta notevoli problemi di sovraffollamento,<br />
nonché un aumento del numero dei suicidi negli ultimi anni: «La disponibilità<br />
massima di accoglienza è di 170 individui (…) Nel 2005 Aversa ha accolto internati provenienti<br />
da altri OPG in parziale ristrutturazione e in pochi mesi si è passati da circa 200 ricoverati<br />
a 300. Un sovraffollamento ingiustificato perché oltre la metà degli internati potrebbe uscire<br />
e comunque non costituisce un pericolo per la sicurezza altrui; la loro permanenza è data<br />
dall’assenza di strutture territoriali che possano farsene carico». Benché parte degli internati<br />
sia in regime di “licenza-esperimento”, cioè temporaneamente affidati a strutture esterne<br />
o a famiglie, essi rimangono sempre in carico all’istituto e in caso di fallimento della licenza<br />
sarebbero immediatamente riportati in OPG. «Che l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, così<br />
come è attualmente inteso, abbia fatto il suo tempo è condizione accettata pressoché da<br />
tutti; l’impossibilità a risolvere la questione nasce, credo, dalla attuale mancanza di alternative.<br />
È più facile mantenere la situazione attuale, piuttosto che lavorare per garantire la<br />
dignità di soggetti affetti da patologia mentale» (Adolfo Ferraro, Direttore dell’OPG di Aversa<br />
dal 1996 tratto da: “Inchiesta sulla malattia mentale e gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari”<br />
dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo ‘Carlo De Martino’ - IFG Ondine).<br />
In data 31.12.08 secondo i dati forniti dal Dott. Giuseppe Nese - Responsabile dell’Area socio<br />
sanitaria dell’ASL CE2 – le persone a carico dell’ Ospedale Psichiatrico Giudiziario “Filippo Saporito”<br />
di Aversa sono 315. Di questi:<br />
- 45 detenuti in licenza Finale di Esperimento, quindi “fisicamente fuori” dalla struttura;<br />
- 270 internati presenti all’interno dell’OPG.<br />
Dei 270 internati sono circa 170 quelli sottoposti a misura di sicurezza definitiva; circa la metà<br />
di questi, 88 persone, hanno la proroga della misura di sicurezza per mancanza di riferimenti<br />
esterni e/o di risposta del territorio di origine. Di questi 57 hanno un giudizio di dimissibilità<br />
dell’Équipe.<br />
La questione della dismissione degli internati non deriva ovviamente da carenze di risorse economiche:<br />
dalle stime forniteci dalla stessa ASL emerge che il costo approssimativo (com-<br />
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