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sporti - TopSport

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INSerTo ecoNomIA - Novembre 2012<br />

NEWS<br />

Un piano di promozione per lo sport<br />

L’import/export di articoli <strong>sporti</strong>vi in Lombardia<br />

Dall’elaborazione dei dati raccolti dalla Camera di Commercio di Milano si<br />

evince che nel quarto trimestre del 2011 il mercato degli articoli <strong>sporti</strong>vi<br />

in Lombardia, tra import ed export, ha mosso quasi 223 milioni di euro<br />

dal 21,6% di tutti gli operatori del settore esistenti in Italia. Circa la metà<br />

dell’interscambio con l’estero è costituito dalle importazioni, in massima<br />

parte dirette a Milano (il 68,8% del totale lombardo), per un valore che<br />

supera i 122 milioni di euro. Il 60,7% degli articoli proviene da Paesi della<br />

Comunità Europea e il 35,3% dall’Asia, con la Cina a coprire il ruolo di<br />

maggiore fornitore di quell’area continentale, fornendo merci per un valore<br />

globale di 34 milioni di euro. Milano è la provincia più attiva lombarda<br />

anche nell’import, con una spesa che rasenta gli 84 milioni di euro e costituisce<br />

il 68,8% del totale regionale. A ruota: Monza/Brianza (7,6% del<br />

totale lombardo) e Bergamo (6%). Rispetto al 2010 hanno aumentato la<br />

quantità dei prodotti importati e relativi corrispettivi monetari, le aziende di<br />

Monza/Brianza (+384%) e di Como (+59,8%).<br />

Tra le province esportatrici è ancora Milano a primeggiare con il 43,6%<br />

calcolato su base regionale e il 5,5% su quella nazionale, per un valore<br />

globale di 44 milioni di euro. Seguono Mantova con il 24,6% (24,8 milioni)<br />

e Lecco con l’8,4%. Lodi (+82,3%), Como (+13%) e Brescia (8,9%)<br />

sono le province che rispetto all’anno precedente hanno maggiormente<br />

aumentato il volume dei prodotti per export. I Paesi dell’Unione Europea<br />

e del Nord America sono i maggiori Paesi destinatari degli articoli <strong>sporti</strong>vi<br />

prodotti in Lombardia: rispettivamente il 59,2% e il 13,7%.<br />

Le imprese lombarde coinvolte in questo importante capitolo dell’economia<br />

nazionale sono 181.<br />

Abbigliamento e accessori per lo sport<br />

È stato approvato a fine settembre il primo Piano Nazionale<br />

per la promozione dell’attività <strong>sporti</strong>va. Il via libera è arrivato<br />

nel corso della riunione del Tangos (Tavolo Nazionale per la<br />

Governance nello Sport) presso il Dipartimento per gli affari<br />

regionali, il turismo e lo sport, presieduto dal ministro Piero<br />

Gnudi. Erano presenti rappresentanti della Presidenza del<br />

Consiglio, dei Ministeri dell’Interno, della Salute, dell’Istruzione,<br />

del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Conferenza<br />

delle Regioni e delle Province Autonome, dell’Upi (Unione<br />

Province Italiane) dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni<br />

Italiani), del Coni (Comitato Nazionale Olimpico), del Cip<br />

(Comitato Italiano Paralimpico), dell’Istat e dell’Istituto per il<br />

Credito Sportivo.<br />

Il Piano Nazionale 2012, alla sua prima edizione, oltre a illustrare<br />

in modo articolato e organico dati elaborati in collaborazione<br />

con l’Istat sulla pratica <strong>sporti</strong>va in Italia, contiene<br />

il quadro delle iniziative portate avanti dalla presidenza del<br />

Consiglio, dal Miur (Ministero dell’Istruzione dell’Università<br />

e della Ricerca) dal Ministero della Salute, dalle Regioni,<br />

dal Coni e dal Cip per avvicinare alla pratica dello sport e<br />

dell’attività motoria tutti i cittadini, specie i giovani, studenti e<br />

anziani. Ciò, anche in considerazione della proclamazione del<br />

2012 quale anno europeo dell’invecchiamento attivo e della<br />

solidarietà tra le generazioni. “Lo sport – ha detto il Ministro<br />

Gnudi – ha un grande valore educativo e prepara i giovani<br />

ad affrontare le sfide della vita. Il Piano è uno strumento che<br />

il ministero dello Sport, con la collaborazione dei ministeri<br />

competenti di tutti i livelli istituzionali, del Coni e del Cip ha<br />

voluto mettere in campo proprio per dare la possibilità a un<br />

maggior numero di persone di praticare le attività <strong>sporti</strong>ve”.<br />

Una strategia retail europea<br />

per Le Coq Sportif<br />

Le Coq Sportif ha inaugurato il suo primo<br />

flagship internazionale al numero 15 di Via<br />

Dante, importante strada pedonale ricca di<br />

negozi dello shopping nel cuore di Milano.<br />

Lo store del marchio dal fiero galletto misura<br />

240 metri quadrati distribuiti su due<br />

piani. Fino ad oggi, il brand del gruppo svizzero<br />

Airesis aveva concentrato lo sviluppo<br />

della sua rete di negozi sul mercato francese,<br />

con un flagship a Parigi inaugurato nel<br />

2010. LCS possiede anche dei negozi in<br />

proprio a Parigi, su Rue Tiquetonne, Parigi<br />

Citadium, Strasburgo, Bayonne, Aix-en-<br />

Provence, Lione e a Lilla e Marsiglia, che<br />

hanno aperto quest’estate, oltre a sette<br />

negozi outlet.<br />

Le Coq Sportif era già presente all’estero<br />

grazie a suoi partner in 27 concept-store,<br />

soprattutto in Russia, Argentina o Sudafrica<br />

e si appresta ad entrare sul mercato<br />

brasiliano. In Italia invece il marchio sta implementando<br />

solo ora i suoi primi sviluppi<br />

in proprio. Prima di Milano aveva comunque<br />

aperto uno store a Varese e a fine settembre<br />

uno a Lecce.<br />

Ma Le Coq Sportif ha altri progetti da realizzare<br />

entro la fine del 2012. In Francia, arriverà<br />

nel centro commerciale Quatre Temps,<br />

nel quartiere della Défense di Parigi, e<br />

soprattutto entrerà in altri nuovi mercati.<br />

Secondo modaes un’apertura è già stata<br />

pianificata a Barcellona, dove il marchio<br />

francese avrebbe firmato per uno spazio di<br />

600 metri quadri, in calle Boters, nel centro<br />

pedonale del capoluogo catalano. La<br />

seconda apertura internazionale dovrebbe<br />

essere realizzata a Londra.<br />

Le Coq Sportif è distribuito in una rete di<br />

3400 punti vendita multimarca in Europa.<br />

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