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FOCUS ON<br />
>><br />
dei nostri giorni che è riuscito a imporsi<br />
intercettando la domanda ancora forte<br />
dei consumatori costretti a fare i conti<br />
con un ridotto potere d’acquisto.<br />
Outlet, ovvero ‘fuori tutto’: questo il<br />
significato letterale della denominazione<br />
di questi spacci, dove le merci<br />
in vendita provengono direttamente<br />
dai produttori.<br />
Fino agli anni ’80 l’accesso agli spacci<br />
aziendali costituiva una sorta di benefit<br />
riservato dalle aziende ai propri dipendenti,<br />
ai quali, in certi periodi, veniva<br />
concesso l’acquisto di rimanenze delle<br />
stagioni precedenti o di capi con<br />
piccoli difetti di fabbricazione.<br />
I primi spacci erano monomarca,<br />
spesso dislocati in zone industriali<br />
fuori dalle città. Oggi in Italia i piccoli<br />
outlet sono spuntati come funghi un<br />
po’ dappertutto, anche nei centri cittadini,<br />
e sono ormai diverse migliaia,<br />
concentrati soprattutto nel centronord<br />
del Paese. La Lombardia fa la<br />
parte del leone: solo a Milano ce ne<br />
sono almeno duecento.<br />
I FOC (Factory Outlet Center) fecero<br />
la loro comparsa negli anni ’90, introducendo<br />
anche in Italia la formula delle<br />
‘cattedrali del risparmio’ che ospitano<br />
e riuniscono in un unico grande centro<br />
griffe famose dei settori più vari,<br />
dall’abbigliamento per donna, uomo<br />
e bambino a quello <strong>sporti</strong>vo, dalle calzature<br />
alle borse e alle valigie, dalla<br />
biancheria intima ai costumi da bagno,<br />
fino agli occhiali e così via, e dove, pur<br />
mantenendo ad alto livello l’immagine<br />
delle firme e dei brand, i prodotti vengono<br />
venduti a prezzi ultra scontati. La<br />
formula degli outlet e dei FOC offre indubbi<br />
vantaggi sia ai consumatori che<br />
ai produttori. I primi riescono ad acquistare<br />
prodotti di marca a prezzi molto<br />
più bassi di quelli originari; i secondi<br />
riescono a ‘piazzare’ notevoli quantità<br />
di prodotti che altrimenti resterebbero<br />
nei magazzini.<br />
Nelle enormi superfici attrezzate riservate<br />
esclusivamente agli outlet, un mix<br />
fra centri commerciali e mercati delle<br />
occasioni, prestigiose case di moda<br />
e vari marchi hanno trovato un canale<br />
diretto per smerciare i prodotti che a<br />
fine stagione dalle boutique tornano<br />
al mittente: rimanenze e fine serie,<br />
eccedenze di produzione, campionari<br />
e capi della stagione precedente, e<br />
così via.<br />
Questa innovativa formula commerciale<br />
è stata sperimentata una<br />
trentina d’anni fa negli Stati Uniti,<br />
dove oggi si contano oltre trecento<br />
‘villaggi’. Ben presto è stata trapiantata<br />
in Gran Bretagna, e da lì si è<br />
successivamente allargata a macchia<br />
d’olio in tutta Europa, dove i factory<br />
outlet sono ormai una settantina.<br />
Il primo centro del sud Europa, Fox<br />
Town, è stato aperto 15 anni fa, nel<br />
novembre del 1995, a Mendrisio nel<br />
Canton Ticino. Dislocato su più livelli,<br />
aprì con nove negozi: ora ne ha circa<br />
160 ed è già stata annunciata l’apertura<br />
di altre boutique. È frequentatissimo,<br />
anche da italiani provenienti in<br />
particolare dalla vicina Lombardia, soprattutto<br />
nei weekend, durante i quali<br />
si concentra circa il 50% degli incassi<br />
settimanali.<br />
Sport protagonista anche nel prezzo<br />
Solo sport in uno dei primi<br />
factory outlet italiani<br />
Tutti i principali e più blasonati<br />
brand del mondo dello sport, da<br />
Nike ad adidas, da Puma a Fila, sono<br />
presenti con propri store all’interno<br />
dei Factory Outlet Center.<br />
Proprio allo sport e all’abbigliamento<br />
<strong>sporti</strong>vo è stata dedicata una delle<br />
prime ‘cittadelle del risparmio’ sorte<br />
in Italia alla fine degli anni ’90. Si<br />
tratta del Fifty factory store - Aosta<br />
1, un outlet storico, nato nel lontano<br />
1997 in collaborazione con Nike.<br />
Il marchio americano vi occupa<br />
tuttora uno spazio di vendita di circa<br />
settecento metri quadrati e propone<br />
un assortimento di articoli a prezzi<br />
super scontati, dal 25 al 70% in<br />
meno rispetto quello dei negozi.<br />
Sempre allo sportswear e al freewear<br />
è dedicato il secondo Fifty factory<br />
store di Aosta, molto particolare<br />
anche per la sua posizione – è infatti<br />
inserito in un contesto montano<br />
di grande bellezza – e per il tipo<br />
di realizzazione architettonica, in<br />
quanto la struttura è completamente<br />
trasparente. I prodotti di Aosta 2 si<br />
diversificano da quelli del primo Fifty<br />
factory store in quanto più orientati<br />
alla moda.<br />
È dedicata alla formula outlet<br />
anche la catena Sport Discount<br />
del gruppo Cisalfa. Si tratta di<br />
un’insegna parallela che identifica al<br />
momento 16 punti vendita dal layout<br />
essenziale, dislocati in varie zone<br />
d’Italia e che sono pensati per una<br />
clientela orientata prioritariamente<br />
a un rapido esaurimento dei residui<br />
stagionali.<br />
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