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DALLA COPERTINA SPECIALE VOLLEY<br />
Valori di valore<br />
46<br />
Il mercato del volley<br />
è oggi appetito<br />
dalle aziende<br />
per l’ambiente sano<br />
ed i messaggi positivi<br />
che veicola ai<br />
consumatori<br />
FOTO: dAnILO VIgnI<br />
Volere è volare. Sulle ali di<br />
quello che è comunemente<br />
riconosciuto come buono,<br />
input positivi che fanno bene<br />
al movimento e ai suoi tesserati,<br />
alla società e ai consumatori. Vola il<br />
volley, perché lo vuole. Frutto di un<br />
progetto, studiato dalla Federazione,<br />
la FIPAV. Merito di strategie che<br />
affondano nell’intimo della coscienza<br />
umana. La crisi economica, specchio<br />
di una certa etica della società,<br />
si sconfigge a colpi di coerenza.<br />
L’immagine è sostanza.<br />
Si investe sull’innovazione,<br />
sulla sicurezza, sul<br />
sociale. Il ritorno è garantito.<br />
Lo dicono i numeri,<br />
lo confermano gli<br />
addetti ai lavori. Le<br />
aziende dovrebbero tenerlo<br />
presente. Un movimento<br />
che cresce è<br />
un movimento che produce<br />
interesse e che<br />
muove il mercato. E<br />
quello del volley ha statistiche<br />
di tutto rispetto.<br />
I tesserati sono infatti aumentati<br />
dai 294.988 della<br />
stagione 2004/05 ai<br />
356.171 del 2011/12,<br />
2,58% in più rispetto al<br />
2010/11 in un trend di<br />
crescita costante, che la<br />
crisi economica non ha<br />
scalfito. Altro dato interessante<br />
è quello della<br />
suddivisione dei tesserati,<br />
tra i quali emerge la<br />
presenza preponderante<br />
della componente femminile.<br />
I numeri attuali delineano<br />
un quadro chiaro.<br />
Con 269.710 atlete a<br />
fronte degli 86.461 giocatori,<br />
le <strong>sporti</strong>ve in rosa<br />
rappresentano la maggior<br />
parte delle fruitrici<br />
del volley. È una tendenza<br />
che si sviluppa dal<br />
2004/05, quando le tesserate erano<br />
217.445 contro i 77.543 colleghi. È<br />
un mondo che cresce, che cambia e<br />
che oggi vanta 4759 società affiliate,<br />
un bacino importante che, se stimolato<br />
a dovere, può rappresentare un<br />
target interessante da stimolare per<br />
le aziende ed i negozianti <strong>sporti</strong>vi.<br />
Per informazioni chiedere a David<br />
Stucchi, responsabile dell’ufficio<br />
marketing e comunicazione della FI-<br />
PAV, la Federazione Italiana Pallavolo.<br />
“A mio giudizio – afferma infatti<br />
Stucchi – il volley è un buon prodotto<br />
abituato a rivolgersi alle aziende<br />
attente all’innovazione. In un momento<br />
di crisi economica, ha le caratteristiche<br />
giuste per esercitare un buon<br />
appeal su brand e consumatori.” La<br />
Federazione fa la sua parte, lavorando<br />
in modo differente da un’azienda<br />
tradizionale, dovendo sia dare visibilità<br />
ai suoi sponsor, sia promuovere<br />
l’attività sul territorio nazionale. È<br />
questa la sfida della FIPAV che, nel<br />
suo lavoro, evidenzia l’essenza più<br />
interessante del movimento del volley.<br />
“Abbiamo diversi progetti – spiega<br />
infatti Stucchi – molti dei quali<br />
coinvolgono l’aspetto sociale”. Ecco<br />
l’asso nella manica. In un momento<br />
in cui è difficile riconoscersi in qualcosa<br />
di stabile, con le incertezze del<br />
mercato che tolgono sicurezza, un<br />
prodotto che fonda la sua appetibilità<br />
su valori extraeconomici, ma<br />
che poi diventano commerciali, è<br />
un porto sicuro nel quale attraccare,<br />
in attesa che le mareggiate della<br />
borsa si plachino. Salute, prevenzione,<br />
ricerca, rispetto di sé, degli avversari,<br />
delle regole. Valori senza<br />
tempo che oggi vengano rivalutati.<br />
Valori di valore, nel senso che danno<br />
al movimento una nuova forza attrattiva<br />
in una connotazione vintage dal<br />
sapore attuale. Perché ciò che è<br />
buono non tramonta mai. Cambiano i<br />
colori, le forme, i messaggi pubblicitari,<br />
ma quello che rende un uomo o<br />
un’azione giusta o sbagliata è immu-