Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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sociale<br />
“Da diversi anni – ricorda Goracci – era già stata<br />
attivata una seduta mensile della Commissione<br />
provinciale a Città di Castello a favore dei residenti<br />
nel territorio della Asl n.1; la cadenza mensile<br />
risultava però non sufficiente a fronte delle<br />
richieste dei cittadini e comunque la sede di Città<br />
di Castello, Distretto Alto Tevere, risulta più difficile<br />
da raggiungere per i cittadini del Distretto Alto<br />
Chiascio rispetto alla stessa Perugia. Nel Distretto<br />
Alto Chiascio – aggiunge - ricadono territori<br />
e comuni che soffrono storiche condizioni di<br />
isolamento viario, a cominciare da quelli della fascia<br />
appenninica, per cui l’avvicinamento di questo<br />
servizio sarebbe un segnale di forte attenzione<br />
verso i cittadini di quest’area”.<br />
Per Goracci “una diversa articolazione, decentrata,<br />
consente di avvicinare questo importante<br />
servizio ai cittadini e per quelli residenti nel Distretto<br />
Alto Chiascio è quanto mai opportuno che<br />
venga attivata quanto prima una sottocommissione<br />
che – conclude -, almeno due volte al mese<br />
possa dare risposte agli automobilisti che devono<br />
sottoporsi ad apposite visite mediche ai sensi del<br />
Codice della Strada, con particolare riferimento<br />
alle persone anziane e svantaggiate”.<br />
ANZIANI: “NELL'ORVIETANO ASSISTENZA A<br />
RISCHIO: CONVOCARE AMBITO SOCIALE ED<br />
ASL" – GALANELLO (PD) SOLLECITA LA<br />
GIUNTA REGIONALE<br />
Perugia, 27 settembre 2011 - “L'Orvietano è uno<br />
dei territori <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> a maggiore densità di<br />
anziani over 65 e 75, ma risulta privo di strutture<br />
pubbliche di residenza sanitaria assistita e di<br />
centri per la riabilitazione intensiva: una situazione<br />
non più sostenibile che è motivo di diffusa<br />
preoccupazione tra le famiglie". Fausto Galanello,<br />
consigliere regionale del Partito democratico,<br />
lancia l'allarme sulla gestione della non autosufficienza<br />
geriatrica nel comprensorio di Orvieto<br />
ed invita la Giunta regionale "a convocare<br />
un’assemblea dei sindaci dell’ambito sociale n.12<br />
insieme alla direzione della Asl 4 per individuare<br />
possibili soluzioni".<br />
"In questa parte della <strong>Regione</strong> - sottolinea Galanello<br />
- risultano inadeguati anche i centri semiresidenziali,<br />
sia per anziani non autosufficienti che<br />
autosufficienti e da tempo è stato chiuso il reparto<br />
di geriatria nel nosocomio cittadino. A questo<br />
- prosegue il consigliere - si aggiunge l’incertezza<br />
sull'assegnazione al comprensorio Orvietano di<br />
un numero adeguato di autorizzazioni regionali<br />
per nuovi posti di residenza protetta". Galanello<br />
ricorda che "le stesse associazioni di settore (Anaste,<br />
Acrit e Lega cooperative) hanno sottolineato<br />
uno stato di difficoltà, dovuto anche alla<br />
mancata ottimizzazione dei posti convenzionati e<br />
dal blocco dei ricoveri integrati". Per l'esponente<br />
del Pd, in conclusione, si tratta di "una precarietà<br />
dei servizi di assistenza che ha determinato uno<br />
sviluppo di strutture che, pur avendo<br />
l’autorizzazione del Comune, non hanno requisiti<br />
strutturali né organizzativi ed operano senza<br />
personale sanitario specializzato".<br />
NON AUTOSUFFICIENZA: INIZIATO L'ESA-<br />
ME DEL REGOLAMENTO PER DETERMINARE<br />
LA COMPARTECIPAZIONE SUI RICOVERI IN<br />
STRUTTURE PROTETTE – LA TERZA COM-<br />
MISSIONE HA ASCOLTATO L'ASSESSORE<br />
CASCIARI<br />
Perugia, 27 settembre 2011 – A Palazzo Cesaroni<br />
la terza Commissione consiliare ha iniziato l'esame<br />
delle modifiche apportate dalla Giunta regionale<br />
al Regolamento di gestione del Fondo per<br />
la non autosufficienza, in particolare i criteri per<br />
la determinazione delle compartecipazioni dei<br />
singoli pazienti non autosufficienti ai costi dei ricoveri<br />
in strutture protette residenziali e semiresidenziali.<br />
La complessità dell'argomento, emersa nel corso<br />
della audizione con l'assessore ai servizi sociali<br />
Carla Casciari, ha indotto la Commissione presieduta<br />
da Massimo Buconi ad aggiornare la<br />
seduta alla prossima settimana ed a chiedere alla<br />
Giunta ulteriori elementi conoscitivi ed eventuali<br />
stime e proiezioni sula applicazione del regolamento<br />
modificato. Queste prevedono di fissare<br />
quattro fasce di compartecipazione ai costi dei<br />
servizi in base al reddito individuale, calcolato<br />
con l'Isee (Indicatore della situazione economica<br />
equivalente) partendo da una esenzione totale<br />
per la cosiddetta soglia di povertà assoluta individuata<br />
nel 2009 dall'Istat, in 589.81 euro mensili.<br />
Le modifiche al regolamento, elaborate dalla<br />
Giunta anche sulla base delle risultanze di tre<br />
gruppi di lavoro, di fatto affrontano situazioni<br />
complesse e temi delicati quali: l'obbligo o meno<br />
di far intervenire le famiglie dei pazienti nella<br />
compartecipazione ai costi in particolare dei ricoveri;<br />
le modalità di calcolo dei redditi, con eventuale<br />
inclusione di quelli non soggetti ad Irpef<br />
come indennità di accompagnamento e pensioni<br />
di invalidità; la possibilità di disincentivare i ricoveri<br />
a favore della assistenza dei pazienti in ambito<br />
familiare.<br />
NON AUTOSUFFICIENZA: NELLE MODIFICHE<br />
AL REGOLAMENTO DI GESTIONE DEL FON-<br />
DO NON È PREVISTO ALCUN OBBLIGO DI<br />
COMPARTECIPAZIONE A CARICO DELLE FA-<br />
MIGLIE – PRECISAZIONE DELL’AGENZIA<br />
ACS DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />
Perugia, 28 settembre 2011 - In merito alla proposta<br />
di modifica al Regolamento di gestione della<br />
quota sociale del Fondo per la non autosufficienza<br />
che è stata illustrata nella Terza Commissione<br />
del <strong>Consiglio</strong> regionale il 27 settembre<br />
scorso dall’assessore regionale alle politiche sociali<br />
Carla Casciari, si precisa che, in un lancio<br />
dell’agenzia <strong>Acs</strong> (del 27 settembre), è stato erroneamente<br />
scritto che tra le modifiche in di-<br />
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