Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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ISTRUZIONE/FORMAZIONE<br />
gnandola verso fette consistenti di mercato. Auspichiamo<br />
che la <strong>Regione</strong> segua questo percorso<br />
anche per salvaguardare i dipendenti dell'Istituto,<br />
personale qualificato con esperienza nel settore<br />
della ricerca, dell'innovazione. Attraverso<br />
Sviluppumbria – ha concluso - la <strong>Regione</strong> sta<br />
mettendo in atto un percorso per utile per definire<br />
meglio la mission, il piano industriale e per allargare<br />
la compagine sociale, fattore necessario<br />
per garantire il futuro dell'Istituto”.<br />
Gianfranco Chiacchieroni (Pd – presidente Seconda<br />
Commissione ): “Bene l'impegno di Sviluppumbria<br />
che, per conto della <strong>Regione</strong> sta accompagnando<br />
la ristrutturazione dell'Isrim soprattutto<br />
nell'ampliamento dell'assetto societario,<br />
attraverso nuovi soci rivendendo al contempo il<br />
ruolo e gli impegni di coloro che rimarranno. È<br />
necessaria la definizione delle aree di business.<br />
Importante – ha sottolineato - è la concertazione<br />
(richiamata nel corso dell'audizione dal consigliere<br />
del Pd, Lamberto Bottini) della filiera dei poli<br />
di innovazione che può diventare uno scenario<br />
fondamentale per la ristrutturazione di Istituto”.<br />
UNIVERSITÀ DI PERUGIA: “IL NUOVO STA-<br />
TUTO CANCELLA L'ESPERIENZA DEL POLO<br />
TERNANO, RETTORE BISTONI PIÙ RESTRIT-<br />
TIVO DELLA GELMINI SUI DIPARTIMENTI” -<br />
STUFARA (PRC-FDS) FA APPELLO ALLA<br />
GIUNTA PER CAMBIARE<br />
Perugia, 16 settembre 2011 – Se lo Statuto appena<br />
riformulato della Università di Perugia mantiene<br />
il numero minimo di cinquanta docenti per<br />
ogni dipartimento vuol dire che di fatto si intende<br />
cancellare l'esperienza del Polo universitario ternano<br />
nello specifico le facoltà di Ingegneria, Economia<br />
e Medicina.<br />
Lo afferma il capogruppo di Prc-Fds Damiano<br />
Stufara che chiede di cambiare la bozza di statuto<br />
che fra l'altro non contiene non contiene la<br />
dizione “multicampus” per evitare che l'esperienza<br />
ternana venga cancellata con un semplice<br />
tratto di penna.<br />
Stufara si rivolge al rettore Bistoni, “dimostratosi<br />
più realista del re”, sottolineando che le sue parole<br />
non lo convinsero già in occasione del Convegno<br />
“Il futuro dell'Università in <strong>Umbria</strong>”, tenutosi<br />
al Gazzoli, quando fece riferimento a piattaforme<br />
tecnologiche policentriche, senza declinare<br />
i contenuti, e il mantenimento della struttura<br />
formativa dei dipartimenti, odorava di formula<br />
dietro la quale si nascondeva il nulla”.<br />
Non si può prendere tempo per disegnare altri<br />
scenari, aggiunge Stufara, ricordando allo stesso<br />
rettore e al Senato Accademico che “l'Università<br />
degli Studi di Perugia si è retta in questi anni anche<br />
grazie all'aumento di immatricolazioni che<br />
hanno registrato le Università di Terni e di Narni,<br />
dimostrando la capacità di attrazione di queste<br />
facoltà”.<br />
Su questa vicenda, precisa ancora Stufara, “il<br />
Gruppo del Prc – Fds torna a chiedere un maggior<br />
protagonismo della Giunta regionale affinché<br />
venga modificato lo Statuto, ricordando che la<br />
Presidente Marini si era impegnata, nello stesso<br />
convegno, a far insediare a Terni almeno tre dipartimenti.<br />
L'Università, per il territorio ternano e narnese, è<br />
strategica. L'alta formazione e gli spin-off che<br />
l'università può attivare - evidenzia ancora Stufara<br />
- permetterebbero al tessuto produttivo di<br />
ridefinire un nuovo modello di sviluppo basato<br />
sulla ricerca e l'innovazione di servizi e prodotti,<br />
mettendolo nelle condizioni migliori per superare<br />
l'attuale crisi. Per questo il gruppo consiliare del<br />
PRC – FdS avvierà tutto ciò che è in proprio potere<br />
a questo fine, creando strategie condivise<br />
con Comune e Provincia, appoggiando le iniziative<br />
che si metteranno in campo per ottenere la<br />
modifica dello Statuto”.<br />
UNIVERSITÀ DI PERUGIA: “IL RAFFORZA-<br />
MENTO DELL'UNIVERSITÀ DELL'UMBRIA<br />
NON DEVE CANCELLARE SPECIFICITÀ,<br />
COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ DEL PO-<br />
LO TERNANO” – NOTA DEL PRESIDENTE<br />
BREGA<br />
Perugia, 16 settembre 2011 - “Il rafforzamento<br />
dell'Università <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> non può passare attraverso<br />
la cancellazione dell'esperienza del polo<br />
ternano”. Così il presidente del <strong>Consiglio</strong> regionale,<br />
Eros Brega che interviene sulle polemiche<br />
sollevate dalla presentazione della bozza di Statuto<br />
dell'Ateneo.<br />
“Se si vuole continuare a difendere il ruolo, l'autorevolezza<br />
e l'importanza dell'Università degli<br />
Studi per l'intera regione – spiega Brega – occorre<br />
considerare il sistema nel suo complesso. Non<br />
ha senso parlare dell'Ateneo di Perugia e cancellare<br />
di colpo l'esperienza, la specificità, le competenze<br />
e professionalità del polo Ternano. In un<br />
momento di grande sofferenza dell'università,<br />
anche a livello nazionale, non lavorare a un progetto<br />
unitario per il rilancio dell'esperienza umbra<br />
sarebbe miope e controproducente per la<br />
stessa sopravvivenza dell'Ateneo umbro. Ragionare,<br />
invece, in termini unitari – aggiunge il presidente<br />
del <strong>Consiglio</strong> regionale - difendendo le<br />
eccellenze e gli investimenti fatti in questi anni,<br />
all'interno di un progetto nel quale trovino spazio<br />
sia le facoltà tradizionali che le eccellenze locali,<br />
significa dare nuove prospettive e rilancio all'Università<br />
<strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> e anche al tessuto economico<br />
regionale”.<br />
“Per questo – conclude Brega – è importante<br />
che, pur nel rispetto delle singole prerogative, le<br />
istituzioni, in primis la <strong>Regione</strong>, mettano in campo<br />
ogni iniziativa utile e sostenere il sistema universitario<br />
umbro nel suo complesso”.<br />
POLO UNIVERSITARIO TERNI: “LO STATUTO<br />
NON PUÒ IGNORARE IL RADICAMENTO<br />
DELL'ATENEO E GLI IMPEGNI ASSUNTI NE-<br />
GLI ANNI” - COMUNICAZIONE DELLA PRE-<br />
SIDENTE MARINI; IN AULA GLI AMMINI-<br />
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