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Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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SANITÀ<br />

la donna fa causa e chiede risarcimento danni: il<br />

medico o la <strong>Regione</strong>?”.<br />

DROGA: “LO SBALLO CHIMICO HA SUPERA-<br />

TO QUELLO DI COCAINA ED EROINA” - ROSI<br />

(PDL) CITA UN RAPPORTO DELL'ONU E IN-<br />

VITA LE ISTITUZIONI REGIONALI A “FARE I<br />

CONTI CON LA NUOVA REALTÀ”<br />

Perugia, 22 settembre 2011 – L’assunzione di<br />

droghe sintetiche come ecstasy e metanfetamine<br />

ha superato nel mondo quello di cocaina ed eroina:<br />

lo afferma un rapporto dell’ufficio “Drugs and<br />

crime” dell’Onu, citato dal consigliere regionale<br />

Maria Rosi (Pdl) che esorta le istituzioni umbre<br />

a fare i conti con la nuova realtà: “i signori della<br />

droga stanno diversificando la produzione – afferma<br />

– e gli effetti dei mutamenti di questo<br />

‘mercato’ non tarderanno a manifestarsi anche<br />

nella nostra realtà locale”.<br />

Secondo Rosi è necessario “non solo aumentare i<br />

controlli, ma anche fare una campagna mirata<br />

sui danni provocati dalle sostanze sintetiche. Medici<br />

esperti devono entrare nelle scuole umbre, a<br />

cominciare dalle medie, per svolgere al meglio la<br />

funzione importantissima della prevenzione”.<br />

Il rapporto dell'Office on Drugs and Crime dell'Onu<br />

(Unodc) evidenzia che dai 32 milioni di pillole<br />

di metanfetamina sequestrati nel 2008 si è arrivati<br />

ai 133 milioni dello scorso anno, dati che<br />

configurano un “mercato” che si sta evolvendo,<br />

“da industria produttiva su piccola scala ad una<br />

più simile a quella che sta dietro ad eroina e cocaina”.<br />

“CHIARIMENTI SULLA PRESENZA DEL BAT-<br />

TERIO CHE AVREBBE PROVOCATO INFE-<br />

ZIONI NEI PAZIENTI DELL’OSPEDALE ‘SAN-<br />

TA MARIA DELLA MISERICORDIA’ DI PERU-<br />

GIA” – INTERROGAZIONE DI MONNI (PDL)<br />

Perugia, 16 settembre 2011 – Il consigliere regionale<br />

Massimo Monni (Pdl) interroga la Giunta<br />

in merito alla vicenda delle sacche di alimentazione<br />

parentelare contaminate presso l’ospedale<br />

Santa Maria della Misericordia di Perugia. Monni<br />

chiede di sapere se “effettivamente sono state<br />

mandate circolari dove si chiedeva il ritiro delle<br />

sacche di alimentazione parenterali e se il batterio<br />

è stato isolato in qualche preparato, o a livello<br />

dei cateteri venosi a lunga permanenza”.<br />

“L’Azienda ospedaliera di Perugia – spiega Monni<br />

- con recente nota ha ammesso che un organismo<br />

batterico appartenente alla famiglia delle<br />

Enterobacteriacee è stato isolato dal sangue di<br />

alcuni pazienti, ma non fa riferimento alla presenza<br />

dello stesso batterio a livello di nessuna<br />

sacca di alimentazione parenterale, come invece<br />

è riportato nelle cronache dei giornali locali, che<br />

sembrerebbe aver provocato alcune infezioni e<br />

decessi di pazienti ricoverati”.<br />

Monni giustifica il suo atto ispettivo anche aggiungendo<br />

che “sembrerebbero essere passate<br />

delle circolari interne all’azienda dove si chiedeva<br />

il ritiro delle sacche di alimentazione parenterali”.<br />

“DOPO IL ‘C'ERAVAMO TANTO AMATI’ SIA-<br />

MO AGLI STRACCI” – MONACELLI (UDC)<br />

SULL’INTERVISTA AL DIRETTORE DELLA<br />

ASL 3 “PREOCCUPATA PER UN CLIMA AVVE-<br />

LENATO DA INCERTEZZE”<br />

Perugia, 17 settembre 2011 - “Dopo il ‘c'eravamo<br />

tanto amati’ siamo agli stracci. L'odierna intervista<br />

del manager della ASL 3 e' ben più di<br />

una sorta d'altra campana ‘nell'affaire sanitopoli’<br />

umbra”. Così il capogruppo regionale dell’Udc,<br />

Sandra Monacelli secondo la quale le dichiarazioni<br />

del direttore generale della Asl, Gigliola Rosignoli<br />

abbiano il “sapore di una misura colma<br />

che sta facendo saltare non soltanto i rapporti<br />

politici e personali che hanno costruito la saldatura<br />

di un'intera classe dirigente, che oggi mostra<br />

tutta la fragilità di un sistema, ridotto a subire<br />

sia le minacce di un ‘s'io potessi scrivere,<br />

farei stupire il mondo’, ma anche l'incapacità di<br />

procedere a testa alta e con coraggio verso una<br />

stagione nuova di riforme”.<br />

“Esprimo preoccupazione – conclude Monacelli -<br />

per quanto sta accadendo nella nostra regione il<br />

cui clima avvelenato da incertezze, minacce e<br />

rinfacci appare sempre più come un intricato<br />

porto delle nebbie dal quale sarà difficile uscirne”.<br />

CONSIGLIO REGIONALE (1): “LA GIUNTA<br />

HA DECISO ESERCITANDO LE PROPRIE<br />

PREROGATIVE, PER GARANTIRE IL BUON<br />

FUNZIONAMENTO DELLA ASL 3” - LE CO-<br />

MUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE SULLA<br />

REVOCA DELL'INCARICO A GIGLIOLA ROSI-<br />

GNOLI<br />

Perugia, 20 giugno 2011 – La seduta odierna del<br />

<strong>Consiglio</strong> regionale è stata aperta dalle comunicazione<br />

della presidente della Giunta regionale,<br />

Catiuscia Marini, in merito alla direzione dell'azienda<br />

Usl n.3, rispetto alla quale la presidente<br />

ha spiegato che “nella seduta di ieri la Giunta regionale<br />

ha assunto decisioni in seguito alle vicende<br />

che hanno visto coinvolta il direttore generale,<br />

Gigliola Rosignoli”.<br />

La presidente Marini ha spiegato che l'Esecutivo<br />

“non ha mai ricevuto informazioni formali né dalla<br />

diretta interessata né dalle autorità competenti.<br />

Le uniche notizie ricevute sono quelle pubblicate<br />

dagli organi di stampa. Tuttavia, in seguito<br />

alle iniziative assunte dalla magistratura, abbiamo<br />

chiesto chiarimenti al direttore generale della<br />

Asl n.3, nell'ambito dei poteri propri della Giunta<br />

regionale e in riferimento alle indagini in corso. Il<br />

direttore Rosignoli ha risposto tramite il suo avvocato,<br />

senza nulla aggiungere a quanto già conosciuto,<br />

esplicitando soltanto che 'i pubblici ministeri<br />

della procura della repubblica di Perugia<br />

hanno depositato gli atti delle indagini relative.<br />

La lettura di tali atti ci consente di affermare che<br />

sarà possibile chiarire nelle sedi giudiziarie la to-<br />

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