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Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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Sicurezza dei cittadini<br />

COMMISSIONE CONSILIARE TOSSICODI-<br />

PENDENZE: “URGENTE LA NOMINA DEL<br />

NUOVO MEMBRO IN SOSTITUZIONE DI<br />

RIOMMI” - ROSI (PDL) SCRIVE AL PRESI-<br />

DENTE DEL CONSIGLIO BREGA<br />

Perugia, 12 settembre 2011 – “È urgente la nomina<br />

del nuovo membro componente della<br />

Commissione consiliare di inchiesta sulle Tossicodipendenze<br />

per sostituire l'ex presidente<br />

Riommi (nominato assessore regionale)”. Così, in<br />

una lettera inviata al presidente del <strong>Consiglio</strong> regionale,<br />

Eros Brega, la vice presidente della<br />

stessa Commissione, Maria Rosi (PdL) auspicando<br />

un suo “sollecito intervento per rendere<br />

operativo concretamente l'organismo di inchiesta<br />

di Palazzo Cesaroni”.<br />

“Come lei ben sa – scrive Rosi - l'<strong>Umbria</strong> continua<br />

ad attestarsi tra i primi posti per decessi<br />

causati da overdose. Per questo ritengo urgente<br />

che la Commissione inizi realmente a svolgere la<br />

sua attività”.<br />

CARCERI: “DOMANI SARÒ CON GLI AGENTI<br />

DI POLIZIA PENITENZIARIA NEL SIT IN DI<br />

CAPANNE” – ZAFFINI (FARE ITALIA) SPIE-<br />

GA LE RAGIONI DELLA SOLIDARIETÀ E LA<br />

NECESSITÀ DI RAFFORZARE GLI ORGANICI<br />

Perugia, 13 settembre 2011 – Domani (mercoledì<br />

14 settembre, ndr.) sarò con gli agenti di polizia<br />

penitenziaria del carcere di Capanne perchè il<br />

sovraffollamento carcerario rappresenta un disagio<br />

considerevole per chi di professione svolge<br />

un servizio essenziale per la comunità e perché<br />

c’è troppa poca solidarietà nei confronti della polizia<br />

penitenziaria che subisce le carenze di un<br />

sistema in cui non sono più rinviabili investimenti<br />

e riforme”. Franco Zaffini (Fare Italia) spiega le<br />

ragioni della sua adesione al sit-in organizzato<br />

dalle rappresentanze sindacali degli agenti penitenziari<br />

nei pressi della struttura detentiva di Capanne.<br />

“Il più delle volte – spiega il consigliere regionale<br />

– la mobilitazione politica e mediatica si realizza<br />

per denunciare le problematicità delle condizioni<br />

di detenzione, mentre le condizioni dei lavoratori<br />

all’interno dei luoghi di reclusione passano in secondo<br />

piano, in nome di battaglie ideologiche,<br />

piuttosto che riguardanti reali necessità di sistema,<br />

dimenticando che il disagio degli agenti si<br />

ripercuote ovviamente anche sui detenuti”.<br />

Zaffini ha avuto modo in passato di incontrare<br />

numerose volte i rappresentanti sindacali e i dirigenti<br />

del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria,<br />

per affrontare i problemi di sottodotazione<br />

organica presenti nel’apparato umbro. “E’<br />

evidente – dice al riguardo – che l’attuale assetto<br />

organizzativo e di gestione delle strutture detentive<br />

vada rimodulato in maniera congrua rispetto<br />

alle esigenze del nostro Paese che, come nazione<br />

di frontiera, deve adeguarsi ad una popolazione<br />

carceraria di gran lunga superiore alle previsioni,<br />

sulla base delle quali le strutture detentive sono<br />

state progettate e realizzate. In questo contesto<br />

– continua – dove, come siamo tutti consapevoli,<br />

le risorse per gli investimenti scarseggiano, è auspicabile<br />

una maggiore collaborazione tra amministrazione<br />

centrale e istituzioni locali, solitamente<br />

assenti a tal proposito. Il protocollo d’intesa<br />

del 2001, ad esempio - dice ancora Zaffini – stipulato<br />

tra <strong>Regione</strong> e Dipartimento<br />

dell’amministrazione penitenziaria, oltre che attuato,<br />

andrebbe rivisto, aggiornato e possibilmente<br />

implementato nelle funzioni demandabili<br />

al Governo regionale”.<br />

“Il corretto funzionamento del sistema penitenziario<br />

– conclude Zaffini – non è argomento di<br />

secondo piano per le istituzioni locali che hanno il<br />

doveroso compito non solo di tutelare i lavoratori,<br />

ma di garantire che situazioni precarie come<br />

la carenza di organici nelle carceri umbre, non<br />

abbiano ricadute gravi o addirittura irreparabili<br />

sul nostro territorio”.<br />

“L'OPERAZIONE DEI ROS E DEL GICO CON-<br />

FERMA LA CRESCITA DELLE INFILTRAZIONI<br />

MAFIOSE IN UMBRIA” - STUFARA (PRC-<br />

FDS) CHIEDE LA CONVOCAZIONE URGENTE<br />

DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA<br />

Perugia, 14 settembre 2011 - “L'operazione congiunta<br />

di Carabinieri e Guardia di Finanza, che ha<br />

portato all'arresto di 16 persone e al sequestro di<br />

beni immobiliari e di conti correnti per il valore di<br />

oltre 100 milioni di euro, impone alle forze politiche<br />

della <strong>Regione</strong> di affrontare una volta per tutte<br />

il problema della mafia in <strong>Umbria</strong> e pone all'ordine<br />

del giorno l'attuazione di misure di contrasto<br />

immediatamente efficaci”. Così Damiano<br />

Stufara (capogruppo Prc-Fds) sull'operazione di<br />

stamani che, tra le altre numerose città, ha interessato<br />

anche il capoluogo umbro.<br />

Per Stufara, le indagini “nell'accertare la presenza<br />

a Perugia di una base operativa dell'associazione<br />

a delinquere, a cui sarebbero peraltro riconducibili<br />

<strong>30</strong>0 appartamenti e due alberghi, dimostrano<br />

in modo inequivocabile la portata del<br />

fenomeno mafioso nel nostro territorio, reso vulnerabile<br />

non solo dagli spazi aperti alle mafie<br />

dalla perdurante crisi economica, ma anche dalla<br />

relativa inadeguatezza degli strumenti di prevenzione<br />

e di lotta alla criminalità finora allestiti.<br />

Sarebbe un grave errore e una mancanza inammissibile<br />

da parte delle Istituzioni– osserva il capogruppo<br />

di Rifondazione comunista - ritenere<br />

l'economia criminale, sempre più radicata in <strong>Umbria</strong><br />

nel corso degli anni, un effetto collaterale di<br />

dinamiche aventi il loro centro altrove. I risultati<br />

delle indagini dimostrano infatti che siamo in<br />

presenza di un attacco strisciante al tessuto economico<br />

e produttivo, tale da mettere a rischio<br />

tutta la nostra comunità”.<br />

“Il Gruppo consiliare del Partito della Rifondazione<br />

comunista per la Federazione della sinistra, -<br />

continua Stufara - nel congratularsi con le Forze<br />

dell'ordine per questa operazione, ritiene che<br />

spetti adesso alla politica di considerare la porta-<br />

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