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Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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POLITICA/ATTUALITà<br />

nonostante il Referendum hanno ancora un utile<br />

assicurato del 7 per cento sugli investimenti”,<br />

Goracci afferma, “è legittimo e perfino inevitabile<br />

che il cittadino si ribelli ad una pesante imposizione,<br />

unilaterale ed economicamente inaccettabile<br />

e smisurata: Umbra Acque sa benissimo che<br />

i cittadini che si rifiutano di versare la cauzione<br />

sono quelli che normalmente pagano, gli stessi<br />

che hanno votato al referendum di giugno contro<br />

la privatizzazione dell’acqua”.<br />

Sulla base “dell'enorme successo dei Referendum<br />

del 12-13 giugno 2011 con 27 milioni di voti di<br />

cittadini che hanno scelto una gestione pubblica<br />

del servizio idrico”, Goracci sollecita alla <strong>Regione</strong><br />

di tradurne l'esito, “in nuove normative che realizzino<br />

una gestione pubblica del bene comune<br />

acqua che coniughi trasparenza, efficienza, democrazia,<br />

solidarietà”.<br />

Nel merito afferma che “l’attuazione del dettato<br />

dei Referendum deve partire dalla proposta di<br />

legge di iniziativa popolare sostenuta da più di<br />

400mila firme e depositata in Parlamento da ben<br />

quattro anni perché rappresenta la volontà degli<br />

stessi soggetti che hanno vinto i Referendum di<br />

considerare l'acqua un bene comune”. Goracci<br />

ricorda infine che: “La Commissione speciale per<br />

le Riforme dello Statuto del <strong>Consiglio</strong> regionale<br />

dell’<strong>Umbria</strong> sta discutendo la proposta di modifica<br />

avanzata dal gruppo consiliare di Prc-Fds che<br />

afferma per l’acqua gli elementi e le definizioni<br />

qualificanti ed inderogabili della tutela, di bene<br />

comune e l’esclusione della finalità del profitto su<br />

questa risorsa”.<br />

“Nel vortice di una recessione economica senza<br />

precedenti – spiega Locchi – il Governo dimostra<br />

tutta la sua inaffidabilità, esponendo l'Italia ad<br />

una crisi di fiducia gravissima. La stretta sul<br />

mondo del lavoro e sulle sue garanzie sindacali –<br />

conclude il capogruppo Pd – è ancora più inaccettabile<br />

in quanto non determina alcun effetto<br />

positivo sulla spesa pubblica e sulla correzione<br />

del debito”.<br />

SANITOPOLI: “ASSORDANTE SILENZIO SU<br />

ROSIGNOLI-SANTONI” - DOTTORINI (CA-<br />

POGRUPPO IDV) SOLLECITA UN “CHIARO<br />

PRONUNCIAMENTO” DA PARTE DELLA<br />

GIUNTA REGIONALE”<br />

Perugia, 5 settembre 2011 - “Il silenzio sull’affare<br />

Rosignoli-Santoni sta diventando assordante”. Con<br />

queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo<br />

dell'Italia dei Valori in <strong>Consiglio</strong> regionale, torna a<br />

chiedere un “pronunciamento chiaro” della Giunta<br />

sul direttore generale Gigliola Rosignoli e sulla<br />

dirigente Sandra Santoni coinvolte nella vicenda<br />

giudiziaria riguardante la Asl 3.<br />

"Su questa vicenda - spiega Dottorini - non è più<br />

possibile tacere o fare finta di niente. Occorre<br />

rompere un silenzio che sta diventando davvero<br />

pesante e che chiama in causa, oltre al Pd, anche<br />

le istituzioni regionali. Crediamo che la presidente<br />

Marini e l'assessore Tomassoni debbano uscire<br />

allo scoperto e prendere atto di una situazione<br />

insostenibile. È bene ricordare – spiega<br />

l’esponente dell’Idv - che il direttore e la persona<br />

promossa sono al centro di un'indagine della Magistratura<br />

che ha scosso e continua a scuotere<br />

l'opinione pubblica, anche a livello nazionale. I<br />

rilievi che vengono loro mossi riguarderebbero<br />

proprio nomine e scambi di favori non del tutto<br />

trasparenti. Quanto avvenuto – conclude Dottorini<br />

- appare come un atto sprezzante del decoro<br />

e del giudizio dei cittadini. Per questo non è più<br />

possibile stare a guardare o pensare di insabbiare<br />

la vicenda".<br />

SANITOPOLI: “IL GIOCHETTO DI SEMPRE,<br />

ALL'OPINIONE PUBBLICA SI DICE UNA CO-<br />

SA E NEL PALAZZO SI FA IL CONTRARIO” -<br />

MODENA (PORTAVOCE PDL-LEGA NORD), E<br />

I CAPIGRUPPO NEVI (PDL) E CIRIGNONI<br />

(LEGA NORD) PUNTANO IL DITO SU DOT-<br />

TORINI (IDV)<br />

Perugia, 5 settembre 2011 – In una nota, la portavoce<br />

del Pdl e Lega Nord, Fiammetta Modena,<br />

i capigruppo Pdl, Raffaele Nevi e Lega<br />

Nord, Gianluca Cirignoni, fanno sapere che<br />

questa mattina, nel corso della conferenza dei<br />

presidenti dei gruppi con l'ufficio di presidenza,<br />

hanno posto il problema relativo alla inchiesta<br />

'sanitopoli' per sapere come “la Giunta regionale,<br />

oggi assente all'incontro, intenda risolvere la<br />

questione così come annunciato, a caldo, dalla<br />

stessa Presidente Marini. Il Presidente del <strong>Consiglio</strong><br />

regionale Brega – scrivono Modena, Nevi e<br />

Cirignoni - si è impegnato a parlarne alla Presidente<br />

e di riferire nella prossima riunione dei<br />

capigruppo, fissata per il prossimo lunedì”.<br />

“Ma, mentre nel corso della riunione il capogruppo<br />

dell'Idv, Oliviero Dottorini taceva, - sottolineano<br />

i tre esponenti dell'opposizione - abbiamo<br />

scoperto che invece era già uscito con un comunicato<br />

attraverso il quale chiedeva un 'pronunciamento<br />

chiaro della Giunta sul direttore generale<br />

Gigliola Rosignoli e sulla dirigente Sandra<br />

Santoni coinvolte nella vicenda giudiziaria riguardante<br />

la Asl 3'. Non vorremmo - osservano<br />

Modena, Nevi e Cirignoni - che fosse lo stesso<br />

giochetto di sempre, alla opinione pubblica si dicono<br />

certe cose e nel Palazzo si fa il contrario.<br />

Basta buffonate, - concludono - l'<strong>Umbria</strong> ha bisogno<br />

di serietà e non di gente che prende in giro<br />

i cittadini”.<br />

“INTORNO ALL'ASL 3 E AL SUO DIRETTORE<br />

GENERALE ROSIGNOLI RUOTANO LE LOTTE<br />

POLITICHE DELLA MAGGIORANZA”- CIRI-<br />

GNONI (LEGA NORD) TORNA SULLA VICEN-<br />

DA 'SANITOPOLI'<br />

Perugia, 5 settembre 2011 - “Il mancato accoglimento<br />

da parte della Giunta Marini delle nostre richieste,<br />

più volte reiterate in <strong>Consiglio</strong> regionale,<br />

di sollevare dall'incarico il direttore generale dell'Asl<br />

3, Gigliola Rosignoli è il segnale che sono in<br />

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