Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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POLITICA/ATTUALITà<br />
atto lotte politiche all'interno della maggioranza<br />
ed in particolare del Pd che ruotano intorno a questa<br />
vicenda”. Lo scrive il capogruppo regionale<br />
della Lega Nord, Gianluca Cirignoni che invita la<br />
presidente della Giunta, Catiuscia Marini e l'assessore<br />
alla Sanità, Franco Tomassoni a “prendersi<br />
finalmente le loro responsabilità revocando l'incarico<br />
al direttore generale dell'Asl 3”.<br />
Per il capogruppo del Carroccio, “le motivazioni<br />
alla base di un provvedimento urgente e necessario<br />
per ridare fiducia agli umbri sulla gestione<br />
del sistema sanitario regionale, sono tante e<br />
vanno dalla oscura gestione dell'Aus (Agenzia<br />
<strong>Umbria</strong> sanità) da parte della stessa Rosignoli, al<br />
suo coinvolgimento nella vicenda 'sanitopoli', fino<br />
ad arrivare allo sforamento di diversi milioni di<br />
euro del tetto stabilito dalla Giunta regionale per<br />
l'acquisto di farmaci ospedalieri nell'Asl3, peraltro<br />
– conclude Cirignoni - già oggetto di una nostra<br />
interrogazione alla quale non abbiamo ancora<br />
avuto risposta”.<br />
“FOSSIMO ELETTORI DI CENTRODESTRA CI<br />
METTEREMMO LE MANI TRA I CAPELLI” - LA<br />
REPLICA DI DOTTORINI (IDV) A PDL E LE-<br />
GA NORD IN MERITO “A UNA PRESUNTA<br />
ACQUIESCENZA SUL CASO SANITOPOLI”<br />
Perugia, 5 settembre 2011 - “Fossimo elettori di<br />
centrodestra ci metteremmo le mani tra i capelli”.<br />
Oliviero Dottorini, capogruppo Idv in <strong>Consiglio</strong><br />
regionale, replica alle accuse dell'opposizione<br />
in merito a “una presunta acquiescenza”<br />
sul caso 'Sanitopoli'.<br />
“Sono settimane – sottolinea il capogruppo dell'Idv<br />
- che prendiamo posizione chiedendo alla<br />
Giunta regionale un pronunciamento sulle gravissime<br />
vicende di Rosignoli e Santoni (Direttore<br />
generale e responsabile Affari generali Asl 3).<br />
Com'è nostro costume – spiega - quando ci sarà<br />
da votare non ci sottrarremo alle nostre responsabilità.<br />
Modena, Nevi e Cirignoni, invece, - osserva<br />
Dottorini - si lamentano di non essere stati<br />
incoraggiati dal sottoscritto in una normale riunione<br />
di capigruppo, come se avessero bisogno<br />
del permesso dell'Italia dei valori per svolgere il<br />
proprio ruolo”.<br />
Per Dottorini “è proprio strana questa opposizione<br />
coreografica, che sussurra distinguo su 'Sanitopoli'<br />
e se la prende con gli unici che muovono<br />
rilievi circostanziati. Il tutto – conclude - con gli<br />
applausi a scena aperta del trasversale sistema<br />
di potere che da anni blocca l'<strong>Umbria</strong> e che, grazie<br />
a loro, continuerà a vivere <strong>giorni</strong> beati. Sapendo<br />
bene chi ringraziare”.<br />
MANOVRA ECONOMICA: “SCONCERTO PER<br />
L’INSENSIBILITA’ DIMOSTRATA DAI CAPI-<br />
GRUPPO DI PALAZZO CESARONI” – STUFA-<br />
RA (PRC-FDS) SULLA MANCATA CONVOCA-<br />
ZIONE DI UN CONSIGLIO STRAORDINARIO<br />
Il capogruppo del Partito della Rifondazione comunista<br />
– Federazione della sinistra, Damiano<br />
Stufara, esprime “sconcerto per l'insensibilità<br />
dimostrata quest'oggi, in sede di conferenza dei<br />
capigruppo, da tutti i gruppi consiliari, tanto di<br />
opposizione che di maggioranza, ad eccezione di<br />
quello di Rifondazione Comunista e del consigliere<br />
del PD Galanello, nel rimandare l'accettazione<br />
della proposta avanzata dal sottoscritto di immediata<br />
convocazione della massima Assemblea regionale<br />
per cercare di contrastare le scelte effettuate<br />
dal governo con la manovra economica,<br />
che saranno insopportabili per gli umbri”.<br />
Perugia, 5 settembre 2011 – “Mentre le lavoratrici<br />
e i lavoratori italiani si preparano a lottare<br />
contro la manovra di Berlusconi e Tremonti con<br />
lo sciopero generale di domani indetto dalla<br />
CGIL; mentre le famiglie italiane si preparano ad<br />
un insopportabile salasso a seguito delle scelte<br />
finanziarie del Governo, che se la prende con i<br />
deboli e con i ceti medi lasciando ai ricchi ed ai<br />
grandi patrimoni tutti i privilegi di cui già godono;<br />
mentre la gran parte degli enti locali umbri si<br />
sta riunendo per cercare di contrastare gli effetti<br />
di queste politiche di continui ed insostenibili tagli<br />
ai loro bilanci, che si tradurranno inevitabilmente<br />
in tagli a servizi fondamentali per i cittadini,<br />
il <strong>Consiglio</strong> regionale <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> non trova<br />
di meglio da fare che rimandare sine die l'accettazione<br />
della proposta avanzata già da diversi<br />
<strong>giorni</strong> dal sottoscritto, a nome del Gruppo consiliare<br />
del Partito della Rifondazione Comunista per<br />
la Federazione della Sinistra, di immediata convocazione<br />
della massima Assemblea regionale<br />
per cercare di contrastare scelte che saranno insopportabili<br />
per gli umbri”.<br />
Lo afferma il capogruppo del Prc-FdS, Damiano<br />
Stufara, il quale esprime “sconcerto per l'insensibilità<br />
dimostrata quest'oggi, in sede di conferenza<br />
dei capigruppo, da tutti i gruppi consiliari<br />
tanto di opposizione che, ahimè, di maggioranza,<br />
ad eccezione di quello di Rifondazione Comunista<br />
e del consigliere Galanello (che si è distinto da<br />
chi rappresentava il gruppo a cui appartiene, il<br />
PD), che non hanno avvertito tutta la gravità del<br />
momento e l'estrema pericolosità delle conseguenze<br />
che la manovra del Governo produrrà per<br />
le già difficili condizioni economiche alle quali sono<br />
costrette tanto le famiglie che le imprese della<br />
nostra regione”.<br />
“Rifondazione Comunista – conclude Stufara -<br />
proseguirà con ancora maggiore determinazione<br />
nella propria battaglia in difesa dei diritti dei cittadini<br />
e contro i privilegi anche fuori dal palazzo<br />
regionale, che stavolta si sta dimostrando insopportabilmente<br />
lontano dalle esigenze degli umbri.<br />
Non è possibile che a pagare gli effetti della crisi<br />
siano sempre i più deboli. Non è tollerabile che<br />
ciò avvenga col silenzio della maggior parte delle<br />
forze politiche umbre”.<br />
"In pratica – aggiunge Dottorini – trovano conferma<br />
soltanto i tagli indiscriminati agli enti locali<br />
su servizi fondamentali come quelli sociali e<br />
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