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Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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Economia/lavoro<br />

beneficiarie, di impianti per la produzione di e-<br />

nergia da fonte rinnovabile. Un bando anche per<br />

il sostegno agli investimenti delle imprese che<br />

intendono inserirsi nel mercato delle tecnologie<br />

innovative per la produzione di energia da fonti<br />

rinnovabili e per l'efficienza energetica.<br />

Su 'ricerca e innovazione' verrà incrementata la<br />

dotazione finanziaria dei bandi per reti di impresa<br />

e imprese singole. Verranno anche avviate ulteriori<br />

misure di incentivazione per le imprese<br />

aderenti ai Poli di Innovazione. Il consolidamento<br />

dell'apparato produttivo e il supporto agli investimenti<br />

aziendali finalizzati all'ampliamento della<br />

base produttiva vengono affrontati attraverso<br />

l'attivazione di fondi rotativi. Questo per attivare<br />

forme di supporto più orizzontali e con una più<br />

rapida risposta alle istanze delle imprese.<br />

Per quanto riguarda la creazione di impresa, accanto<br />

ad importanti interventi già operativi, vengono<br />

attivati gli strumenti del microcredito. Verrà<br />

anche attivato uno strumento a favore dei programmi<br />

di investimento di start-up tecnologiche<br />

derivanti da spin-off da ricerca ed industriali.<br />

A margine della riunione, dove Riommi prima di<br />

parlare del sistema produttivo regionale aveva<br />

relazionato sulla situazione relativa alla vertenza<br />

'Merloni', Isrim di Terni e Trafomec di Tavernelle<br />

(il servizio in altro lancio), il presidente della<br />

Commissione Chiacchieroni ha definito l'audizione<br />

dell'assessore “Importante perché ha cercato<br />

di far luce su alcune vicende che caratterizzano<br />

l'attualità della nostra regione. L'offerta del<br />

Gruppo marchigiano QS, indubbiamente interessante<br />

e seria, rappresenta probabilmente l'ultimo<br />

treno per salvare l'azienda e di conseguenza posti<br />

di lavoro ed economia del territorio. Importante<br />

è stata anche la comunicazione dell'assessore<br />

di poter utilizzare i bandi 'Res' (ricerca e<br />

sviluppo) e ampliarli, come il <strong>Consiglio</strong> regionale<br />

aveva del resto deliberato all'unanimità. Bene<br />

l'impegno della <strong>Regione</strong> sull'Isrim che chiama<br />

comunque i privati ad una responsabilità diretta.<br />

Anche per quanto riguarda Trafomec l'assessore<br />

ci ha dato segnali positivi e incoraggianti. Sul<br />

programma annuale per la crescita del sistema<br />

produttivo regionale – ha concluso il presidente –<br />

la Commissione approfondirà nelle prossime sedute<br />

i contenuti”.<br />

CRISI FONDERIA DI SPOLETO: “SVILUP-<br />

PUMBRIA INTERVENGA PER SCONGIURARE<br />

LA CRISI DELLE INDUSTRIE METALLURGI-<br />

CHE DI SPOLETO, SENNÒ A COSA SERVE?” -<br />

ZAFFINI (FARE ITALIA) INTERROGA LA<br />

GIUNTA<br />

Perugia, 21 settembre 2011 - “Sviluppumbria intervenga<br />

per scongiurare la crisi delle Industrie<br />

metallurgiche di Spoleto (Ims) e contribuire alla<br />

ripresa ordinaria dell’attività in azienda”. A chiederlo,<br />

con una interrogazione in <strong>Consiglio</strong> regionale,<br />

Franco Zaffini (Fare Italia) che prende<br />

spunto dall’ennesima crisi verificatasi in questi<br />

<strong>giorni</strong> sul territorio spoletino, “già segnato da altre<br />

vicende analoghe, come nel caso della Minerva”,<br />

per reclamare un “diverso e più incisivo ruolo<br />

della finanziaria regionale”.<br />

“Vista la situazione poco nitida delle Ims, sulla<br />

quale neanche la proprietà dell’azienda ha saputo<br />

fare chiarezza – spiega Zaffini – appare quanto<br />

mai urgente un intervento deciso delle istituzioni<br />

per salvaguardare una realtà economica<br />

importante, con i suoi trecento dipendenti, che<br />

oggi fa ricorso massiccio alla cassa integrazione.<br />

Di questo – prosegue il consigliere - dovrebbe<br />

occuparsi proprio Sviluppumbria, la società<br />

strumentale della <strong>Regione</strong> che, come stabilito<br />

dalla legge ‘1/2009’, ha, tra le sue funzioni, quella<br />

di porre in essere ‘attività connesse alle politiche<br />

preventive per evitare crisi settoriali e/o a-<br />

ziendali’”. Zaffini si pone in maniera molto critica<br />

nei confronti dell’attuale assetto della finanziaria<br />

regionale, imputandole “una colpevole assenza<br />

su tutto il panorama produttivo della regione”.<br />

“Sviluppumbria – sostiene l’esponente di Fare I-<br />

talia – è da tempo estranea, alle dinamiche positive<br />

della crescita, latitando sull’aspetto<br />

dell’incentivazione alla nuova impresa,<br />

dell’attrazione di investimenti da fuori regione,<br />

per non parlare poi dell’internazionalizzazione<br />

che resta una pia illusione. Con conseguenze ancora<br />

più gravi – aggiunge – rimane anche estranea<br />

alle sempre più frequenti situazioni negative<br />

che interessano le aziende, prive di supporto<br />

strategico volto alla preservazione del tessuto<br />

economico umbro”.<br />

“Ben venga il tavolo dell’assessorato, peraltro<br />

non ufficialmente confermato – dice Zaffini –, ma<br />

senza il supporto tecnico che in qualche modo<br />

indaga le cause di crisi, ponendo in essere, a<br />

fianco dell’imprenditore adeguati rimedi, a nulla<br />

servirà l’attività dell’assessore, il quale non potrà<br />

fare altro, come ogni volta in passato, che lavarsene<br />

le mani, individuando come unico fattore<br />

scatenante la congiuntura internazionale e, magari,<br />

attribuendo la responsabilità alle politiche<br />

economiche del Governo. Stesso teatro, stessi<br />

teatranti, stesso copione: sempre visto in passato.<br />

Troppo facile e troppo comodo, specialmente<br />

se il soggetto che dovrebbe occuparsi dello sviluppo<br />

della nostra <strong>Regione</strong> ritiene indispensabile<br />

l’impegno nei progetti di cooperazione internazionale<br />

come avviene per ‘Brasil proximo’, mentre<br />

risulta pericolosamente assente per la tenuta<br />

economica del nostro territorio. Resta da chiedersi<br />

– conclude Zaffini - cos’è Sviluppumbria,<br />

perché se non è nulla di tutto ciò che dovrebbe<br />

essere, chiudiamola o ristrutturiamola profondamente”.<br />

VERTENZA MERLONI: “GLI OLTRE 2000 LA-<br />

VORATORI E L'INDOTTO SI ASPETTANO<br />

UNO SCATTO IN AVANTI. GRANDI POTEN-<br />

ZIALITÀ DI SPAZI E RISORSE A DISPOSI-<br />

ZIONE DELLA REINDUSTRIALIZZAZIONE” -<br />

NOTA DI SMACCHI (PD)<br />

Perugia, 21 settembre 2011 - “È positivo che<br />

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