Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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Economia/lavoro<br />
l'offerta da parte della QS Group spa per l'acquisto<br />
dell'intero perimetro industriale del Gruppo<br />
Merloni venga formalizzata entro il prossimo <strong>30</strong><br />
settembre. Altrettanto importante è la volontà<br />
manifestata di proseguire sulla produzione di e-<br />
lettrodomestici di fascia alta e prodotti attinenti<br />
gli stessi”. Così, in una nota il consigliere regionale<br />
del partito Democratico, Andrea Smacchi a<br />
seguito dell'audizione di oggi in Seconda Commissione<br />
dell'assessore allo Sviluppo economico,<br />
Vincenzo Riommi, dove “sono emersi nuovi ed<br />
importanti particolari in merito alla vertenza”.<br />
Per Smacchi, “la cosa più rilevante riguarda il<br />
fatto che QS Group, nonostante abbia garantito<br />
il reintegro di soli 700 lavoratori equamente ripartiti<br />
fra Fabriano e Colle di Nocera Umbra, non<br />
attingerà a nessuna delle risorse previste nell'accordo<br />
di programma, le quali resteranno a<br />
completa disposizione per la reindustrializzazione.<br />
Su questo aspetto – osserva - occorre iniziare<br />
a lavorare concretamente fin da subito, in<br />
prima istanza coinvolgendo tutti i parlamentari<br />
umbri e marchigiani che dovranno farsi carico u-<br />
nitariamente di portare avanti un'azione sinergica<br />
a sostegno del buon esito della vertenza. Ma<br />
soprattutto – continua - in virtù delle grandi potenzialità<br />
di spazi (circa 50 mila mq di superficie)<br />
e di risorse disponibili (70 milioni di euro) stimolando<br />
gli imprenditori, in primo luogo umbri, il<br />
cui silenzio sta diventando ogni giorno più assordante,<br />
a presentare progetti industriali innovativi<br />
che troverebbero terreno fertile dalle condizioni<br />
date”.<br />
“Gli oltre 2000 lavoratori diretti – evidenzia<br />
Smacchi - coinvolti dalla crisi, ed anche le tante<br />
piccole aziende dell'indotto, si aspettano a questo<br />
punto uno scatto in avanti dell'intera vicenda<br />
che, se affrontata unitariamente dalle istituzioni<br />
e dalle forze economiche e sociali potrebbe trovare<br />
sbocchi positivi in tempi ragionevoli, tenendo<br />
ben presente – conclude - che la debolezza<br />
ormai cronica del Governo nazionale di certo in<br />
questa fase non è di grande aiuto”.<br />
CRISI TRAFOMEC DI TAVERNELLE: “SMAN-<br />
TELLAMENTO SCONGIURATO, ACCORDO SU<br />
INTEGRAZIONE IN DEROGA E RIORGANIZ-<br />
ZAZIONE DEL SITO PRODUTTIVO” - RIOMMI<br />
IN RISPOSTA A CHIACCHIERONI (PD)<br />
Perugia, 21 settembre 2011 – “La Trafomec di<br />
Tavernelle si è impegnata con la Giunta regionale<br />
e le organizzazioni sindacali a sospendere le procedure<br />
di licenziamento di oltre due terzi dei 156<br />
dipendenti ed ha presentato una richiesta di<br />
cassa integrazione in deroga per accompagnare<br />
un percorso di riorganizzazione sul quale investirà<br />
dieci milioni di euro, la gran parte nel sito<br />
produttivo della Valnestore”. Lo ha detto in <strong>Consiglio</strong><br />
regionale l'assessore alle attività produttive<br />
Vincenzo Riommi in risposta ad una interrogazione<br />
di question time a suo tempo presentata<br />
dal consigliere del Pd Gianfranco Chiacchieroni<br />
con la quale si evidenziava la gravità della crisi<br />
che ha investito l'azienda e che potrebbe concludersi<br />
con lo smantellamento, per produrre altrove,<br />
di una delle realtà produttive ed occupazionali<br />
più importanti dell'area di Tavernelle.<br />
L'assessore Riommi ha spiegato come l'accodo<br />
raggiunto, “che la Giunta regionale terrà sotto<br />
osservazione con una prima verifica proprio in<br />
questi <strong>giorni</strong>”, ha di fatto ridato alla crisi della<br />
Trafomec una prospettiva positiva. Riommi ha<br />
anche evidenziato che nel corso dell'incontro a-<br />
vuto con la proprietà in data 25 agosto, presenti<br />
le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Ugl e Rsu, è<br />
emerso che l'azienda multinazionale, gestita da<br />
un fondo di investimento, ha individuato a Tavernelle<br />
solo alcuni esuberi nel settore impiegatizio<br />
e qualche profilo ormai inutile, ma non sembra<br />
intenzionata a chiudere l'attività, piuttosto a<br />
riorganizzare il processo produttivo, e per farlo<br />
chiede di usufruire della cassa integrazione in<br />
deroga.<br />
“Soddisfatto” per il raggiungimento di questo<br />
primo accordo si è dichiarato l'interrogante<br />
Chiacchieroni che ha raccomandato i massimo<br />
impegno nel tenere sotto osservazione gli sviluppi<br />
della situazione e il rispetto di tempi e procedure<br />
dell'accordo.<br />
VERTENZA MERLONI: “SALVAGUARDARE I<br />
POSTI DI LAVORO” - PER GORACCI (PRC -<br />
FDS) IL GOVERNO NAZIONALE “DEVE FARE<br />
DI PIÙ”<br />
Perugia, 26 settembre 2011 - “Si sfrutti l'accordo<br />
di programma come si vuole ma la salvaguardia<br />
dei posti di lavoro o l'accompagnamento con<br />
ammortizzatori sociali non sono nodi eludibili.<br />
L'aspettativa suscitata dallo stesso accordo di<br />
programma deve avere questa, se non unica,<br />
certamente prevalente opportunità”. Lo afferma<br />
il consigliere regionale di Rifondazione comunista<br />
– Fds Orfeo Goracci, ricordando che “nell'ultima<br />
seduta della Seconda Commissione consiliare di<br />
mercoledì 21 settembre scorso, l'assessore alle<br />
attività produttive, Vincenzo Riommi, ha illustrato<br />
la situazione di alcune aziende umbre che vivono<br />
una fase molto critica quali la Antonio Merloni,<br />
la Isrim di Terni, la Trafomec di Tavernelle”.<br />
Per Goracci la vertenza della Merloni di Colle di<br />
Nocera Umbra merita una considerazione particolare:<br />
“è purtroppo da anni che questa azienda<br />
detiene il 'primato' del punto più avanzato della<br />
crisi occupazionale <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>, cosa che avviene<br />
in un territorio che già per storia, per mancato<br />
sviluppo economico, per assenza di infrastrutture,<br />
rappresenta la parte o una delle parti più deboli<br />
di tutta la regione. La proposta attualmente<br />
sul tappeto e su cui si discute è quella del gruppo<br />
marchigiano QS, che prevede il riassorbimento di<br />
circa 350 lavoratori. No so se questa proposta è<br />
un passo avanti o indietro, è però certo che ci si<br />
deve subito chiedere cosa ne sarà degli altri<br />
6/700 lavoratori. Questo è il nodo: qualsiasi sia<br />
la scelta che si compie, il principale obiettivo è e<br />
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