Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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SANITÀ<br />
cittadini un regolare flusso di informazioni sulla<br />
sanità reale tramite giornali online, siti delle associazioni,<br />
gruppi di discussione e social network.<br />
Creare occasioni inclusive e incisive di pubblico<br />
confronto, per affrontare il problema dell’uso privato<br />
del pubblico e della democratizzazione del<br />
servizio sanitario”.<br />
ANGELA CATALOTTI (PERUGIA CIVICA) ha rimarcato<br />
l'esigenza di maggiore trasparenza e<br />
partecipazione dei cittadini nella gestione dei<br />
servizi sanitari. FILIPPO BAULEO (CONFEDERA-<br />
ZIONE DIRIGENTI DISTRETTI SOCIO SANITARI)<br />
si è soffermato sull'importanza del coinvolgimento<br />
degli operatori nelle scelte del servizio sanitario<br />
regionale: “Deve essere ridisegnato il ruolo<br />
dei distretti, aumentandone radicamento e diffusione,<br />
parallelamente alla riduzione del numero<br />
delle Usl. È importante garantire la partecipazione<br />
dei cittadini soprattutto in periodi di difficoltà<br />
e di tagli alle spese”.<br />
GABRIELE SILVESTRI e MARIA ANTONIA<br />
MODOLO (CITTADINANZATTIVA) hanno puntato<br />
l'attenzione sulla forma di valutazione chiamata<br />
“Audit civico”, che utilizza standard nazionali, individua<br />
le criticità (non fermandosi al dato statistico)<br />
ed anche le soluzioni. “Dall'Audit realizzato<br />
sono emersi giudizi negativi su tutte le strutture,<br />
che evidenziano la mancata applicazione del Piano<br />
sanitario regionale. Con la riduzione delle Asl<br />
il problema della partecipazione diventa ancora<br />
più pressante, col rischio di un ulteriore allontanamento<br />
dei cittadini. I distretti sanitari possono<br />
essere di grande aiuto agli ospedali, evitando ricoveri<br />
inutili”.<br />
CARLO BICCINI (FORUM TERZO SETTORE) ha<br />
parlato di “una situazione in continuo peggioramento,<br />
con un taglio dei servizi e una centralità<br />
della persona declamata nel Piano sanitario ma<br />
non applicata. Necessario un monitoraggio sui<br />
servizi, soprattutto sulle residenze protette e sulle<br />
strutture per malati cronici. Serve un nuovo<br />
welfare per l'<strong>Umbria</strong>, che affronti la situazione di<br />
crisi e aiuti le persone a sviluppare le proprie capacità”.<br />
CARLO DI SOMMA (FEDERSOLIDARIE-<br />
TÀ): si è detto “preoccupato per un modello di<br />
welfare e una carenza cronica di servizi verso i<br />
cittadini. Se i bilanci in ordine sono una necessità<br />
non si può certo prescindere dall'equità sociale e<br />
dal diritto alla salute”.<br />
Per GUIDO GUARNIERI (SOCIETÀ ITALIANA<br />
IGIENE) “le comunità non hanno bisogno di ingegneria<br />
istituzionale che simula un cambiamento<br />
che in realtà non avviene. All'inizio le Usl erano<br />
14 ed erano molto vicine ai problemi dei cittadini,<br />
occupandosi anche di problemi ambientali.<br />
Ora con la imminente riduzione a 2 si segue una<br />
logica puramente aziendalistica, che non tiene<br />
conte delle esigenze degli utenti”.<br />
“MANTENERE AUTOAMBULANZA INTERNA<br />
PER IL 118 DELL’ASL 1 E VERIFICARE GLI<br />
STANDARD DELLA GESTIONE ATTUALE” –<br />
INTERROGAZIONE DI LIGNANI MARCHESA-<br />
NI (PDL)<br />
Perugia, 23 settembre 2011 – Il consigliere regionale<br />
del Pdl Andrea Lignani Marchesani interroga<br />
la Giunta sulla necessità di una “verifica<br />
immediata degli standard qualitativi del servizio<br />
di 118 nella Asl numero 1 dell’Alta <strong>Umbria</strong>” e sulla<br />
possibilità di “mantenere all’Azienda Sanitaria<br />
una quota interna del servizio di autoambulanze,<br />
in attesa di sviluppi o scenari che prefigurino la<br />
necessità di interventi correttivi dell’attuale situazione<br />
gestionale”.<br />
Lignani ricorda che dal 1° luglio “Italy Emergenza”<br />
ha sostituito “Croce Rossa Italiana” nella gestione<br />
del servizio del 118 per la Asl numero 1<br />
dell’Alta <strong>Umbria</strong> e che, nel periodo intercorso tra<br />
l’aggiudicazione del bando e l’effettiva assunzione<br />
del servizio, diversi interrogativi erano stati<br />
posti riguardo motivazioni e retribuzioni del personale<br />
assunto da “Italy Emergenza”. Inoltre,<br />
“risulterebbe che, durante il periodo di prova,<br />
siano già stati licenziati alcuni lavoratori neoassunti<br />
e che già nel mese di agosto, cioè al secondo<br />
mese di servizio, lo stipendio sia stato e-<br />
rogato ai neoassunti in quota parte. Secondo Lignani<br />
“risulterebbero ritardi da parte di ‘Italy<br />
Emergenza’ nei pagamenti del carburante per il<br />
funzionamento delle autoambulanze e nei prossimi<br />
mesi verrebbe definitivamente estinto il servizio<br />
interno di ambulanze della Asl 1, per una<br />
completa gestione della ditta esterna di detto<br />
servizio”.<br />
“Simili campanelli di allarme – conclude - certamente<br />
potrebbero avere conseguenze anche nella<br />
qualità del servizio, pertanto si rende necessario<br />
un intervento della Giunta regionale per le<br />
dovute verifiche”.<br />
“IL DL 38/2000 (INFORTUNI SUL LAVORO)<br />
PREVEDE UN MASSIMO DI INVALIDITÀ<br />
DELL'80% E DI FATTO PRECLUDE L'ACCES-<br />
SO ALL'ESENZIONE DEI TICKET (100%) -<br />
INTERROGAZIONE DI BUCONI SULLA “PA-<br />
LESE DISPARITÀ DI TRATTAMENTO TRA<br />
CITTADINI”<br />
Perugia, 26 settembre 2011 – Il Decreto Legislativo<br />
23.02.2000 n. 38 recante disposizioni in materia<br />
di infortuni sul lavoro, prevede una assegnazione<br />
massima del 80 per cento di invalidità,<br />
pertanto si preclude di fatto l’accesso<br />
all’esenzione dei ticket in quanto previsto il 100<br />
per cento”. È il motivo per il quale il capogruppo<br />
regionale del Psi, Massimo Buconi ha presentato<br />
una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo<br />
Donini “per conoscere quali provvedimenti intenda<br />
adottare la Giunta regionale per risolvere<br />
questa palese disparità di trattamento tra cittadini”.<br />
Buconi, nell'atto ispettivo ricorda tutte le tappe<br />
che hanno portato all'introduzione dei ticket sanitari,<br />
quale misura di compartecipazione al costo<br />
delle prestazioni sanitarie, dove è prevista<br />
l'esenzione per gli invalidi civili al 100 per cento.<br />
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