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Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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SANITÀ<br />

“DISPONIBILE AL DIALOGO, MA NON AC-<br />

CETTO INTIMIDAZIONI” - LIGNANI MAR-<br />

CHESANI (PDL) SULLA POLEMICA CON LA<br />

“ITALY EMERGENZA” PER IL 118 IN ALTA<br />

UMBRIA<br />

Perugia, 27 settembre 2011 - “Ai signori della<br />

“Italy emergenza” vorrei preventivamente ricordare<br />

che non c'è alcuna preclusione di natura<br />

territoriale nei loro confronti ma che è diritto e<br />

dovere di un amministratore e di un legislatore<br />

pubblico informarsi affinché la qualità di servizi<br />

strategici sia la migliore possibile. Ciò premesso<br />

rimando al mittente le minacce di querela e non<br />

mi farò certo intimidire né ora né mai da simili<br />

insinuazioni: lo dimostra il mio passato ed anche<br />

la mia involontaria storia processuale, visto che<br />

ogni volta che qualcuno ha voluto portarmi in<br />

tribunale ne è uscito sempre con le ossa rotte a<br />

fronte di mie piene assoluzioni”. Lo afferma il<br />

consigliere regionale del Pdl Andrea Lignani<br />

Marchesani, facendo riferimento alla polemica<br />

nata dall'interrogazione con la quale egli chiedeva<br />

alla Giunta di “verificare immediatamente gli<br />

standard qualitativi del servizio di 118 nella Asl<br />

numero 1 dell’Alta <strong>Umbria</strong>”.<br />

In risposta al comunicato (http://goo.gl/0K78V)<br />

con cui la “Italy emergenza” ha reagito alla sua<br />

interrogazione Lignani Marchesani ricorda “a<br />

questi signori che il sindacato ispettivo è una regola<br />

aurea della democrazia e che basterebbe<br />

leggere l'interrogazione, sempre che si conosca<br />

la sintassi italiana, per vedere che tutte le domande<br />

sono fatte con la forma condizionale”.<br />

“Nel merito poi – precisa l'esponente del Pdl -<br />

non si nega sostanzialmente quanto da me affermato<br />

e quindi nei panni degli amministratori<br />

di 'Italy emergenza' penserei a radicarmi meglio<br />

nel territorio invece di fare minacce al limite del<br />

ridicolo per non dire peggio, cominciando magari<br />

dalla eliminazione di forme anomale di contratto<br />

che evidentemente prevedono stipendi a rate. La<br />

disponibilità al confronto ovviamente rimane e<br />

non mancherà certo da parte mia il riconoscimento<br />

ad un buon lavoro svolto se questo dovesse<br />

emergere, – conclude - come non mancherò<br />

di denunciare eventuali incongruenze, cosa<br />

che avrei chiaramente fatto con qualsiasi altro<br />

gestore”.<br />

“Ricordiamo – dice ancora Zaffini - che la nomina<br />

del nuovo primario, peraltro dal curriculum prestigioso<br />

e dalle acclarate capacità, risale a pochi<br />

mesi fa, su continua sollecitazione del sottoscritto<br />

che aveva chiesto chiarimenti alla presidente<br />

della Giunta regionale, Catiuscia Marini. L’allora<br />

reggente della sanità, a marzo scorso, ebbe modo<br />

di garantire anche sull’esistenza del punto nascita<br />

del 'San Matteo', dichiarando che ‘il DCR<br />

298 del 2009 prevede il mantenimento dei punti<br />

nascita in tutti i presidi qualificati come ‘emergenza-urgenza’,<br />

tra cui è sicuramente compreso<br />

quello di Spoleto’”.<br />

Secondo il consigliere d’opposizione “il costante<br />

‘work in progress’ della sanità regionale deve<br />

servire da sprone per costituire quella rete<br />

d’eccellenza, richiesta dal processo di razionalizzazione.<br />

L’occasione è quella giusta – conclude<br />

Zaffini – per affidare al reparto di ostetricia e ginecologia,<br />

progetti importanti sui quali giocare la<br />

partita della specialità, unico vero obiettivo che<br />

garantisce la sopravvivenza delle strutture sanitarie”.<br />

“L’ESISTENZA DEL PUNTO NASCITE A SPO-<br />

LETO E’ FUORI DISCUSSIONE” - NOTA DI<br />

ZAFFINI (FARE ITALIA)<br />

Perugia, 28 settembre 2011 - “Grazie al buon lavoro<br />

svolto in <strong>Regione</strong>, con il quale abbiamo presidiato<br />

l’esistenza del punto nascita di Spoleto, il<br />

mantenimento del reparto è cosa da non mettere<br />

neanche in discussione”. E’ quanto dichiara<br />

Franco Zaffini (Fare Italia) a margine delle notizie<br />

apparse sulla stampa locale, riguardo “la<br />

promessa riorganizzazione sanitaria”.<br />

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