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SCIPIONE GUARRACINO, Le età della Storia. I concetti di Antico ...

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quella che contrappone l'impero romano e in genere il mondo antico me<strong>di</strong>terraneo<br />

(«la vita si concentra intorno alle rive del grande lago [...]. A misura che ci si<br />

allontana dal mare, la civiltà si va rarefacendo») al Me<strong>di</strong>oevo europeo e continentale<br />

(«l'Occidente fu imbottigliato e costretto a vivere su se stesso, in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vaso<br />

chiuso»).<br />

Fra i molti caratteri <strong>di</strong> questo spazio <strong>di</strong> civiltà europeo colto ai suoi albori dell ' VIII -<br />

IX secolo vi sono certamente il cristianesimo e il tentativo <strong>di</strong> ricollegarsi, con<br />

l'impero e la cosiddetta "rinascenza carolingia", alla prestigiosa tra<strong>di</strong>zione politica e<br />

culturale del mondo romano. Ma bisogna evitare <strong>di</strong> affrettare troppo i tempi, parlando<br />

<strong>di</strong> nascita dell'Europa già con Carlo Magno e con la sua renovatio dell'impero<br />

cristiano. Roberto S. Lopez ha fatto notare che fra il progetto imperiale carolingio e<br />

l'immagine corrente dell'Europa esistono due <strong>di</strong>fferenze fondamentali: «Oggi chi <strong>di</strong>ce<br />

Europa non pensa a una confessione unitaria o uno stato universale». Lo stesso<br />

impero romano, con le sue autonomie municipali e la sua cultura urbana, era stato<br />

meno compattamente "imperiale" degli imperi dell'Oriente antico. L'identità politicoculturale<br />

dell'Europa fu in ogni caso trovata più con l'unità religiosa (così che<br />

l'Europa si chiamò prima <strong>di</strong> tutto "Cristianità") che con i vari e falliti tentativi <strong>di</strong><br />

unificazione imperiale, da Carlo Magno a Carlo V. Dal punto <strong>di</strong> vista politico tale<br />

identità si manifesta lungo tutta la storia europea come la presenza contemporanea <strong>di</strong><br />

stati dalle più <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>mensioni e forme, regni, principati, repubbliche, stati<br />

citta<strong>di</strong>ni, confederazioni. Questa configurazione si costituì precisamente sulle<br />

macerie del <strong>di</strong>ssolto impero carolingio e si affermò nei secoli del pieno Me<strong>di</strong>oevo,<br />

riuscendo poi a sopravvivere a tutti i tentativi egemonici che si sono succeduti nell'età<br />

moderna. Dalla metà del xvii secolo il principio religioso pluriconfessionale e<br />

quello politico dell'equilibrio fra molti stati <strong>di</strong>vennero elementi essenziali <strong>della</strong><br />

"costituzione materiale" <strong>della</strong> complessiva "repubblica europea".<br />

Un altro carattere dell'identità europea è quello <strong>della</strong> separazione fra potere politico e<br />

potere religioso. Nessun impero europeo fu stabilmente costituito perché, da una<br />

parte, il cristianesimo non riuscì mai a ridursi al supporto teocratico del potere<br />

politico e, dall'altra, i sovrani riven<strong>di</strong>carono il valore autonomo delle loro funzioni<br />

secolari <strong>di</strong> pace e giustizia rispetto a quelle <strong>di</strong> salvezza per la vita eterna proprie <strong>della</strong><br />

Chiesa. La fine dell'impero carolingio comportò anche il progressivo estinguersi delle<br />

sue pretese teocratiche, se mai vi sono state, ma è anche da altri punti <strong>di</strong> vista che è<br />

importante prendere atto del suo rivelarsi un «gigante dai pie<strong>di</strong> d'argilla», così che<br />

(ancora con le parole <strong>di</strong> Lopez) «non si può chiamare prelu<strong>di</strong>o d'Europa quello che<br />

più esattamente va definito come una falsa partenza». La vera alba europea va vista<br />

pensando ad altri caratteri essenziali <strong>di</strong> questo nuovo mondo. Esso fu una civiltà <strong>di</strong><br />

pionieri e <strong>di</strong>ssodatori, che partì da basi quasi esclusivamente rurali e si dette spiccate<br />

strutture comunitarie (che la <strong>di</strong>fferenziano dalla proprietà agricola più in<strong>di</strong>vidualista<br />

dell'antico mondo me<strong>di</strong>terraneo), procedendo allo stesso tempo a creare un<br />

urbanesimo originale, molto <strong>di</strong>verso da quello del mondo antico. L'opera <strong>di</strong> Carlo<br />

Magno possiede una sua grande e duratura importanza, che ne fa un momento<br />

effettivo <strong>della</strong> storia dell'Europa, ma come tentativo <strong>di</strong> definire uno spazio politico fu<br />

troppo in anticipo sulla costruzione <strong>di</strong> uno spazio materiale. L'avvio con successo<br />

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